Anno | 2019 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Antonello Grimaldi |
Attori | Michele Riondino, Alessandro Roja, Violante Placido, Sveva Alviti, Mirko Trovato Ivano Marescotti, Lidia Vitale, Libero de Rienzo, Gioia Libardoni, Camilla Martini, Anni Barros, Desirée Popper, Francesco Bessan, Sabrina Campagna, Ravi Campostrini, Walter Caprara, Lucio Gardin, Giuliano Geri, Antonello Grimaldi, Stefania Lazzeri, Diego Loi, Alessandra Martelli (II), Denise Parisi, Roberto Priolo, Uber. Beatrice, Giulia Visentainer, Franco Moscon. |
Uscita | giovedì 4 luglio 2019 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,35 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 luglio 2019
Tratto dal romanzo di Bruno Burbi "Si può essere amici per sempre", il film è un'avventura ricca di colpi di scena che cambierà per sempre le vite dei protagonisti. In Italia al Box Office Restiamo amici ha incassato 361 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Alessandro, giovane vedovo con figlio a carico, viene improvvisamente contattato, dal Brasile, dal suo vecchio amico Gigi. In punto di morte, l'uomo ha un ultimo favore da chiedere all'amico: per ereditare i tre milioni di euro che gli ha lasciato suo padre deve intestarli a suo figlio. Ma Gigi non ha eredi, e chiede perciò ad Alessandro di "prestargli" suo figlio giusto il tempo di organizzare la truffa con un notaio. In cambio, naturalmente, ad Alessandro andrebbe una parte di eredità. Ma le cose prendono presto una piega inaspettata.
Ne resterà soltanto uno, e sarà Alessandro Roja col suo sorriso da alpha man e le camicie anni Settanta da dandi spaccone: di tutta la storia di Alessandro, Gigi e Leo, nella testa dello spettatore resterà solo lui, unico personaggio a emergere - sia pure molto fuori dalle righe - dal tono medio di un film che pare uscito dalla fine degli anni Novanta.
Pensata come una commedia leggera sull'amicizia al maschile, Restiamo amici è un bromance vagamente misogino tra bamboccioni quarantenni - un padre con un figlio più maturo di lui, un marito infedele con una moglie insopportabile, un traditore di professione che al liceo "le castigava tutte" - ampiamente prevedibile nelle dinamiche e prigioniero di una serie di antipatici cliché di genere. L'escamotage narrativo, la truffa architettata dall'amico geniale, procede su binari così sicuri che è possibile, piuttosto rapidamente, prevederne il finale. Ma l'idea - dal romanzo quasi omonimo di Bruno Burbi - è graziosa, per quanto surreale, e la sospensione dell'incredulità regge fino al termine del film.
Il problema, semmai, è altrove. È nella sciatteria con cui sono disegnati i personaggi, soprattutto quelli femminili: morte, mantenute, prostitute o isteriche, comunque incapaci di entrare in sintonia con il maschio, damsel in distress o dark lady (ma sempre teleguidate da un uomo) le donne sono l'anello più debole di un film che mantiene il fuoco sulla virilità incompiuta di tre amici immaturi, che misurano ancora il mondo con il metro di un sedicenne. Avere successo significa portarsi a letto più donne degli altri, l'omosessualità è lo spauracchio definitivo, tradire la moglie è un segno di mascolinità: Alessandro, Gigi e Lelo sono macchiette dei quarantenni di ieri, i peter pan dell'Italia di vent'anni fa, in cui oggi - dopo la crisi, il #metoo, la rinascita del genere e di genere - si fa fatica a identificarsi.
Ma soprattutto: si fa fatica a riderne. Si respirano pieni anni Novanta anche in quella certa trascuratezza nel racconto degli interni, case che dovrebbero dirci il disagio di un uomo che non sa prendersi cura di sé e che sembrano uscite da un catalogo Ikea: un'attenzione minima all'ambiente che si riflette anche nella scelta di ignorare a livello narrativo il setting geografico molto particolare della storia, il Trentino e le sue montagne, ridotto a un bel fondale come tanti altri. Un film che arriva fuori tempo massimo, sufficientemente leggero per salvare una serata piovosa d'estate. A una condizione: che si vada al cinema fra amici. Le spettatrici potrebbero non trovarci molto da ridere.
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Il dottor Alessandro Colonna si trova a quarant’anni a vivere da single assieme a suo figlio Giacomo. Quando il suo migliore amico Gigi gli domanda di raggiungerlo in Brasile, dove abita, perché a un passo dalla fine, Alessandro non se lo fa ripetere due volte. Una volta arrivato Alessandro viene informato da Gigi che lo scopo del suo viaggio è riuscire a incassare l’eredità [...] Vai alla recensione »
Il film appena uscito nelle sale cinematografiche ha la regia di Antonello Grimaldi che ha un curriculum prevalentemente di regia televisiva, l'ultimo suo film cinematografico (L'età dell'oro), risale al 2008. La trama, racconta una vicenda che riguarda 3 amici dal tempo del liceo ormai ultraquarantenni: Alessandro, medico, vedovo con un figlio di 18 anni (Michele Riondino [...] Vai alla recensione »
Un film inutile. Si poteva tirar fuori qualcosa di buono dalla trama, non dico di no, ma qua tutto è stato trattato veramente in maniera troppo superficiale e raffazzonata. Pure gli attori: Riondino sembra che reciti infastidito e la Placido pare "presa dalle bombe" (De Rienzo inguardabile e Roja intollerabile). Marescotti non pervenuto.
Non deve correre per l'Oscar, non ha bisogno di tratteggiare benissimo i personaggi, come d'altronde il romanzo dal quale è tratto, non ha ambizioni di grandi passerelle .. E' dedicato a quelli che hanno bisogno di mettere il cervello in folle perun'oretta senza stare a spaccare in quattro il capello e riescono ancora a godere delle situazioni comiche o paradossali senza andare a cercare l'essenza [...] Vai alla recensione »
Una commedia italiana recitata in italiano e non in meridionale. Trama fluida e ben argomentata. Regia accurata con una buona ricerca sulle inquadrature. Poche canzoni e tanta recitazione.
Film leggero, lo si guarda senza aspettarsi troppo. Ruslta carino però: lo consiglierei, più che altro per gli attori. A mio parere, infatti, è la regia e il montaggio che non riescono al meglio. Alcuni passaggi andrebbero raccontati meglio per non risultare così inverosimili. Michele Riondino è sempre tanto bravo qualsiasi cosa interpreti.
Film leggero, lo si guarda senza aspettarsi troppo. Risulta carino però... Insomma, lo consiglierei più che altro per gli attori. A mio parere, infatti, è la regia e il montaggio che non riescono al meglio, perché l'idea sarebbe anche graziosa, tolte le parti troppo sessiste, però alcuni passaggi andrebbero raccontati meglio, per non risultare così inverosimili [...] Vai alla recensione »
Ma che film hai visto? Quali le scene davvero spassose o anche solo spassose? Hai visto un altro film!
Ma che film hai visto? Quali le scene davvero spassose o anche solo spassose? Hai visto un altro film!
Trovo che il film sia davvero fuori tempo massimo.Maschilista e non rispettoso dei nuovi punti di vista sociali che sono venuti in auge ultimamente. Se si vuole ridere si vadano a vedere i film della vecchia commedia trash anni 80 ma non si ripropongono al cinema vecchi cliché.E poi contrariamente a quanto sostiene qualcuno, non tutti gli uomini si divertono e condividono i medesimi punti di [...] Vai alla recensione »
Ho trascorso un'ora e mezza divertendomi. Il film è ben fatto. Con un alcune scene davvero spassose non è la solita commedia italiana. Gli attori sono credibili e in perfetta sintonia e nell'amicizia tra i 3 protagonisti credo che qualunque uomo italiano possa riconoscersi. Lo consiglio!
A undici anni di distanza da Caos calmo, Antonello Grimaldi torna a dirigere e lo fa con Restiamo amici, cronaca in stile da commedia di una truffa, a partire dal romanzo omonimo di Bruno Burbi. Al centro dell'avventura, sospesa tra Italia e Brasile, l'amicizia di ferro che lega il pediatra quarantenne Alessandro (Michele Riondino) ai coetanei Gigi (Alessandro Roja), imbroglione dalle trovate pirotecniche, [...] Vai alla recensione »
«Non può finire così, come un vecchio film di Bruce Lee» si canticchia (chissà perché) sui titoli di coda. Certo, era iniziata in altro modo, dalle parti della commedia generazionale: tre amici alla soglia dei 40, ciascuno col suo carico di fallimenti e frustrazioni, Alessandro (Riondino) pediatra vedovo con figlio adolescente, Leo (De Rienzo) malmaritato e negoziante di abbigliamento arrivato alla [...] Vai alla recensione »
La speranza è l'ultima a morire, noi ancora ci lasciamo ingannare dai risvolti di copertina. Pure dai clienti sprovvisti di papille gustative che parlano bene dei ristoranti su TripAdvisor. Figuriamoci se resistiamo a un film italiano vantato come brillante, simpatico, svelto, costruito attorno a una truffa. C'è pure un romanzo all'origine, "Si può essere amici per sempre" di Bruno Burbi, ristampato [...] Vai alla recensione »
Peccato. Tratto da un romanzo sulla carta interessante di Bruno Burbi, "Restiamo amici" rappresenta un'occasione mancata (l'ennesima) del cinema italiano cosiddetto medio. La commedia rocambolesca che mette in scena, infatti, le peripezie di tre vecchi amici alle prese ciascuno con problemi e caratteri diversi non riesce a incidere né sul piano della comicità e del sarcasmo, né su quello del flebile [...] Vai alla recensione »
Si presta bene alla leggerezza delle visioni estive questa commedia italiana che mette insieme tre degli attori più interessanti del cinema italiano contemporaneo, Michele Riondino, Alessandro Roja e Libero De Rienzo, in un'avventurosa storia di amicizia al maschile tratta dal libro di Bruno Burbi "Si può essere amici per sempre" (ed. Newton Compton).
Film di amici (lo esplicita il titolo) e film di truffa (se ne torciglia la trama) si dimidia su due piste il film che Antonello Grimaldi ha tratto da un romanzo di Bruno Burbi. A siglare eterna amicizia e, tra smanie virili magari di liceale memoria, qualificarne maschilismo, è un trio di quarantenni, perenni Peter Pan, immaturi bamboccioni d'altra epoca.
A undici anni da «Caos calmo», dopo aver diretto alcune serie tv («Il mostro di Firenze», «L'amore non basta (quasi mai)», «Il commissario Zagaria», «Baciato dal sole»), Antonello Grimaldi (Sassari, 1955) firma la regia del suo settimo lungometraggio «Restiamo amici». Ispirandosi per la vicenda a quella del romanzo di Bruno Burbi «Si può essere amici per sempre» (Newton Compton editore), egli racconta [...] Vai alla recensione »
Tre amici di vecchia data e una truffa. Sono gli ingredienti della commedia "Restiamo amici" di Antonello Grimaldi (il regista di "Caos calmo"), tratto dall'omonimo romanzo di Bruno Burbi. In ballo ci sono tre milioni di euro che il padre di Gigi ha lasciato su un fondo vincolato per un nipote che non ha e non avrà, dicendosi malato terminale. Così chiama a raggiungerlo in Brasile, dove vive, Alessandro, [...] Vai alla recensione »
Il con movie, o film di truffa, conta numerosi esempi nel cinema anglosassone, pochi nel nostro. Da un romanzo di Bruno Burbi che è tutto un intreccio di imbrogli e contro-imbrogli, Antonello Grimaldi (Caos calmo) ricava una commedia che mischia il genere con il filone del "film di amici". Tre bamboccioni nel caso, affetti da sindrome di Peter Pan. Alessandro è un pediatra sulla quarantina, depresso [...] Vai alla recensione »
Lo sapevate che a Trento si parla romanesco e si tifa per il Milan... Che a Lugano scippano le donne in strada e le squillo sono più leali delle altre... La maxitruffa per impossessarsi di un'eredità - trama a dir poco consunta - è internazionale tra notai doppiogiochisti, mogli e amanti esose. Il mistero sta nel titolo perché c'è poco da restare amici.
Il buddy movie all'italiana, evidentemente, non può proprio prescindere dall'ideale modello de I soliti ignoti come solida referenza per ogni genere di riscrittura o riattualizzazione. E allora in questa commedia degli equivoci tra quarantenni in crisi identitaria (floridissimo sottogenere che dal Sordi re del Boom ci porta dritti alla crisi economica odierna) non può che far capolino un iconico piatto [...] Vai alla recensione »
In sala passando dal cartellone di Filming Italy Sardegna Festival, nella regione che ospita la kermesse e dove è nato colui che ne ha firmato la regia. Sono queste le ultime tappe distributive di Restiamo amici, la nuova pellicola per il grande schermo di Antonello Grimaldi, laddove mancava da circa un decennio. Per il suo ritorno, dopo numerosi impegni nella serialità, il regista ha scelto di affidarsi [...] Vai alla recensione »
Alessandro (il vedovo inconsolabile), Gigi (il maschio alfa sciupafemmine) e Leo (il borghesuccio indebitato) sono amici da sempre. Quarantenni col cuore da liceali, un po' Peter Pan, si ritrovano dentro un'improbabile avventura tra il Brasile e la Svizzera. Motivo: Gigi potrebbe ereditare dal padre tre milioni di euro se solo avesse un figlio, ma non ce l'ha.