Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 150 minuti |
Regia di | Christopher Nolan |
Attori | John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, Michael Caine, Kenneth Branagh, Fiona Dourif, Andrew Howard, Wes Chatham, Himesh Patel, Martin Donovan, Anthony Molinari, Jack Cutmore-Scott, Yuri Kolokolnikov, Sean Avery, Mark Krenik, Laurie Shepherd, Denzil Smith, Juhan Ulfsak, Jefferson Hall, Ivo Uukkivi, Rich Ceraulo Ko, Jonathan Camp, Sander Rebane, Josh Stewart, Jeremy Theobald, Tom Nolan, Marcel Sabat, Julia-Maria Arnolds, Adam Cropper, Tony Christian, Jan Uuspõld, Kaspar Velberg, Sergo Vares, Rain Tolk, Henrik Kalmet, John Douglas (II), Seb Carrington, Matthew Marsden. |
Uscita | mercoledì 26 agosto 2020 |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,13 su 38 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 agosto 2020
Una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, da svolgere di là del tempo reale. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, ha vinto un premio ai BAFTA, 5 candidature e vinto un premio ai Satellite Awards, 5 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, ha vinto un premio ai ADG Awards, 3 candidature a Critics Choice Super, In Italia al Box Office Tenet ha incassato 6,8 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Un operativo americano senza nome, che lavora con la CIA, partecipa a un'azione in Ucraina, durante un attentato terroristico in un teatro dell'opera. Scoprirà che questa operazione era anche un test per mettere alla prova non solo la sua fedeltà all'Agenzia, ma pure la sua propensione a rischiare la vita per salvare persone innocenti. Viene così introdotto in un programma misterioso e compartimentalizzato, dove i partecipanti sanno solo quello che devono sapere. Lo addestrano quindi ad affrontare agenti che si muovono nel tempo e hanno pallottole che sparano a ritroso - ossia rientrano nella pistola - senza però spiegargli quale sia il loro obiettivo, ma solo che dall'esito delle sue operazioni dipende la sopravvivenza del mondo intero.
Christopher Nolan torna nei territori di Inception, ma all'heist movie predilige questa volta il genere spionistico, sempre però contaminato dalla fantascienza visionaria.
Come Inception è tanto cervellotico quanto metacinematografico e se là DiCaprio era una sorta di regista, che elaborava messe in scene oniriche, qui il Protagonista si chiede - letteralmente e ripetutamente - se davvero sia lui il protagonista della storia. Un livello metatestuale così esplicito manca però di sottigliezza e avrebbe funzionato meglio in una comedy o comunque con maggiore autoironia invece, nonostante qualche battuta e l'atteggiamento guascone di Pattinson, il film rimane assai serioso. Nemmeno Kenneth Branagh nel ruolo del villain sopra le righe riesce ad aggiungere leggerezza perché, dopo il suo primo confronto con l'eroe a base di minacce di tortura estrema e morte atroce, finisce invischiato nel melodramma del rapporto con sua moglie.
Il mélo, a sua volta, caratterizzava anche Inception, ma funzionava molto meglio con il personaggio di DiCaprio ossessionato da un sogno impossibile. Qui invece abbiamo un protagonista di cui non sappiamo assolutamente niente, non è neppure chiaro il suo ruolo nei confronti della CIA, né tantomeno perché sia finito a fare quella vita o in cosa speri per il proprio futuro. Che si ritrovi coinvolto in una sorta di love story manca il bersaglio, sia perché con una tabula rasa simile non ci può essere contatto empatico, sia perché il film è comunque PG-13 e Nolan non è in ogni caso interessato alla sensualità. Nonostante la bellezza mozzafiato di Elizabeth Debicki, che interpreta un personaggio molto simile a quello di cui aveva vestito i panni nella serie The Night Manager, non c'è mai un gioco di seduzione come è lecito aspettarsi in uno spy movie giramondo in stile Bond.
Tenet si intitola così perché è una parola latina che viene usata come codice e perché era il cognome di un direttore della CIA, e soprattutto perché è una parola palindroma. L'inversione è un concetto chiave di Tenet e le spiegazioni del complicato meccanismo narrativo abbondano.
Rispetto a Inception però Nolan ha imparato la lezione e riesce a tenere molto alto il ritmo anche nei momenti didascalici, usando diverse ellissi e legando i passaggi esplicativi a scene d'azione o comunque a momenti di tensione e a cambi di location. Inoltre la martellante colonna sonora di Ludwig Göransson incalza i momenti action e di montaggio alternato con grande efficacia ed è probabilmente la cosa migliore del film.
Più difficile esprimersi sulla fotografia di Hoyte Van Hoytema dopo la visione in una sala "normale": Tenet è stato girato in buona parte in IMAX e non è un caso che nelle scenografie abbondino imponenti strutture verticali, in linea con il formato in proporzione più "alto" delle sale IMAX. I set grandiosi e le scene con effetti speciali che riavvolgono il tempo sono comunque impressionanti, ma nel girare le scene d'azione Nolan a volte lascia perplessi. Per esempio c'è una scena in cui i protagonisti si infiltrano in un grattacielo, ma se il salto iniziale è mozzafiato la conclusione è però interrotta e li vediamo improvvisamente già che scavalcano un balcone.
Anche peggio la lunga sequenza finale, nel bel mezzo di uno scenario da film di guerra, manca di chiarezza: latitano le coordinate spaziali, i personaggi avanzano tra esplosioni, proiettili e altri effetti speciali, in modo confuso, più frastornante che adrenalinico. Molto buone in compenso la scena iniziale nel teatro dell'opera e l'elaborata sequenza nell'aeroporto di Oslo, sebbene data la complessità di Tenet e le molte scene di spietata violenza, si sarebbe potuto rischiare un rating di censura più tosto e rendere il tutto meno esangue.
Nolan ancora una volta scommette sul proprio ingegno più che su ogni altra cosa, ma riesce solo raramente a stupire e ci sono situazioni che risulteranno piuttosto familiari per esempio ai fan del Doctor Who. La gran parte delle rivelazioni sono per altro intuibili e quando finalmente viene spiegato il piano dei villain si ingenera uno strano paradosso: Tenet è un film dove si fa tutto per un figlio, ma poi sono proprio i discendenti a voler punire i padri per prendersi il loro tempo. E non a torto, considerato come i padri - generazione di Nolan inclusa - hanno manomesso il futuro del pianeta...
Di Tenet tutto è misterioso a cominciare dal nome che è un palindromo: il nuovo film di Christopher Nolan è avvolto nel mistero, le poche informazioni arrivano dal regista stesso, ma non c'è da fidarsi. Anche se alcune certezze le abbiamo a partire dal cast, dal budget impiegato e dalle incredibili location dove è stato girato, compresa l'Italia.
Le indicazioni più precise sul suo nuovo film le fornisce lo stesso Nolan che parlando di Tenet dice: "Partiremo dal punto di vista di un film di spionaggio, ma andremo verso mete differenti. Attraverseremo generi diversi in una formula, spero, fresca ed emozionante". Quindi ha aggiunto: "Non c'è dubbio, questo è il film più ambizioso che abbiamo mai realizzato".
Quindi il nuovo film di Nolan dopo Dunkirk del 2017 è di spionaggio. Ed è quello che sembra anche dal trailer reso noto, dove un personaggio interpretato dall'intenso John David Washington riesce a superare una prova estrema e mortale e quindi guadagnarsi l'ammissione ad un gruppo ristretto di agenti per sventare una nuova Guerra Mondiale con una tragedia in vista ben peggiore dell'olocausto nucleare. A complicare la già difficile missione sembra che ci sia di mezzo una qualche distorsione o paradosso temporale.
Questo è quanto si è potuto ricavare sulla trama, mentre almeno il cast è ben delineato. A partire appunto da John David Washington che in molti ricorderanno con la pettinatura afro nell'ultimo film di Spike Lee, Blackkklansman, mentre non sono in molti a sapere che questo giovane attore è figlio di Denzel Washington e per alcuni anni è stato un giocatore professionista di football americano. Quindi abbiamo Robert Pattinson (celebre per la sua partecipazione alla saga di Twilight) che presto vedremo vestire i panni del nuovo Batman e la bellissima Elizabeth Debicki (Il grande Gatsby). Nel cast troviamo anche due attori ricorrenti nel cinema di Nolan come sir Michael Caine e sir Kenneth Branagh, due mostri sacri. Interessante la partecipazione al film di Clemence Poesy che condivide con Pattinson la presenza in un film come Harry Potter e il calice di fuoco, lui era il povero Cedric Diggory mentre lei era la campionessa di Beauxbatons nel torneo Tremaghi, Fleur Delacour. Infine c'è da segnalare il contributo di Aaron Taylor-Johnson (Kick-Ass e Avengers: Age of Ultron) e di Martin Donovan (Malcolm X).
Notevole lo sforzo produttivo che ha accompagnato Tenet che sembra abbia superato i 200 milioni di dollari di costi. Si è girato perfino in Italia, a Ravello in provincia di Salerno, ma anche in Norvegia a Oslo (presso l'Opera House), in Danimarca, in Inghilterra, in India, Estonia e negli Stati Uniti.
Poi c'è la questione del titolo, Tenet. Cosa significa la scelta di questa parola che ha la peculiarità di essere palindroma, può essere letta ugualmente nei due sensi? Secondo alcuni questo è l'indizio che nel film è centrale il tempo, che non scorrerebbe in maniera lineare, ma appunto in una doppia direzione come appunto la parola Tenet. Dà da pensare che questa sia anche il termine principale di uno dei rompicapi più famosi della storia, il quadrato magico Sator. All'interno di un'iscrizione misteriosa ci sono alcune parole (Sator, Arepo, Opera e Rotas) e al centro si incrocia proprio Tenet per un significato mai ben chiarito e dai risvolti mistici.
Tutto quello che è stato fino ad ora raccontato e verrà comunque detto o scritto intorno alla trama di Tenet resta però pura speculazione e si basa unicamente sulle poche indicazioni che il regista, sadicamente, ha voluto e vorrà lasciare ai suoi fan. Nessuno se non forse il solo J.J. Abrams è bravo quanto lui nel stimolare l'attesa e alimentare il senso di frustrazione dei tanti amanti del suo cinema.
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Nolan ritorna e ci fa ritornare al cinema nell’anno segnato dal Covid-19. Proprio come nel suo film, è come se il nostro tempo ritornasse indietro fino al periodo pre-lockdown quando questa pellicola doveva uscire nelle sale. E’ dunque la (non) linearità del Tempo a ritornare da protagonista nell’ultima godibile, spettacolare pellicola (come sempre in 70mm e IMAX) di [...] Vai alla recensione »
Nell'anno 2000 Christopher Nolan sfornava un film rimasto tra i miei preferiti, dove memoria, tempo e racconto si fondevano alla grande in un piccolo capolavoro cinematografico di nome Memento: l'ambizione di Tenet sarebbe quella di riprendere temi cari a Nolan, ma il risultato è invece francamente e sorprendentemente deludente. Quando la scelta stilistica viene spinta al parossismo [...] Vai alla recensione »
Un film di spionaggio e fantascienza che raccoglie il peggio di entrambi i generi. Inutilmente cervellotico, troppo rumoroso e irrimediabilmente vuoto. I personaggi sono senz'anima e la complessità della trama è solo un colossale arzigogolo riassumibile nel solito "i russi cattivi vogliono distruggere il mondo, bum bum bang bang". Lo sfoggio di virtuosismi tecnici, costumi e location è indubbio ma [...] Vai alla recensione »
Quest’ultima fatica del grande regista è veramente un fallimento: è un film in cui non si capisce nulla per tutto il tempo e il vero problema è che il regista non cerca neanche di spiegare in maniera approfondita o comunque semplice (senza bisogno di essere esperti in fisica) la questione. A differenza di “Inception” e “Interstellar” (tra le sue pellicole più strane) dove si riusciva a capire la vicenda, [...] Vai alla recensione »
Due indizi non fanno ancora una prova, ma ci si avvicinano pericolosamente. Nolan, già con Dunkirk ed ora con Tenet, sembra aver perso il "tocco". Certo, resta molto roboante ed immaginifico, ma la magia della trilogia di Batman, di Inception e di Interstellar, sembra ormai appartenere ad un glorioso ed indimenticabile passato. Per rimanere all'opera in questione, sappiamo tutti, [...] Vai alla recensione »
Il film risulta essere un mix dei vari generi affrontati dal regista, con tanto di elementi che caratterizzano il suo stile; il problema è che non riescono sempre ad essere efficaci, soprattutto confrontandoli con le sue precedenti pellicole (Il paragone con Inception è pressoché inevitabile). La caratterizzazione dei personaggi non è delle migliori,(nonostante le ottime [...] Vai alla recensione »
Attenzione a eventuali SPOILER. Da grande estimatore dei film di Christopher Nolan (i miei preferiti rimangono Inception e The prestige) mi duole parlare male di un suo film per la seconda volta dopo il pessimo Dunkirk. In questo Tenet infatti ci sono parecchi difetti che lo rendono lontano dall'essere un film riuscito e degno dei suoi lavori precedenti.
Tenet narra la storia di due agenti segreti impegnati in mirabolanti avventure spaziotemporali per salvare il mondo. Se credete ci sia altro da dire a riguardo vi sbagliate di grosso. Nolan riprende il già rodato meccanismo del loop temporale (vedi il ben più riuscito Looper di Rian Johnson) e lo complica all'inverosimile. Non è il film a essere complicato ma la sua [...] Vai alla recensione »
Tenet è un film nolaniano al 100%, senza se e senza ma. Film Nolaniano è quello in cui un protagonista tormentato, mentalmente instabile, in situazione di disagio psicologico o afflitto da un rovello paranoide, è inserito in una struttura narrativa nella quale diverse forme di spaesamento spaziale/temporale/percettivo contribuiscono a trascinare lo spettatore negli ingranaggi [...] Vai alla recensione »
Questo film lascia molto perplessi: grandi scenografie, trucchi e computerizzazioni grafiche, tante comparse da Kolossal, ambientazioni in varie parti del mondo, eppure ... difficilissimo da seguire e da capire. Occorre essere conoscitore di fisica, chimica, matematica, tattiche militari e tanto altro ancora per capire il significato dell'ossimoro TENET, del quadrato del Sator, della tecnica [...] Vai alla recensione »
PREMESSA: non sono uno di coloro che rifuggono dalle cose appena c'è un po' di complicazione, mi piace indagare, smontare e pensare. Mi piace credere e costruire, capire e crescere. Ma questo film (?) mette a dura prova qualunque convincimento: due ore e mezza in cui non si capisce assolutamente nulla, in cui tutto va all'indietro con scene grottesche e ridicole (i combattimenti [...] Vai alla recensione »
Ambiziosissimo e travagliatissimo(la gestazione ha richiesto quasi 10 anni)il film è la summa del cinema di Nolan(anche sceneggiatore) e dei suoi marchi di fabbrica.Il paradosso spazio-temporale qui trova ispirazione nel principio della termodinamica e nell'iscrizione latina del "Quadrato di Sator",dove oltre al titolo sono contenute altre 4 parole(2 palindromi) citate nel film [...] Vai alla recensione »
Tenet è l'ultimo lavoro di Christopher Nolan, che oltre la regia ha scritto il soggetto e la sceneggiatura, dopo Dunkirk e ha ricevuto un'accoglienza discretamente positiva dalla critica anche se non esaltante. Il film ha avuto un budget altissimo (205 milioni di €), tenuto conto della distribuzione, della pandemia e dell'accoglienza non entusiasta del pubblico, sarà [...] Vai alla recensione »
La buona cara vechcia premessa:Nolan rientra nell'elenco di quei 4/5 registi che non mi ha mai deluso e dei quali colleziono tutto il possibile in ogni formato, quindi lascio immaginare cosa mi aspettassi da TENET. Le premesse c'erano tutte sulla carta, ma per quanto mi riguarda, purtroppo, questa volta, lo relego dietro a quasi ogni titolo che lo ha preceduto.
Tenet di Christopher Nolan è un evento per 2 motivi, uno perché è il ritorno al cinema dei blockbuster (di qualità) nell'era del Covid, due perché è Nolan, forse il più importante e influente regista al mondo degli ultimi anni. Trama: il mondo è ancora sotto attacco, stavolta il nemico viene dal futuro, non si sa chi.
Cosa succede se un sempliciotto come me che ama i film di spionaggio di Bourne con Matt Dillon o anche Mission: Impossible, va a vedere questo film di Nolan (1970) basato su un budget di 225 milioni di dollari? Ve lo dico subito ma dovete sapere che continuerò ad amare Nolan per i suoi film Memento, The prestige, Il cavaliere oscuro, Dunkirk, Interstellar.
Sicuramente non è il top film di Nolan. Parafrasando quello che è stato detto per un gruppo torinese anni fa (leggi Subsonica), non è riuscito a bissare Interstellar. Vero è che non mi piace troppo fare parallelismi ossessivi tra un film di un regista e un altro: ogni storia è diversa e ogni costruzione è diversa.
Nolan colpisce ancora, con la sua capacità di stupire attraverso argomentazioni che risultano essere non per tutti. A me è piaciuto tanto: ogni volta che c'è Christopher, ci si diverte. Il tempo in sala passa veloce, proprio come nel film. Si è vero, ha un ritmo incalzante che puo sembrare frettoloso perchè magari tralascia le storie dei personaggi, ma il [...] Vai alla recensione »
Nolan è diventato il più divisivo dei registi odierni e da molti viene ormai giudicato per partito preso. E' stato così, almeno per ora, anche in questo caso. Capisco che questo film possa non piacere, perchè ha i suoi difetti, ma definirlo un "brutto film", assegnare una stella o invitare a non andare al cinema a vederlo è sicuramente audace, per non dire folle.
Un film dalla sceneggiatura molto interessante, originale ed imprevedibile, una rarità nella produzione cinematografica mondiale ormai dominata dai cloni. Un buon film di spionaggio, il quadro di una operazione visto dai soli occhi di un'agente: non saprete niente di più, niente di meno. L'elemento assolutamente nuovo è [spoiler] la tecnologia spiazzante dell'inversione [...] Vai alla recensione »
La palindromia è concetto filosoficamente complesso, esige rispetto e non può essere evocata per giustificare l'ennesimo banale film alla 007. Un agente segreto un po' inespressivo, i triti e ritriti luoghi comuni sui russi cattivi che vogliono distruggere il mondo e gli anglosassoni buoni che lo salvano, un fracasso di effetti speciali fine a se stesso, una trama confusa e priva [...] Vai alla recensione »
Vanno bene anche 3stelle,5..TENET visto!...2ore e 21minuti,dicono 200milioni di costi per la produzione.Perfetto perche'che questo sia un film di Christopher Nolan non vi e'alcun dubbio..Dopo un film normale come Dunkirk siamo ritornati dalle parti di INCEPTION..dieci anni fa..Qui siamo nella fantascienza-spionaggio con passaggi temporali avanti/indietro,futuro e passato nel tempo tramite una [...] Vai alla recensione »
Thriller fantazionistico che racconta di un andirivieni nel tempo per cercare di prevenire la terza guerra mondiale. Fumoso e poco appagante, sfornito di performance significative, l'ultima fatica del guru della cinematografia contemporanea si guarda con fatica.
Tanta aspettativa. Delusa. Noioso. Film decisamente mediocre, peccato visto i precedenti. Sembra fatto per una trilogia, speriamo di no.
Film incomprensibile! Un memento ancora più complicato che si anno da su se stesso e sembra non arrivare a niente. Nolan ormai è solo alla ricerca di assurdi virtuosismi spazio temporali. Da evitare
Follia di Nolan appositamente coraggioso per la sua impenetrabilità. Girato tra Regno Unito, Italia, Estonia, India, Danimarca, Norvegia e Stati Uniti, Nolan vuol risaltare l'essenza di ogni location per creare quella sensazione globale e icastica cruciale per il ritmo del film. Un lavoro complesso che fra la stesura del soggetto e della sceneggiatura si sono consumati più di cinque [...] Vai alla recensione »
Tenet film molto confuso, ma bello con scene di azione fantastiche, con un ottimo cast, ma film troppo ingarbugliato.
Mai avrei pensato di annoiarmi nel vedere un film di Nolan. È successo! Sicuramente ho dei limiti, ma non ho capito niente 😂
I viaggi nel tempo sono complicati da raccontare e da capire. Se alla dimensione temporale si aggiunge anche l'inversione della causa effetto (che non ha nulla a che fare con l'entropia) allora la narrazione diventa un incubo. Nolan ha giocato la sua carta proprio pensando a un incubo in cui lo spettatore si sarebbe perso, attaccandosi disperatamente ai personaggi e alle loro (comprensibili) [...] Vai alla recensione »
era da febbraio che io e mia moglie non andavamo al cinema ( l'ultimo è stato sonic) e mia moglie voleva andare al cinema a tutti i costi. io piuttosto che vedere " sono nolan e se il mio film non lo capisci è un problema tuo!!! " ho tentato di convincerla di andare a vedere sirena a parigi ma la consorte se l'è intagliata e perciò tenet. ora [...] Vai alla recensione »
Terribile. Dopo un quarto d'ora evevo già capito che le mie aspettative sarebbero state deluse.
So che molti daranno voti molto bassi a questo film per evidenti motivi. Primi fra tutti i buchi (forse sarebbe meglio definirli crateri) di sceneggiatura, la colonna sonora a larghi tratti fastidiosa o le interpretazioni degli attori che a volte semrbano quasi dei personaggi di un videogioco. Io però non darò una stella a questo tenet per questo.
vado a vedere questo film spinto più che dall'interesse per il tema, l'entropia e il viaggio nel tempo, dall'ingresso a spli 3 euro,non per tirchieria ma perchè considero nolan un regista sopravvalutato. scena 1, prendendo spunto dal famoso attacco al tetaro dei ceceni a mosca si immagina la stessa cosa a kiev, dove un americano assieme alle forze speciali ucraine irrompono [...] Vai alla recensione »
Involuto all’inverosimile, esercizi di stile atti a stupire (ma invero confondono solamente) lo spettatore e ammantati di un’aura teorico-scientifica che viene sommariamente spiegata dalla scienziata, ma che pure ha delle falle logiche (tipo il paradosso del nonno) che non vengono mai risolte. Così pure rimane misterioso il rimando esoterico al quadrato di sator e ai significati [...] Vai alla recensione »
Idea ambiziosa ed interessante, ma lo sviluppo della trama è molto difficile da seguire piacevolmente a partire dalle scene d'azione fino ai più "semplici" dialoghi. Nonostante sia un'amante dei "drammi psicologici", in questo caso, continuavo a domandarmi il perchè di quasi ogni sequenza. Grande merito a colonna sonora, effetti speciali e interpretazione [...] Vai alla recensione »
Film arzigogolato, pieno di contraddizioni, banale, mal recitato. In una parola, brutto.
opera pastrocchiata che in due ore cerca di spiegare i confini del tempo e le sue intersezioni in salsa thriller simil 007. Purtroppo il progetto, in apparenza ambizioso, naufraga in un mare di effetti speciali che ricordano le comiche anni '920 e in una sceneggiatura che non sa approfondire tutte le sfaccettature della storia, consiglio Nolan di riguardarsi qualche episodio del Doctor Who che, [...] Vai alla recensione »
Un film ambizioso che necessita di estrema attenzione per poter essere seguito. Salti avanti e indietro nel tempo che alla fine invece che creare effetti affascinanti nel proseguo della trama,rischiano di fare confusione. L'idea originale era interessante,ma ad un certo punto il regista sembra farsi prendere la mano e la visione smette di essere piacevole
Certamente un Nolan in grande spolvero regala delle avvincenti scene d'azione, certamente più incalzanti di quelle dei film precedenti. Al solito, fatico a comprendere la narrazione del regista: una storia tutto sommato semplice, si trasforma in un confusionario dedalo di scene rocambolesche difficili da ricomporre. Molti i punti di domanda. Pessima la caratterizzazione dei personaggi, nonostante ciò [...] Vai alla recensione »
La prima cosa che sorprende di Tenet è la quantità di mezzi impegnati. La seconda cosa è quanto sia in fondo contorta, incomprensibile e in ultima analisi velleitaria la storia. Quel che manca è la mano di uno sceneggiatore capace di rimettere insieme i pezzi e renderli comprensibili. Un peccato, perché per un film con un bilancio pari a 225 milioni di dollari (quasi il bilancio totale dedicato in [...] Vai alla recensione »
Tenet mi ha fatto discretamente schifo come trama. Niente da dire sugli effetti speciali, ma tutto il resto eh, boh, cioè no, proprio no, non va bene, non ho capito, i viaggi nel tempo e lui ok, cioè no e poi lui cattivo che boh muore e quindi devono morire tutti e Pattinson che è bravo ma che fa? E lei che mah, è un po' maschilista il film? La dama (stangona stupenda bellissima sposami) da salvare, [...] Vai alla recensione »
Ho amato tanti capolavori di Nolan (inception su tutti), i paradossi spazio temporali sono il suo forte certo, ma qui si è arrivati alla pura follia. Avrò visto 5000 film di fantascienza, non mi ritengo uno stupido, ma qui ho trovato la storia proposta un'insulto alla comprensibilità, un continuo Nonsense in loop sempre più complessi e fine a sè stessi, mi ha [...] Vai alla recensione »
Ci sono 2 tipi di persone. Quelli che hanno bisogno di dire che questo è un film spettacolare per darsi delle arie e trovare un senso alla propria esistenza e quelli che non ne hanno bisongo e reputano questo guazzabuglio di robe una cosa orrenda. Fine recensione.
Premetto che amo i film di fantascienza e azione. Ho adorato Inception perché è un capolavoro. Anche Interstellar mi è piaciuto. Parlando invece di Tenet (visto in una sala IMAX, quindi con immagini e suono al top), si viene catapultati in una sequenza di azioni belliche individuali e collettive, dove non c'è spazio per capire, per respirare.
Ho provato a rivedere "Tenete" come dicono dalle parti di Roma antica o come pronuncerebbe il Gladiatore de noantri di Scott (siamo in tema di salti temporali giusto? Ci può stare no?). Mi sono sinceramente sforzato o almeno credo. Ho studiato, ho letto articoli, recensioni, ho rispolverato il testo di fisica del liceo e il sussidiario delle elementari.
Una nuova visione dei viaggi nel tempo ( personalmente ridicola...a ritroso...ma per favore...), ma oltre a questo, il film non decolla, troppo confuso e veloce. Mediocre.
Inutile dire che da un regista come Nolan mi sarei aspettata molto di più; questo forse perché con la mente sono rimasta a film spettacolari come Inception e Memento. Tenet invece mi è risultato estremamente deludente, quasi una tortura da vedere. Un film con battute decisamente scontate, viste e riviste, con stereotipi come il russo "brutto e cattivo" che vuole far fuori [...] Vai alla recensione »
Bisogna essere dei sadici a voler propinare agli spettatori simili cagate spacciandoli per opere geniali (magari con la complicità di critici compiacenti). Ho provato due volte a vederlo: la prima ho resistito una mezz'ora, la seconda quasi un'ora, ma alla fine ho lasciato perdere. Per curiosità ho letto la trama su wikipedia e anche lì non si capiva un cazzo.
L'idea non è molto originale, lo svolgimento degno di macchiavelli ma con dialoghi tratti da Peppa Pig...mi dispiace molto per il protagonista, ma forse qualcuno dovrebbe spiegargli chi è suo padre...uno che fin dalle prime apparizioni ha dimostrato che l'ha nel sangue...a differenza (per ora) del figlio
"Non ho paura della morte, sono un vecchio fisico. Ho paura del tempo", confessa il professor Brand (Michael Caine) in Interstellar. Non poteva dirlo meglio Christopher Nolan, non poteva dire meglio la sua ostinazione per il tempo, che non lavora mai come elemento di finzione ma come soggetto a pieno titolo. Film dopo film converte gli assiomi più astratti in peripezie avvincenti, facendo addirittura coesistere nello stesso piano due temporalità contrarie, una che avanza e una che marcia indietro.
Da Memento a Tenet, passando per Interstellar o Dunkirk (guarda la video recensione), i suoi film cerebrali non smettono di essere un grande spettacolo per gli occhi. Non per nulla i suoi nuovi rompicapi sono girati in IMAX 70 mm.
Nolan è oggi il più infaticabile degli autori a praticare la pellicola e il tempo. Se il cinema è la "morte al lavoro" sulla pellicola, ogni volta che si mostra un film (di Nolan) se ne accelera la morte. E il cinema di Nolan è alla ricerca del tempo che (si) 'consuma', è ossessionato dalle ore che perdiamo, dai minuti e i secondi che scorrono inesorabili. Dalla caccia amnesica di Memento al ritorno al futuro di Tenet, Nolan filma l'angoscia che sentiamo davanti alla vita che ci scivola tra le dita.
Con Tenet, racconto spettacolare che inverte il corso del tempo per causare o evitare la Terza Guerra Mondiale, dimostra una volta di più di saper giocare con la durata, dilatata o ridotta a suo piacimento. Come in Interstellar anche in Tenet, la terra è minacciata. Il nemico questa volta è il futuro, desideroso di rimpiazzare il presente e di prendere il nostro posto. L'avversario è astuto ma lo conosciamo bene. Il regista moltiplica le andate e i ritorni tra esplosioni e bagarre che sabotano dall'interno la meccanica del blockbuster. Del resto Nolan lo aveva già fatto con Batman Begins e Il cavaliere oscuro ma questa volta va più lontano, mettendo in crisi il racconto attorno a un personaggio principale che si chiama 'protagonista' e reclama il controllo del gioco.
Ma è Nolan il vero agente speciale infiltrato nell'industria hollywoodiana per boicottarla. A immagine del suo eroe (John David Washington), lanciato in una ricerca monumentale e complessa per salvare il mondo da una bomba temporale, l'autore disegna un affresco spazio-temporale vertiginoso, dove il tempo, alleato e nemico, è alla mercé di un cattivo old school (Kenneth Branagh), decisamente più ambiguo e appassionante del protagonista. Un protagonista virtuoso e romantico, come sovente nel cinema di Christopher Nolan, che volge sempre l'amore per una donna in ossessione velenosa (Memento, The Prestige, Inception). Rivelato da BlacKkKlansman, John David Washington fa il paio con Robert Pattinson che brilla di mille fuochi e rassicura gli scettici fan di Batman sulla prossima incarnazione del cavaliere oscuro (The Batman).
La battuta «credo che questa sia la fine di una bella amicizia», detta dal Protagonista al suo collega come congedo e al tempo stesso come paradossale promessa di un futuro rapporto, non è solo la divertente citazione ribaltata di Casablanca. È un segnale. Significa che, insieme al viaggio della materia, anche il senso della cinefilia si inverte. E dire che Nolan non fa altro che sottolinearlo durante [...] Vai alla recensione »
Nei congegni post-moderni del cinema di Christopher Nolan, non c'è spazio all'improvvisazione. Tutto è sempre studiato e presentato al minimo dettaglio. In molti hanno criticato questa narrazione sul filo perenne, capace di cadere dall'ultimo piano cambiando anche il più piccolo dei dettagli. In parte è proprio il grande compromesso che si deve siglare quando ci si siede sulla poltroncina per vedere [...] Vai alla recensione »
A metà di Tenet (che cos'è la metà di un palindromo? esiste la metà di un palindromo? ti ricordi quando inizia un sogno?) c'è una scena ambientata in due stanze dal diverso colore separate da un vetro/schermo. Una stanza è di colore rosso e una stanza è di colore blu: in prima battuta viene da pensare a Matrix (l'offerta di Morpheus, l'addormentatore), a una stilizzazione funzionale a coordinare l'azione, [...] Vai alla recensione »
Prendendo in prestito il lessico denso di fantascientifica sicumera di Tenet, anche nel film di Nolan c'è una «manovra a tenaglia »: una parte è proiettata verso il passato, un'altra verso il futuro. I due movimenti della tenaglia sono entrambi interessanti in rapporto al nostro immaginario: quello verso il passato è il classico riavvolgimento, il rewind, che tanto cinema mainstream ha messo in scena [...] Vai alla recensione »
Il sistema Nolan è più interessante quando inizia a girare in evidenteoverdrive, piuttosto che tentare di funzionare nel rispetto delle sue componenti. Non a caso fra i film nolaniani Interstellar è il titolo che maggiormente evidenzia una sua follia autoriale al di là del suo gigantismo produttivo. L'infinitamente piccolo nel corpo dell'infinitamente grande.
Più del palindromo mistico-magico, del futuro che ci spara addosso pallottole invertite, dell'incedere all'indietro e col respiratore, delle «manovre a tenaglia temporale» (ma cosa volete di più al cinema se non una sorpresa sonora, visiva e mentale ogni millesimo di secondo, quasi come in Grease?), Tenet è uno spy-musical quasi leninista: un passo avanti e due indietro, se vogliamo proprio spoilerare. [...] Vai alla recensione »
«Sto inseguendo quell'uomo... No, non è vero, è lui che insegue me!». Il trucco di Tenet Nolan l'ha già usato nel suo secondo lungo, Memento : il film è "diviso" a metà, quella in bianco e nero si srotola in avanti, quella a colori va a rovescio. Il primo obiettivo è calare noi spettatori nei panni del protagonista; il secondo è forzarci, come fa il protagonista, a mentire a noi stessi.
«Un film che può sedurre chi frequenta i cinema grazie ai suoi effetti speciali e toni spettacolari, che può coinvolgere le volatili comunità di fan su internet [...], che può perfino funzionare come un gioco». Thomas Elsaesser lo scriveva nel 2008, quello che è - semplicemente - Tenet : un mind game film. Ricordandosi di Lost e del caso Primer (vedi a pag.
C'è un errore che secondo me bisogna evitare di fronte a un film come Tenet: pretendere di vederlo come se fosse un racconto, cercando di ricostruirne il senso. È un errore perché Tenet non ha la struttura narrativa di un romanzo quanto piuttosto quella semantica di un cruciverba, di un enigma o di un videogioco. L'approccio che sollecita in noi è alchemico, ludico ed enigmistico più che logico-sintattico [...] Vai alla recensione »
Tenet è il primo vero test post-Covid, dopo quasi sei mesi di blocco totale la Warner Bros fa uscire il film di Christopher Nolan questa settimana in 70 Paesi. In Italia dovrebbero essere ben 700 le copie in mano alle sale cinematografiche, settimana prossima il film sbarcherà poi negli Usa e lì capiremo se i cinema ripartiranno davvero. Probabilmente con questo film c'è in gioco ben di più del successo [...] Vai alla recensione »
Una parola palindroma la si può leggere da entrambi i versi, senza modificarne il significato. La sfida di Christopher Nolan parte proprio dal titolo: Tenet. Avanti e indietro, inizio e fine, il risultato non cambia. Ancora una volta il regista inglese manipola i concetti di spazio e tempo. Universi paralleli, fisica quantistica, la dimensione onirica che si fa realtà.
La trama non si racconta. Per non fare spoiler. E perché non posso dire di aver davvero capito tutti i risvolti, fisici, matematici, cabalistici di Tenet. E infine perché, come dice verso l'inizio uno dei personaggi all'innominato Protagonista, «Non cercare di capire. Sentilo». Indubbiamente questa è l'autentica filosofia, o meglio "modalità cinematografica", di Christopher Nolan, un autore che maneggia [...] Vai alla recensione »
Una password in grado di aprire porte: non occorre cercare altri significati nel palindromo «Tenet», che dà titolo all'11° lungometraggio di Christopher Nolan. Ricostruito cronologicamente, sembrerebbe una classica spy-story, come «Memento» era (se sottoposto alla medesima operazione) un thriller; alla semplicità nascosta nel cuore delle storie che racconta, il regista britannico abbina però complicati [...] Vai alla recensione »
Avvertenze: prendere a piccole dosi, per scombinare le nostre certezze. Se "Matrix" era controllo,"Tenet", il nuovo rompicapo visionario di Christopher Nolan, sembra una di quelle esperienze totalizzanti e da sentire, in cui potersi perdere, ingoiando la pillola corretta. Un labirinto enigmatico fatto di inversioni temporali, ritorno all'archetipo, di persone e cose, una magia palindroma, nata citando [...] Vai alla recensione »
Sia perché è diretto da un regista di culto come Christopher Nolan, sia per via della trama misteriosa, sia per la coraggiosa e massiccia (700 copie) uscita in sala sfidando i (giusti!) timori del Covid, Tenet è il film chiave di questo periodo, su cui pesa l' interrogativo: segnerà il riscatto delle sale? La prima risposta è positiva: 403.965 euro di incassi e 60 mila presenze ieri, primo giorno di [...] Vai alla recensione »
Cominciamo dal fondo. Il film si chiude sulla scena di una mamma con il figlio, all'uscita della scuola, mano nella mano. Il protagonista ha finalmente compreso subito prima il proprio ruolo: «Io sono il protagonista». Tenet finisce così con una rivelazione (determinante) e con la più chiara immagine di un amore. Non è difficile. Non è un rebus. Può sembrare un paradosso, viste le costruzioni narrative [...] Vai alla recensione »
Dopo la disastrosa crisi legata alla pandemia di coronavirus, che ci ha costretti a sei mesi d' astinenza da grande schermo, ci voleva un «filmone» affinché gli spettatori, ormai assuefatti alle gioie (e ai dolori, non solo tecnici) dello streaming, possano ritrovare la via delle sale. E per fortuna che, in mezzo a mille esitazioni, rinvii e date d' uscita indefinite, si è fatto avanti Christopher [...] Vai alla recensione »
Tenet è una parola d'ordine. Lingua latina, "tenet in memoria". In buona sostanza, un accesso. Una chiave che apre porte, non sempre buone ma, inevitabilmente, accessi ad altri mondi. E quelli del Protagonista sono diacronici. Ieri. Oggi. Domani. Dimensioni in costante telecomunicazione dove andata e ritorno stropicciano volti e persone continuando ad ammettere che il tempo è manipolabile.
La notizia incoraggiante è che "Tenet" esce in Italia, mercoledì 26 agosto, in circa 700 copie. Dopo la micragna dei mesi scorsi, il filmone da 205 milioni di dollari firmato Christopher Nolan segna ufficialmente la riapertura della stagione cinematografica in sala (o "in presenza" come s'usa dire oggi). La Warner Bros avrà fatto pronostici e conti prima di orchestrare un lancio così impegnativo, quasi [...] Vai alla recensione »
Il problema non è comprendere un racconto, seguirne la narrazione e lo sviluppo nel tempo e nello spazio. Il cinema, come ha detto Nolan, ha mostrato per primo il tempo, la traiettoria degli oggetti, l'evoluzione del movimento, e così come procede naturalmente in avanti, allo stesso modo può decidere di andare in senso inverso. Che lo spettatore, abituato a principi narrativi di causa ed effetto, [...] Vai alla recensione »
Dopo mesi di schermi piccoli e di film da camera (per rivedere "Mad Max: Fury Road" sull' iPhone serve un attacco di masochismo o una quarantena più lunga) "Tenet" di Christopher Nolan al cinema ha il rumore e il furore che Shakespeare trovava nella vita. Non sembra vero: inseguimenti, esplosioni, Boeing 747 portati davvero sul set (per andare a fuoco dopo uno schianto all'aeroporto di Oslo, ma il [...] Vai alla recensione »
Forse il pregio maggiore di Tenet, l'ultimo film di Christopher Nolan, è portare il suo autore a un presunto capolinea di una tormentata "poetica" del tempo: dopo questo, che altro potrebbe mai dire, ammesso che anche Tenet abbia suggerito qualcos'altro di aggiuntivo? Insomma è risaputa la tenacia con cui il regista londinese affronta ogni volta la dimensione spazio-temporale all'interno delle sue [...] Vai alla recensione »
Quando ha iniziato la lavorazione del film di certo Christopher Nolan non poteva immaginare che in un «futuro prossimo» sarebbe divenuto il salvatore del cinema mondiale, un po' come il suo Protagonista (John David Washington) chiamato a salvare il mondo. Blockbuster dell' estate annunciato infinite volte, poi smentito nell' orizzonte di un' economia che vacilla sotto gli effetti del virus, specie [...] Vai alla recensione »
La salvezza è nel futuro, ovvero nel passato. Lo predice Tenet, da oggi in 700 sale italiane, e lo pretende il cinema per come l' abbiamo conosciuto in epoca pre-Covid: dall' esito del carrozzone meta-fisico di Christopher Nolan dipendono le sorti cinematografiche globali. Un po' kubrickiano e un po' nerd, un po' fisico mancato e un po' ingegnere anodino, il regista inglese baratta la DeLorean del [...] Vai alla recensione »
Armato solo di una parola - Tenet - e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista è coinvolto in una missione attraverso il mondo crepuscolare dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo. È Inversione... In fin dei conti, basterebbe questa dichiarazione di Nolan per mettere a fuoco Tenet.
Se avete trovato narrativamente complessi "Inception" e "Interstellar", tra innesti e wormhole, "Tenet" lo è ancora di più. E' un film contorto e intricato, nel quale il suo autore e regista Christopher Nolan torna a interrogarsi su temi quali il destino, il libero arbitrio, il rapporto tra causa ed effetto, mettendo al centro del suo racconto ancora una volta il tempo.
«Non cercare di capirlo, sentilo...». È la frase che il protagonista di Tenet, l' attesissimo film di Christopher Nolan che oggi con Warner riporta finalmente in sala il cinema hollywoodiano dopo mesi di lockdown e che con il suo continuo slittare ha costretto centinaia di film di tutto il mondo a riprogrammare la propria uscita, si sente dire da una scienziata a proposito della possibilità di un' [...] Vai alla recensione »
In Tenet a più riprese Protagonista, mero personaggio-funzione come dice il nome antonomastico, dice a se stesso e a noi che non è sempre necessario sapere tutto perché un piano tenga (come suggerisce la password che gli viene consegnata all'inizio del film, cui dà il titolo, e che, come si trattasse di un videogame, può aprire le porte giuste o quelle sbagliate) o perché un'impresa (piccola o grande, [...] Vai alla recensione »
Fermi tutti, arriva Christopher Nolan. Non poteva aspettare oltre il nuovo roboante action movie di uno dei registi di culto nel panorama fantascientifico contemporaneo. Con tutti gli altri blockbuster ancora fermi al palo, in attesa di un autunno leggermente più covid-free, l'attesissimo (e finora segretissimo) Tenet è da oggi nelle sale, per la gioia di chi attendeva da tre anni il ritorno del britannico [...] Vai alla recensione »
Esce oggi nei cinema "Tenet" di Christopher Nolan, sci-fi d'azione tanto atteso da far ben sperare in un ritorno considerevole di persone davanti al grande schermo. La sinossi è criptica ed è giusto che rimanga tale: un agente segreto (John David Washington, figlio di Denzel) viene reclutato da una misteriosa organizzazione chiamata Tenet, al fine di prevenire una Terza Guerra Mondiale che minaccerebbe [...] Vai alla recensione »
Possiamo davvero fare a meno di Christopher Nolan? Difficile trovare nelle due ore e mezza di Tenet una singola immagine che abbia la stessa potenza di un frame dei Russo o di Leitch-Stahelski, per dire (o di 6 Underground, per chiudere la questione in via definitiva): allo stesso tempo, almeno una generazione o forse due connette l'esperienza-cinema istantaneamente alle grigie visioni del cineasta [...] Vai alla recensione »
Con Tenet Christopher Nolan firma la sua prima spy-story, ma dimenticate frasi iconiche come «Il mio nome è Bond, James Bond»: la sua super-spia della Cia incarnata da John David Washington è semplicemente "Il Protagonista" e la storia non ha nulla a che vedere con gli intrecci di Ian Fleming (o di qualunque altro autore del genere). L'unica concessione ai canoni del genere è che c'è un super-cattivo [...] Vai alla recensione »
Annunciato con grande strepito - più o meno come tutti i lavori di un cineasta fuori catalogo uso a scomodare metafisica ed epistemologia perfino alle prese con la trilogia di "Batman"- di "Tenet" finora si sapeva ben poco. Nolan governa anche il marketing da enigmista par suo: rivelati solo gli interpreti (John David Washington, figlio di Denzel e consacrato da "BlacKkKlansman", Robert Pattinson, [...] Vai alla recensione »
"Viviamo in un mondo crepuscolare". Tenet è il palindromo con cui dal futuro si prova a fare tabula rasa del nostro presente. Il tempo, la sua (non) linearità, torna ad occupare con forza il cinema di Christopher Nolan. Dopo lo stordimento onirico di Inception e la tripartizione bellica in Dunkirk, il regista britannico prende a modello i film di spionaggio per declinare la sua visione magniloquente [...] Vai alla recensione »
Uscirne vivi, quello è il problema». La frase pronunciata da Robert Pattinson sintetizza perfettamente l' esperienza, di un comune spettatore, davanti a questo Tenet (titolo palindromo di derivazione enigmistica latina e chiave di lettura del film), firmato da Christopher Nolan, l' atteso blockbuster che dovrebbe rilanciare il cinema del post lockdown.
Conoscete il quadrato magico della misteriosa iscrizione latina Sator, Arepo, Tenet, Opera, Rotas, rompicapo da secoli per archeologi ed epigrafisti? Lo leggevi da sopra e sotto o da sinistra e destra e il risultato era sempre lo stesso: Il seminatore, col suo carro, tiene con cura le ruote. Chi era quell' agricoltore? Era uno spot a favore della manutenzione degli utensili? Un grande boh.