Anno | 2025 |
Genere | Horror, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 97 minuti |
Al cinema | 278 sale cinematografiche |
Regia di | Drew Hancock |
Attori | Sophie Thatcher, Jack Quaid, Lukas Gage, Megan Suri, Harvey Guillen Rupert Friend, Marc Menchaca, Woody Fu, Jaboukie Young-White. |
Uscita | giovedì 30 gennaio 2025 |
Tag | Da vedere 2025 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 27 gennaio 2025
Un fine settimana tra amici si trasforma nel caos dopo la rivelazione che uno degli ospiti è un robot compagno.
CONSIGLIATO SÌ
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Josh e Iris si sono conosciuti in un supermercato, di fronte al banco della frutta, dove Josh ha involontariamente fatto cadere tutte le arance: sono entrambi scoppiati a ridere è stato amore. Ora, nel futuro prossimo, come coppia si recano alla villa sul lago del russo Sergey, dove ritroveranno altri amici come Kat, l'amante di Sergey, e la coppia gay composta da Patrick ed Eli. La prima serata passa per tutti con piacevolezza, ma al mattino Josh inizia a comportarsi stranamente. Molte cose infatti non sono come sembrano e Josh non è qui solo per godere di una vacanza romantica, anzi ha un piano - non proprio a prova di bomba - di cui fa parte, a sua insaputa, anche Iris. Companion è un film ricco di sorprese e rivolgimenti, a volte esilaranti e a volte violenti o crudeli, che ne fanno una horror-comedy molto godibile - soprattutto se si entra in sala senza saperne nulla.
È difficile parlare del film senza svelarne i colpi di scena, il primo dei quali per altro è dichiarato già nel trailer, ma cercheremo di non farlo perché è chiaro che è stato costruito per svelarsi pezzo per pezzo solo durante la visione.
Prodotto da Zach Cregger, il regista di Barbarian,
Companion è il primo lungometraggio di Drew Hancock, che si era già cimentato
dietro la macchina da presa e alla sceneggiatura sul piccolo schermo. Ha infatti le caratteristiche
strizzate d'occhio delle comedy televisive e un'architettura basata su sviluppi più o meno inattesi
che cambiano le carte in tavole, e che funzionerebbero benissimo come cliffhanger di fine episodio
in una miniserie. Tutto questo, condensato nel formato compatto di un film, fornisce un'esperienza
più intensa, una piccola montagna russa di Sali e scendi e brutali sterzati o giri della morte, che
ricorda un po' anche i film di Drew Goddard, regista del resto dall'analogo background.
Companion si avvale di un cast a sua volta ben rodato in Tv: Jack Quaid da The
Boys, Sophie Thatcher da Yellowjackets, Rupert Friend che si ricorda forse
soprattutto per Homeland, Megan Suri da Non ho mai..., Harvey Guillén
da What We Do in the Shadows e infine Lukas Gage che si è visto un po' ovunque da
Fargo a You, fino a White Lotus. Questo naturalmente non è
un limite: la gran parte dei giovani attori di Hollywood trovano le parti più interessanti in Tv
anziché al cinema, inoltre qui questa formazione torna utile, perché la particolare alchimia delle
scene di gruppo tra amici, molto frequenti nelle serie, costituisce una buona parte del film.
C'è anche un elemento horror in Companion e pure un po' di fantascienza, ma non si va oltre qualche omicidio con violenza esplicita e qualche elemento futuristico come le macchine capaci di pilotarsi da sole. C'è nell'ultima parte del film una deliziosa citazione di Terminator 2 - Il giorno del giudizio e, per fortuna, non ci sono molte canzoni da juke-box, un modo troppo facile di catturare la partecipazione dello spettatore spesso senza lasciargli niente. E per quanto ci siano alcuni flashback ci viene risparmiata anche l'abusata struttura a mosaico, così come la voce over è usata solo in apertura e chiusura, in modo da subito efficace. C'è in Companion, soprattutto, l'ingegno di dipanare una sceneggiatura restando quasi totalmente nelle tre unità aristoteliche di tempo, di luogo e di azione.
Più che una storia positiva sull'intelligenza artificiale, come dichiarato dal regista e sceneggiatore Drew Hancock, sembra una di quelle sceneggiature suggerite dall'AI stessa. Prompt: raccontami una storia d'amore sull'intelligenza artificiale che contenga elementi da cinema dell'orrore. Probabilmente le cose non saranno andate così ma il risultato vi si avvicina di parecchio.