Anno | 2025 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Regia di | Antonio Pisu |
Attori | Lodo Guenzi, Matteo Gatta, Jacopo Costantini, Cesare Bocci, Caterina Gabanella Pierpaolo De Mejo. |
Uscita | giovedì 13 febbraio 2025 |
Distribuzione | Plaion Pictures |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 gennaio 2025
Un road-movie che si svolge 2 anni dopo gli eventi del primo film (Est - Dittatura Last Minute), nel 1991, quando il muro di Berlino è ormai crollato: i tre amici di Cesena intraprenderanno un nuovo viaggio, questa volta in Bulgaria.
CONSIGLIATO SÌ
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Due anni dopo la caduta del Muro di Berlino. Ritroviamo Rice, Pago e Bibi, i tre amici di Cesena che avevamo incontrato nel film Est - Dittatura Last Minute: ora Rice lavora in banca, Pago sogna di rilevare una sala cinematografica (ma non ha i soldi per farlo) e Bibi si è innamorato per corrispondenza di una ragazza bulgara. Per questo convince gli amici a intraprendere un viaggio verso Sofia per incontrare di persona la sua conquista, e i due lo seguono, imbarcandosi in una nuova avventura verso l'Est Europa (nel primo film si erano recati insieme in Romania per non perdersi la svolta imminente della Storia). Peccato che la loro zingarata li cacci in mezzo ad un mare di guai, perché la "ragazza" di Bibi ha a che fare con un traffico di ragazze bulgare costrette a prostituirsi in Italia dietro la falsa promessa di un lavoro come domestiche. E i tre dovranno cercare di uscirne vivi.
Tornando a Est adotta lo stesso tono naif del film precedente, mettendo al centro della vicenda un trio di teneri protagonisti: tre ragazzi degli anni '90 che abitano in provincia ma sognano di fare parte di un mondo più grande.
I tre attori che li interpretano - Lodo Guenzi, Matteo Gatta e Jacopo Costantini - sono di nuovo efficaci nell'incarnare tre "patacca" che entrano ed escono da situazioni più grandi di loro, e il regista e sceneggiatore Antonio Pisu costruisce intorno a loro un piccolo mondo antico ricreando la Bulgaria (e la Cesena) di quegli anni, che oggi ci appaiono davvero vintage, utilizzando anche spezzoni di archivio dell'epoca.
Pisu è una piccola anomalia nel panorama cinematografico italiano, un regista davvero indipendente che segue una sua ispirazione lontana dalle commedie mainstream e che funziona proprio nella sua ingenuità e nella semplicità di una messinscena essenziale. Questa volta il ritmo è un po' troppo lento nella prima parte, ma aumenta di passo nella seconda, e dà comunque spazio alle interazioni fra i tre amici, che sono la cifra distintiva dei due film. Con un piccolo budget e molte buone intenzioni Pisu riesce a confezionare una storia che ha una sua dolcezza e un suo charme.
Questo secondo episodio beneficia anche di una presenza di valore, Cesare Bocci nel ruolo di un losco individuo responsabile della parte italiana del giro di prostitute bulgare. Bocci riesce ad apparire credibilmente minaccioso anche con un improbabile riporto in testa, e gestisce con grande misura un ruolo che avrebbe potuto facilmente sconfinare nel ridicolo.
Tornando a Est è una favola retrò (benché "liberamente ispirata ad una storia vera") con al centro tre eroi per caso, e sullo sfondo la malinconia per quel momento storico in cui "pensavamo che sarebbe cambiato tutto", quando invece non è cambiato quasi niente.