L'abbaglio

Film 2025 | Storico, 131 min.

Regia di Roberto Andò. Un film Da vedere 2025 con Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Tommaso Ragno, Giulia Andò. Cast completo Genere Storico, - Italia, 2025, durata 131 minuti. Uscita cinema giovedì 16 gennaio 2025 distribuito da 01 Distribution. Oggi tra i film al cinema in 282 sale cinematografiche - MYmonetro 3,15 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 14 gennaio 2025

Il film, girato tra Palermo e altri luoghi siciliani, è ambientato nel 1860 e si svolge durante l'epopea dei Mille in Sicilia. L'abbaglio è 6° in classifica al Box Office. mercoledì 29 gennaio ha incassato € 47.520,00 e registrato 392.403 presenze.

Consigliato sì!
3,15/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,93
PUBBLICO 3,53
CONSIGLIATO SÌ
Un mix di riflessione e comicità in un film sincero che racconta una pagina fondamentale del passato italiano.
Recensione di Paola Casella
venerdì 10 gennaio 2025
Recensione di Paola Casella
venerdì 10 gennaio 2025

5 maggio 1860. Giuseppe Garibaldi si prepara a compiere l'impresa dei Mille e affida al colonnello Vincenzo Giordano Orsini l'incarico di reclutare i volontari. Vanno bene un po' tutti, anche i giovanissimi e gli sprovveduti. Fra questi ultimi ci sono Domenico, un siciliano claudicante specializzato in fuochi d'artificio, e Rosario, un palermitano emigrato al Nord che millanta un titolo nobiliare e un passato all'accademia militare: poco importa che sia un imbroglione e un giocatore d'azzardo con la tendenza a barare perché, data la pericolosità dell'impresa, "anche gli impostori possono esserci utili".

Il manipolo di uomini provenienti da tutta Italia vuole liberare la Sicilia dai Borbone e unire il Paese, ma alla prima battaglia a Marsala Domenico e Rosario disertano e si imbarcano in un viaggio attraverso la Sicilia, il primo per ritrovare la donna che ha promesso di sposare, il secondo cercando riparo da chi al Nord ha scoperto i suoi trucchi.

L'abbaglio racconta il Risorgimento dalla prospettiva dei combattenti in alto grado ma anche da quella di due malcapitati che non vorrebbero farne parte.

La narrazione segue dunque, da un lato, l'impresa dei Mille nelle sue tappe fondamentali dietro il comando di Garibaldi e di Orsini, affiancato da un giovane tenente idealista e fumantino; dall'altro il peregrinare di Domenico e Rosario attraverso conventi e paesini di campagna. Anche l'accoglienza dei siciliani è divisa; la povera gente si schiera dalla parte dei combattenti, rischiando la vita e fornendo ospitalità e rifugio; i baroni, i preti pavidi e i mafiosi invece si terrebbero volentieri i Borbone, pur di non rischiare di perdere i loro privilegi.

Il film di Roberto Andò, scritto dal regista insieme ad Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, dialoga virtualmente con Noi credevamo di Mario Martone, dove peraltro Toni Servillo, che qui incarna il colonnello Orsini, interpretava Giuseppe Mazzini. In entrambi c'è un gusto un po' didascalico ma sincero di raccontare una pagina fondamentale del passato italiano, distinguendo fra chi si è messo dalla parte giusta della Storia, pagandone tutte le conseguenze, e chi invece ha preferito mantenersi in campana. Al centro della storia (e della Storia) è anche il popolo siciliano "che si rivela nei silenzi e nelle parole che non dice", come ricorda Orsini.

A Ficarra e Picone, come già ne La stranezza, tocca fare da sollievo comico, mentre Servillo, Tommaso Ragno (Garibaldi) e Leonardo Maltese (il tenente Ragusin) delineano il percorso drammatico della vicenda che si concluderà nell'abbaglio storico del titolo. Giulia Andò, in un doppio ruolo che non sveliamo, aggiunge gentilezza e ironia ad una vicenda declinata al maschile.

L'impianto è più teatrale che cinematografico, soprattutto nei dialoghi fra Garibaldi e Orsini (che inspiegabilmente hanno una dizione perfetta, a fronte dei tanti accenti regionali in scena), ma Andò gestisce bene l'alternanza fra azioni e momenti di riflessione o di comicità, anche se il mix è meno riuscito che ne La stranezza. Le musiche incalzanti di Michele Braga e Emanuele Bossi aggiungono ritmo (e pathos) alla narrazione.

Il messaggio, come già in Noi credevamo, è che i giovani devono "tenere stretta la speranza di poter cambiare il mondo" anche se i fatti sembrano dire che il mondo, con sciasciano disincanto, non si può cambiare. Ma anche se le istanze possono essere tradite, "chi non spera non vive", dunque meglio non cedere ad una rassegnazione programmatica.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 29 gennaio 2025
Mauridal

 Quando il racconto di un film si basa su personaggi e fatti realmente accaduti, intrecciandosi con eventi che hanno segnato la storia di una nazione come l’Italia, si pu? facilmente definire un film storico. Con L’Abbaglio, Roberto And?, uomo di teatro e raffinato regista cinematografico, conferisce al racconto il tono di un dramma che ? al tempo stesso storico [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 gennaio 2025
Ruger357MgM

"Una vita decorosa ORA, un'abitazione decente ORA...", mi si perdoni il virgolettato impreciso ma nella sontuosa interpretazione di Toni Servillo, una delle scene più politicamente esaltanti è questo riferimento a quello che i neo liberati siciliani, accingendosi a diventare sudditi dei Savoia, ma in ogni caso italiani, avrebbero dovuto pretendere dal nuovo ordinamento anche [...] Vai alla recensione »

martedì 21 gennaio 2025
luciana razete

Un film , abbastanza gradevole ma senza troppe pretese ed ambizioni. Convincente l' interpretazione del duo palermitano , resa ancora più incisiva dall uso costante del dialetto  siciliano , con sottotitoli che accompagnano pure il francese delle truppe borboniche anche se l' uso del dialetto non mi pare essenziale al tessuto narrativo ( come in altri film -di ben diverso  [...] Vai alla recensione »

domenica 19 gennaio 2025
Ivan il matto

     Non è sempre agevole misurarsi con un soggetto storico basato su vicende reali del nostro Risorgimento, lo aveva già fatto Mario Martone con “Noi credevamo” (2010), disilluso bilancio di quel tratto fondamentale della storia patria; ci riprova Roberto Andò con “L’Abbaglio” che, fra tragedia e commedia, rievoca i fatti della “col [...] Vai alla recensione »

domenica 19 gennaio 2025
uppercut

Un buon film con una bella sceneggiatura e un impiego degli effetti visivi efficace e misurato. Strepitoso il trio (ormai diventato tale...) ma molto bravi anche gli interpreti secondari, cosa per nulla frequente nel cinema italiano. Peccato il finale... La scena che ci porta al 1880 è lunghissima, inutile, ridondante... Ma perchè tutte quelle inquadrature sul tavolo da gioco, così [...] Vai alla recensione »

martedì 14 gennaio 2025
Mitrovich

lo rivedro' ancora

martedì 28 gennaio 2025
giovanna viale

 Film noioso e francamente inutile e pretenzioso. Mal recitato, anche Servillo poco convincente. Film da perdere.

domenica 26 gennaio 2025
Donatella Marzocco

Fiml noioso, trama verosimile. Non suscita alcuna emozione, il ritmo è  lento e poco suggestivo. Un film che sa poco di storia, nonostante luoghi e date coincidano  ma che lascia il vuoto dentro. Unica verità il titolo: un vero e proprio ABBAGLIO! 

domenica 26 gennaio 2025
Sergio

Ogni tanto un film che ti lascia delle semplici emozioni.

mercoledì 22 gennaio 2025
vale72

un film che non mi ha lasciato nulla

martedì 21 gennaio 2025
giovanna cardamone

 L'Abbaglio, diretto da Roberto Andò, è una commedia amara che riesce a unire abilmente elementi storici e comici, offrendo una riflessione profonda sull'identità italiana e i suoi valori. Il film, ambientato nel 1860 durante la spedizione dei Mille, segue le avventure di due uomini comuni, Domenico e Rosario, interpretati da Salvo Ficarra e Valentino Picone, che si [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 gennaio 2025
Roberta

L?ho trovato ben fatto ,ottimo lavoro di sceneggiatura,bei dialoghi con frecciatine di riflessioni ?scontate ma non scontate ? quando c?? di mezzo la cara Sicilia. Mi sono piaciuti tutti,non ? un film comico ma la comicit? di Ficarra e Picone entra come smorzante romanzato sempre gradevole.Leggermente lento in alcuni momenti.Bravi e lo consiglio

lunedì 20 gennaio 2025
FrankMoovie

 Questo film ci ha dato soddisfazione per molti motivi: per la storia che racconta tra finzione e realtà, per i primi piani molto intensi, per il cast di alto livello e il trio Servillo, Ficarra e Picone che si supera anno dopo anno, amalgamandosi tra momenti dalla recitazione teatrale a quella comica, con la conferma che i comici spesso sono più bravi nei ruoli drammatici .

lunedì 20 gennaio 2025
dreamers

Quello che può valere sul palco, se riportato sullo schermo in un film dal registro realistico, può risultare inaccettabile. E su questo fronte la regia di Andò, pur degna della massima stima, più volte traballa. O scegli l'effetto straniante alla Taviani o altrimenti, se metti in campo gli effetti digitali per rendere credibile l'artefatto, allora devi rimanere [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 gennaio 2025
melania

Nè un film storico, nè unfilm comico .... sinceramente non l'ho capito

sabato 18 gennaio 2025
petri

grande delusione, dopo l'ottimo la stranezza, qui sembra un tentativo di riproporre quelle dinamiche ma senza riuscirci. Peccato.

Frasi
"Povera Italia. Che abbaglio."
Vincenzo Giordano Orsini (Toni Servillo)
dal film L'abbaglio - a cura di Giorgia Leo
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 25 gennaio 2025
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

La data fatidica del 1860 sancisce l'impresa dei Mille. Per conto di Garibaldi, il tenente Vincenzo Giordano Orsini arruola una truppa eterogenea, che non esclude anziani e minorenni, neppure due siciliani senza arte né parte. Sono il claudicante Domenico, che ha l'unico merito di intendersi di fuochi d'artificio, e Rosario che, oltre un improbabile accento veneziano, millanta il tirocinio presso una [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 gennaio 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Il tenente colonnello Orsini (Toni Servillo) recluta volontari per l'impresa dei Mille, vanno bene tutti, anche lo zoppo Ficarra e il baro Picone. I quali come sbarcano in Sicilia disertano e prendono a vagare qua e là. Sapranno riscattarsi, va da sé. Orsini personaggio storico, i due cialtroni sono figure di fantasia, il film ricalca la costruzione de "La stranezza" (il modello alto è "La grande guerra"). [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 gennaio 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Garibaldi c'è, con barba e mantello da abbecedario Rai, ma conta meno. L'impresa dei Mille, non vista dal "fu ferito", ma dal colonnello Orsini (Servillo), stratega ed eroe siculo, e dagli antieroi disertori Ficarra/Picone. Dramma e commedia a montaggio alternato (un po' piatto) s'incontrano infine a proiettare oggi il fallimento etico politico di ieri, accentuando il programma del progetto, in corsa [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 gennaio 2025
Antonello Catacchio
Il Manifesto

Quando si parla di Roberto Andò bisogna distinguere. Perché sotto quel nome si celano persone diverse. Abbiamo infatti un autentico intellettuale, uno che lavora con la testa dopo essersi fatto una tremenda cultura a base di amicizie come quelle con Leonardo Sciascia e Francesco Rosi, per poi cimentarsi come regista di opere liriche, da Mozart a Bela Bartok, oppure regista di opere teatrali, da Brecht [...] Vai alla recensione »

domenica 19 gennaio 2025
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Nel maggio 1860, prima di entrare a Palermo, Giuseppe Garibaldi affidò a Vincenzo Giordano Orsini il compito di guidare un piccolo gruppo dei Mille verso l'interno dell'isola, fingendo una ritirata. A questo episodio poco noto si rifà L'abbaglio (Italia, 2025, 131'). Quanto all'Eroe, Roberto Andò e i suoi cosceneggiatori Ugo Chiti e Massimo Gaudioso non vanno molto oltre l'immagine fissata nella nostra [...] Vai alla recensione »

sabato 18 gennaio 2025
Emanuele Marazzini
La Gazzetta di Parma

Durante la navigazione dei Mille da Talamone a Marsala il mare mosso rovescia un calamaio sulle mappe che il colonnello Vincenzo Orsini (un Toni Servillo, dopo il Mazzini di «Noi credevamo », ancora a suo agio nel Risorgimento) sta consultando. Quel dettaglio - la macchia d'inchiostro che si allarga sullo Stivale e che viene a poco a poco assorbita dalla carta - rivela però le sue implicazioni simboliche [...] Vai alla recensione »

sabato 18 gennaio 2025
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Sicilia, 1860. Splendidi duetti alternati compongono un affresco risorgimentale. Il primo è quello tra Andò e il Monicelli de «La grande guerra» (1959), diamante nel quale si specchia il nuovo film del cineasta siciliano, omaggiandone esplicitamente la scintilla narrativa, ovvero la frizione tra coraggio, pavidità e senso etico. Il cineasta palermitano torna nella sua isola natìa riportando con sé [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 gennaio 2025
Valerio Caprara
Il Mattino

Dopo il revival pirandelliano "La stranezza", il multiforme Andò torna a riunire sullo schermo l'insigne Servillo e il duo Ficarra-Picone definitivamente affrancato dal ghetto del cinema comico - destino solo in parte condiviso con i corregionali Franchi e Ingrassia - nella rutilante incursione risorgimentale di "L'abbaglio". Prendendo spunto insieme agli affiatati sceneggiatori Chiti e Gaudioso da [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 gennaio 2025
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Il colonnello e i due cialtroni. La gloriosa impresa dei Mille e i suoi risvolti segreti e rivelatori. Il sogno di un'Italia diversa e l'impossibilità di cambiare gli italiani. Insomma l'idealismo, il rigore, il coraggio, anche fisico, senza cui non si può nemmeno sognare un mondo migliore. E insieme la fantasia, l'arte di arrangiarsi, la sensualità più istintiva e incoercibile, il gusto così italiano [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 gennaio 2025
Alessandra Levantesi
La Stampa

Roberto Andò torna nuovamente a girare nella Sicilia natia e, alla guida della squadra vincente dell'ispirata Stranezza pirandelliana, si confronta con il delusivo «abbaglio» di quanti credettero nell'Italia unita come promessa di rinnovamento, libertà, giustizia sociale: tema che letterariamente vanta illustri precedenti, da I vicerè a I vecchi e i giovani fino al Gattopardo.

giovedì 16 gennaio 2025
Alberto Crespi
La Repubblica

A un certo punto della trama, L'abbaglio - nuovo film di Roberto Andò con il trio Servillo & Ficarra & Picone - sta per diventare La grande guerra: due lavativi (là erano Sordi e Gassman) che nel mezzo di un evento cruciale della storia patria (là era Caporetto, il Piave) diventano eroi senza volerlo. E invece L'abbaglio non diventa La grande guerra perché il destino dei due imbroglioni siciliani [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 gennaio 2025
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Dopo "La stranezza", Roberto Andò riunisce di nuovo l'inedito terzetto composto da Toni Servillo, Ficarra e Picone nel film "L'abbaglio", ispirato a una vicenda storica reale, debitamente rielaborata dalla fantasia. Nel 1860 Giuseppe Garibaldi (Tommaso Ragno) parte con i suoi "Mille" alla volta della Sicilia per "fare l'Italia". Uno dei suoi uomini di fiducia è il colonnello Orsini (Toni Servillo), [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 gennaio 2025
Francesco Alò
Il Messaggero

La spedizione dei Mille conta 998 valorosi garibaldini e due vigliacchi: Domenico Tricò (Salvatore Ficarra) e Rosario Spitale (Valentino Picone). Il primo è un contadino abile con polvere da sparo e lontano dalla Sicilia da dieci anni. Il secondo in teoria fa magie, in pratica organizza truffe. Sono loro due i protagonisti non eroici del film L'abbaglio di Roberto Andò, ambientato in Sicilia quando [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 gennaio 2025
Eugenio Arcidiacono
Famiglia Cristiana

Dopo il meritatissimo successo de La stranezza, il palermitano Roberto Andò ripropone la stessa formula, una commistione tra fatti storici e inventati, con lo stesso terzetto di attori: Toni Servillo, Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Anche l'ambientazione è la stessa, la Sicilia, solo che stavolta l'azione dai tempi di Pirandello si sposta al 1860, quando i Mille guidati da Giuseppe Garibaldi [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 gennaio 2025
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

Ambientato negli anni Venti, La stranezza vede Luigi Pirandello fare ritorno in Sicilia in occasione del compleanno dell'amico Giovanni Verga per poi scoprire che la sua anziana balia Maria Stella si era da poco spenta. Lo scrittore e drammaturgo decide allora di organizzarle un ricco funerale, per il quale assolda Sebastiano Vella e Onofrio Principato, due singolari becchini, nonché teatranti dilettanti [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 gennaio 2025
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

"L'abbaglio è ispirato a una vicenda storica reale, debitamente rielaborata dalla fantasia - racconta il regista Roberto Andò - Si svolge nel 1860 e segue, in modo sintetico, gli accadimenti della spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi. Si parte dal grande raduno di Quarto dove convennero da tutte le regioni d'Italia giovani idealisti e patrioti e si arriva in Sicilia, a Marsala, dove avvenne [...] Vai alla recensione »

martedì 14 gennaio 2025
Michele Anselmi
Close-up

«È la storia di un illuso e di due disillusi». Chiaro, sintetico, efficace. Così il siciliano Roberto Andò riassume il senso di L'abbaglio, nelle sale da giovedì 16 gennaio in circa 500 copie (producono Rai Cinema, Medusa e BiBi Film di nuovo consorziate dopo La stranezza). Squadra che vince non si cambia, dice l'adagio, così Andò ha rimesso insieme l'équipe del suo precedente film, facendo fare all'azione [...] Vai alla recensione »

martedì 14 gennaio 2025
Eugenio Grenna
Sentieri Selvaggi

Reduce dal grande successo de La stranezza, Roberto Andò torna dietro la macchina da presa, firmando la regia de L'abbaglio, scritto con Ugo Chiti e Massimo Gaudioso. Se del precedente lungometraggio, resta la medesima squadra - si ripete, in circostanze differenti, lo squilibrato gioco a tre condotto da Ficarra, Picone e Toni Servillo - a venir meno è la sua riuscita.

martedì 14 gennaio 2025
Emiliano Morreale
Film TV

Dopo La stranezza, Roberto Andò consolida la sua via, in apparenza semplice ma in realtà originale e impervia, di un cinema popolare e raffinato, spettacolare e a suo modo didattico: per questo a L'abbaglio c'è da augurare lo stesso successo del film precedente. È come se nel dialogo col pubblico il regista avesse trovato un antidoto a ogni intellettualismo, una vena genuina e felice, e insieme la [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 gennaio 2025
Valerio Sammarco
La Rivista del Cinematografo

È grazie a questo bellissimo finale, al tavolo da gioco, vent'anni dopo la gloriosa conclusione della spedizione dei Mille con la presa di Palermo, che comprendiamo davvero le molteplici sfumature del titolo che Roberto Andò affida alla sua ultima, riuscita opera, L'abbaglio appunto (in sala dal 16 gennaio con 01 distribution), che dopo il meritato successo de La stranezza, prosegue nel solco dei personaggi [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
martedì 3 dicembre 2024
 

Il nuovo film di Roberto Andò sulla spedizione dei Mille, con Toni Servillo e Ficarra e Picone. Dal 16 gennaio al cinema. Guarda il trailer »

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