Here

Film 2024 | Drammatico, 104 min.

Regia di Robert Zemeckis. Un film Da vedere 2024 con Tom Hanks, Robin Wright, Paul Bettany, Kelly Reilly, Michelle Dockery. Cast completo Titolo originale: Here. Genere Drammatico, - USA, 2024, durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 9 gennaio 2025 distribuito da Eagle Pictures. Oggi tra i film al cinema in 49 sale cinematografiche - MYmonetro 3,79 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 7 gennaio 2025

L'adattamento cinematografico del fumetto "Here" di Richard McGuire. Here è 8° in classifica al Box Office. mercoledì 29 gennaio ha incassato € 16.914,00 e registrato 205.723 presenze.

Consigliato assolutamente sì!
3,79/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,69
PUBBLICO 3,47
CONSIGLIATO SÌ
Zemeckis è ancora affamato di vita e firma un'opera malinconica e dolcissima sull'esistenza umana.
Recensione di Paola Casella
giovedì 19 dicembre 2024
Recensione di Paola Casella
giovedì 19 dicembre 2024

Un terreno preistorico, e la casa che sorgerà su quel terreno. Quella casa ospiterà generazioni di famiglie, dall'homo sapiens agli indigeni ai coloni, fino ad un nucleo domestico afroamericano contemporaneo. E nel salotto di quella casa scorreranno vite sempre diverse e sempre uguali, popolate da mariti, mogli, figli, nonni, nipoti.

Lo sguardo empatico di Robert Zemeckis li osserva, incastonandoli in rettangoli che scompongono e riproducono la dimensione geometrica del grande schermo, racchiudendo tutti in uno spazio che è a tratti rifugio e a tratti trappola, scrigno fatato e camera mortuaria, luogo di creazione - di arte, di progenie, di speranze - o di quieta implosione e rimpianto, in un film che è una scatola magica, un pop up book e una matrioska dell'esistenza umana.

Con Here Zemeckis stabilisce un'unità fissa di luogo (con pochissime escursioni all'esterno, compresa la più commovente, quella finale) costringendo il nostro sguardo in un ambiente solo, che però si fa frattale del mondo.

L'"Here" and now, il qui e ora, diventa il qui e sempre, perché all'unità di luogo non corrisponde un'unità di tempo, anzi: il tempo viene frammentato, shakerato, disallineato e reso eterno nella sua ripetitività, riportando il percorso di innumerevoli famiglie che vivono in quell'unico luogo gioie e tragedie, nascite e lutti, e quel numero limitato di Giorni del Ringraziamento e Natali che scandisce il tempo, per tutti noi, all'interno del cerchio della (nostra) vita. "Il tempo vola", ripeterà un personaggio, e in un attimo quello che sembrava infinito diventa momentaneo, un Polar Express già passato di cui ci si scopre passeggeri invece che conducenti. E forse ci diremo: "Avrei voluto fare di più, con questi anni".

La sensazione, per lo spettatore come per i personaggi in scena, è insieme claustrofobica e familiare. Zemeckis crea la parabola struggente della vita, affrontando anche l'inevitabilità della morte che arriva improvvisa, mai come ce la saremmo aspettata. Dentro questa parabola c'è anche la summa del percorso cinematografico del regista, che si autocita infinite volte: attraverso le scatole di un trasloco marcate Allied, attraverso un Beniamino Franklin che cerca il fulmine come il Doc di Ritorno al futuro, o un pilota che rischia la vita come quello di Flight, e naturalmente attraverso la coppia centrale del film, interpretata da Tom Hanks e Robin Wright che erano il cuore tenero di Forrest Gump.

L'unica famiglia che affronta la vita con inesauribile allegria è quella bohemienne che si dedica all'arte e inventa una poltrona "magica" che tiene i piedi sollevati da terra: e i piedi sono sempre simboli, nel cinema di Zemeckis. Il regista muove le sue figurine come in un diorama esistenziale alla Benvenuti a Marwen per esorcizzare la paura di vivere, e soprattutto quella di morire: emblematica la scena in cui, in quella stanza che abbiamo osservato per tutto il film, non ci accorgiamo che c'è un corpo inanimato steso a terra, dentro quel rettangolo che chiamiamo vita.

Here è l'opera malinconica e dolcissima di un regista settantenne che è sempre stato affamato di vita, e che l'ha raccontata come un'avventura surreale (Ritorno al futuro), un mistero insondabile (Contact), anche una farsa legata alle nostre illusioni (La morte ti fa bella). I suoi protagonisti possono diventare cartoni animati senza colpa perché "disegnati così" (Chi ha incastrato Roger Rabbit?), fantasmi (A Christmas Carol), marionette di legno desiderose di diventare esseri umani (Pinocchio). Alcuni si perdono (Cast Away) per ritrovarsi più consapevoli, altri diventano consapevoli scoprendo Le verità nascoste. E tutti camminano su un filo teso sopra al nulla (The Walk), in equilibro tra la vita e la morte, talvolta gettandosi nel vuoto nella speranza di trovare un appoggio sicuro (Allied - Un'ombra nascosta) perché la vita è incerta, ma ricca di possibilità.

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Recensione di Alessandro De Simone
giovedì 9 gennaio 2025

Here è un film diretto da Robert Zemeckis tratto dalla omonima graphic novel di Richard McGuire. Protagonisti sono Tom Hanks e Robin Wright, affiancati da Paul Bettany e Kelly Reilly. Il film è uscito nelle sale italiane il 9 gennaio 2025, distribuito da Eagle Pictures. Un angolo di mondo, che a un certo punto dell'evoluzione umana diventa il palcoscenico di una famiglia, di generazione in generazione. Potrebbe sembrare solo un salotto, con una finestra che affaccia sulla strada, ma per Al e Rose prima, Richard e Margaret poi è il luogo dove tutto, davvero tutto, è accaduto e accade. Semplicemente Qui... . "La vita è una scatola di cioccolatini, Forrest. Non sai mai quello che ti capiterà". Lo diceva la saggia signora Gump al figlio Forrest, che non era intelligente, ma sapeva cos'è l'amore. Robert Zemeckis invece sa cos'è la vita, in ogni suo forma e manifestazione l'ha raccontata nella sua straordinaria carriera. Questa volta ha deciso di farlo attraverso un piccolo angolo mondo, un salotto per gran parte del film, ma non riveliamo cos'altro, perché Here è una continua sorpresa, anche per chi conosce la graphic novel di Richard McGuire da cui è tratto. Per raccontare questa piccola storia universale, Zemeckis ha chiamato al gran completo il team con cui aveva lavorato in Forrest Gump. Tom Hanks, Robin Wright, lo sceneggiatore Eric Roth e anche il compositore Alan Silvestri, che come nella precedente occasione ha scritto una colonna sonora che resterà nella memoria. Zemeckis destruttura la forma cinematografica moltiplicandola attraverso finestre, profondità di campo, frammentazione del tempo e dello spazio. Un prodotto hollywoodiano che mette insieme Godard ed Eugene O'Neill. Zemeckis si conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, uno dei più grandi cineasti degli ultimi quarant'anni, ormai dedicato alla sperimentazione e alla ricerca di un cinema che unisca intrattenimento, arte e tecnologia. L'uso dell'Intelligenza Artificiale per ringiovanire digitalmente la coppia protagonista non è uno dei passi verso l'abisso che i molti apocalittici predicono da anni. Si tratta invece dell'uso corretto che si deve fare della tecnologia applicata all'arte cinematografica, in cui il più grande effetto speciale sono e sempre resteranno le emozioni, che ovviamente tracimano nel corso di questi poco più di 100' minuti che sono un compendio concettuale dello stato delle cose dell'industria dell'audiovisivo. Dove una piattaforma avrebbe realizzato tre stagioni, Zemeckis e Roth, a cui si deve necessariamente aggiungere il montatore Jesse Goldsmith, fanno qualcosa che sa ormai quasi di antico: un film. Classico e del futuro, piegando il tempo alle necessità della narrazione, come si insegna in un qualunque corso di sceneggiatura, riscrivendo il film in moviola, ed è bello usare questo termine anche se le moviole non ci sono più. Perché un giorno anche noi, tutti, non ci saremo più, ma resterà la memoria di noi. Memoria che, non a caso, è la chiave di tutto il film. Noi adesso siamo qui, forse ci siamo sempre stati, e ci saremo ancora un domani. Here ti prende al cuore, allo stomaco, e non solo, perché Zemeckis non si fa sfuggire neanche questa volta, come sempre nei suoi ultimi film, di fare politica, dicendo chiaramente Richard e Margaret, al contrario dei loro genitori, sono stati prigionieri di un paese che non ha concesso loro le possibilità che l'American Dream aveva promesso. Il loro grande cielo è stato in una stanza, e una volta era davvero lì, bastava alzare gli occhi per perdersi nell'immensità. Forse Here non è altrettanto grande, ma ci va vicino. SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE: Forrest Gump se siete tra quei quattro che negli ultimi trent'anni non lo hanno visto. E pure se lo avete già visto o lo sapete a memoria.
Da Ciak, 9 gennaio 2025

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 15 gennaio 2025
Antonio Montefalcone

Basata sull'omonima graphic novel del 2014 di Richard McGuire, "Here", l’ultima fatica di Robert Zemeckis, è un’esperienza cinematografica immersiva, e un affascinante flusso ininterrotto di immagini in sé godibili. Dopo 30 anni vediamo felicemente riuniti in “Here” la stessa troupe che fece il successo di “Forrest Gump”:  Zemeckis [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 gennaio 2025
gabriella

 Un salotto e una finestra centrale è la cornice la cui tela rappresenta un’umanità e una società in evoluzione nel corso dei secoli, dall’alba del mondo ai giorni nostri, tramite lo sguardo di una telecamera fissa che diventa il nostro sguardo, il nostro punto di osservazione, eliminando il fuoricampo che rappresenta il cardine delle occasioni mancate.

sabato 11 gennaio 2025
Ivan il matto

    Eterno ritorno o flusso di coscienza?! Quale dei due espedienti narrativi avrà privilegiato Robert Zemeckis nel mettere in scena, in un film, la graphic novel di Richard Mc Guire del 1989 dal titolo omonimo, cioè “Here”? In effetti entrambi! Perché se da un lato il regista di Chicago decide di puntare la macchina da presa fissa su un angolo di mondo, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 gennaio 2025
Rocco Gibilras

Film bellissimo. Mi sono commosso.

venerdì 17 gennaio 2025
alceste perrone

bella riflessione sul tempo che passa

lunedì 13 gennaio 2025
athos

Zemeckis ripercorre la storia di un luogo partendo dai dinosauri che calpestavano quel pezzo di terra, attraversando tanti periodi storici e tanti inquilini di una casa a due piani. Tutto il film è girato in una stanza, quattro mura che vedono passare epoche diverse, nascite, morti, litigi, insomma...la vita. Ho letto che gli americani, più propensi all'usa e getta, lo hanno trovato [...] Vai alla recensione »

domenica 19 gennaio 2025
Micol Mazzeo

Primo e unico film a tenere l'attenzione sulla stessa inquadratura per 104 minuti: "la vita vista dal salotto con bow window" come in un quadro di Edward Hopper. Il divano negli anni cambia design, per le feste si accende il camino e si aggiunge il tavolo allungabile, a Natale anche l'albero con i regali. Il racconto di diverse famiglie dal '900 al 2000 si costruisce picture-in-picture [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 gennaio 2025
FreeRider

Ebbene sì, la storia di un solo luogo, anzi, di un precisissimo punto geografico della Pennsylvania attraverso il tempo è una scommessa riuscita, che ha saputo toccare il mio cuore di pietra. “Here” si è rivelato un film vivo e sincero, che si serve brillantemente della computer grafica tenendola però a bada per offrire allo spettatore un’esperienza emotivo-sent [...] Vai alla recensione »

domenica 19 gennaio 2025
Micol Mazzeo

Primo e unico film a tenere l'attenzione sulla stessa inquadratura per 104 minuti: "la vita vista dal salotto con bow window" come in un quadro di Edward Hopper. Il divano negli anni cambia design, per le feste si accende il camino e si aggiunge il tavolo allungabile, a Natale anche l'albero con i regali. Il racconto di diverse famiglie dal '900 al 2000 si costruisce picture-in-picture, come uno scrapbook [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 gennaio 2025
Ivo Carrer

BELLA IDEA. BEL FILM ! Tom sempre bravissimo !

lunedì 27 gennaio 2025
gabriella

 Un salotto e una finestra centrale è la cornice la cui tela rappresenta un’umanità e una società in evoluzione nel corso dei secoli, dall’alba del mondo ai giorni nostri, tramite lo sguardo di una telecamera fissa che diventa il nostro sguardo, il nostro punto di osservazione, eliminando il fuoricampo che rappresenta il cardine delle occasioni mancate.

giovedì 23 gennaio 2025
Leila

Here con Tom Hanks  Finito con un senso di incompletezza  e le altre storie ? Solo flash di riempimento  La loro molto ben interpretata,  I cambi di tempo con lacune secolari e i cambi di scena da multischermo pc  si perde e si riprende la struttura  della storia  e la devi ricercare  In questo sta L originalità del film che se non [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 gennaio 2025
Imperior Max

Dopo un malriuscito LE STREGHE e un vergognosissimo PINOCCHIO, Robert Zemeckis ritorna in binari decisamente pi? dignitosi con HERE.In una casa vediamo le vicende dei vari inquilini che la abiteranno nel corso degli anni tra gioie, tristezze, glorie e tragedie.La trama sostanzialmente ? questa. Ma il punto di forza che regge il tutto ? uno solo, ossia una messinscena molto particolare.

lunedì 13 gennaio 2025
fill

Film noioso, una scenografia e una regia scadente. Bravi gli attori protagonisti in quelle che sono le loro parti, ma il contesto del racconto di questo fumetto risulta di basso livello.

martedì 21 gennaio 2025
Emanuel

L'idea di ringiovanire digitalmente Tom Hanks e Robin Wright con l'intelligenza artificiale aveva creato grandi aspettative, ma Here non riesce a mantenere le promesse. La tecnologia, pur efficace in parte, non può nascondere tutto: Robin Wright, per esempio, cammina come un'ottantenne anche quando dovrebbe avere vent'anni. La trama, semplicistica e poco avvincente, si sviluppa [...] Vai alla recensione »

sabato 18 gennaio 2025
petri

un zemeckis sotto tono ma sempre zemeckis, ottimo spunto sceneggiatura un po' debole, comunque godibile

venerdì 17 gennaio 2025
santospago

Bella l'idea, poco interessante la realizzazione

giovedì 16 gennaio 2025
carlobrusco

Film assolutamente INUTILE - Ridicolo scomodare i dinosauri

Frasi
ho trascorso la vita a farmi problemi
Richard (Tom Hanks)
dal film Here - a cura di ludovico
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
lunedì 29 dicembre 2025
Daniele De Angelis
Cineclandestino

Oltrepassata la boa dei settant'anni Robert Zemeckis (classe 1952) affronta direttamente il "tabù" di una vita, artistica e non solo. Cioè quel Totem sacro ed inamovibile chiamato Tempo. Come un vento che soffia placido ma costante. O un fiume che scorre ad una perenne, implacabile, velocità. Here significa qui, adesso. L'idea di riprendere la vita da una stanza concede il regalo di un presente che [...] Vai alla recensione »

martedì 14 gennaio 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Cinepresa fissa su pochi metri quadri. Dalla notte dei tempi a oggi. I dinosauri, i nativi americani, i coloni, il soggiorno di una casa edificata all'alba del Novecento e le varie famiglie che l'hanno abitata. La vita che scorre, le vite che si avvicendano. Un (grandioso) film sul tempo. Un (grandioso) film teorico e sperimentale, il vecchio Zemeckis mica si ferma, sa che il cinema é tecnologia, tiene [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 gennaio 2025
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Che cosa sia il tempo, Robert Zemeckis se lo chiede da sempre. Il suo cinema viaggia su questa variabile che condiziona la nostra vita e che ci fissa in una dimensione che almeno il cinema ci permette di scavalcare o piegare a nostra necessità. Basterebbe solo la trilogia di "Ritorno al futuro", con quel suo andirivieni tra un'epoca e l'altra (e il primo capitolo è un capolavoro) a far considerare [...] Vai alla recensione »

domenica 12 gennaio 2025
Raffaele Meale
Quinlan

Erano sei anni che un film di Robert Zemeckis non raggiungeva la sala, perché sia Le streghe che Pinocchio avevano trovato collocazione direttamente sulle piattaforme streaming. L'ultimo titolo della quasi cinquantennale filmografia del regista statunitense a essere reperibile sul grande schermo era stato Benvenuti a Marwen, lanciato in patria a ridosso delle festività natalizie 2018 per poi approdare [...] Vai alla recensione »

domenica 12 gennaio 2025
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

"Qui", diciamo, e qualcosa in noi ci conforta. Fermi, forse ci sembra che il tempo non corra via - qui, ora, al centro del mondo. A questa certezza, a questa umanissima certezza allude Here (Usa, 2024, 104'). Partendo da un romanzo a fumetti di Richard McGuire, Robert Zemeckis e il cosceneggiatore Eric Roth fermano il cinema da qualche parte in Usa, in un qui non molto diverso dagli innumerevoli in [...] Vai alla recensione »

sabato 11 gennaio 2025
Emanuele Marazzini
La Gazzetta di Parma

Basta sfogliare il graphic novel da cui è tratto per capire quanto "Here" sia già tutto lì: in ogni pagina scorrono infatti sequenze cronologicamente lontanissime tra loro ambientate però nello stesso luogo che prima di diventare l'ordinario salotto di una casetta a schiera americana è stato, nel corso dei secoli, palude popolata da dinosauri, radura di un bosco sacro ai nativi e infine strada maestra [...] Vai alla recensione »

sabato 11 gennaio 2025
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

Come prologo, "Here" visualizza in rapida sintesi gli eventi primordiali che hanno portato la vita sulla Terra. Poi rallenta, passando dalle ere alle età, per arrivare al passato prossimo della modernità, scandita per lassi temporali più brevi. Si mostrano così gli snodi esistenziali di alcuni nuclei familiari che si sono susseguiti nella medesima casa, più estesamente quello in cui è cresciuto Richard: [...] Vai alla recensione »

sabato 11 gennaio 2025
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

A Robert Zemeckis piacciono gli esperimenti cinematografici. Anche "Forrest Gump" lo era, ai tempi suoi: l'idiota puro di cuore che attraversa decenni di storia americana, stringe la mano a tre presidenti, insegna a Elvis come muovere il bacino, suggerisce le parole di "Imagine" a John Lennon. Poi ci fu "Polar Express", uno dei primi tentativi con la motion capture (il capotreno Tom Hanks pareva di [...] Vai alla recensione »

sabato 11 gennaio 2025
Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

Schegge di memoria. Frammenti di famiglie. È tutto qui, Here, dai dinosauri al presente, passando per secoli, conflitti, scoperte e rivoluzioni, ma soprattutto matrimoni, nascite, divorzi, malattie e morti: il cerchio della vita e della Storia dentro a una stanza dalla grande finestra. Perché il tempo vola, ma il luogo resta, mutando gli arredi ma non la sostanza.

venerdì 10 gennaio 2025
Alessandra De Luca
Avvenire

La bellezza della vita celebrata attraverso più generazioni che dalla preistoria ai giorni nostri si susseguono nella stanza di una casa, il salotto, un angolo speciale del mondo dove si intrecciano nascite e morti, gioie e dolori, amori e abbandoni, feste e ricorrenze. Un viaggio alla ricerca dell'essenza dell'esperienza umana firmata da Robert Zemeckis in Here, ispirato alla graphic novel di Richard [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 gennaio 2025
Alison Willmore
Vulture

Robin Wright e Tom Hanks (a tratti ringiovaniti digitalmente), per la prima volta insieme dopo Forrest Gump, sono due dei tanti attori che attraversano una bella stanza con una finestra a bovindo e un camino (punto focale fino all'arrivo della televisione) che è la vera protagonista di Here, il film di Zemeckis (il dio decaduto delle meraviglie commerciali) adattamento dal fumetto di Richard McGuire, [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 gennaio 2025
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Dal nuovo film di Zemeckis si può uscire esaltati o depressi. Esaltati perché dopo vent'anni di prodotti più o meno su commissione il geniale regista di "Ritorno al futuro", "Roger Rabbit", "Forrest Gump", "Castaway", firma di nuovo un film personale, poetico, tecnicamente spericolato come il funambolo di "The Walk". Depressi perché, malgrado la concretezza del titolo "Here", nel film, con tutti i [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 gennaio 2025
Alessandra Levantesi
La Stampa

L' Here (qui) del titolo è una casa presumibilmente situata in una qualche parte del New England, di cui il film rievoca la preistoria e storia. Partendo da un'area primordiale popolata di dinosauri che si trasforma in una foresta vergine abitata dai nativi indiani; passando poi per l'edificazione delle prime eleganti dimore in stile georgiano dei coloni inglesi e approdando infine al Novecento e alla [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 gennaio 2025
Giona A. Nazzaro
Il Manifesto

Here. Ossia: qui. Un film incentrato completamente in un'unica inquadratura che è anche un quadrato di terra. Generazioni di vita americana - statunitense - osservate attraverso un'inquadratura che è una finestra sul tempo che permette di viaggiare attraverso i secoli restando sempre «qui». Con una precisione sconcertante, Robert Zemeckis firma un'opera teorica, estremamente complessa e lieve, al [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 gennaio 2025
Maria Lombardo
La Sicilia

L'intelligenza artificiale entra a grandi passi in una stanza ed è protagonista assoluta di "Here" di Robert Zemeckis. II tempo e le azioni scorrono dentro e la narrazione si svolge in modo non lineare. II viaggio nel tempo un fil rouge nell'opera di Zemeckis basti pensare alla trilogia di "Ritorno al futuro" ed anche a "Forrest Gump" che attraversa 30 anni di storia americana.

giovedì 9 gennaio 2025
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Se questi muri potessero parlare, racconterebbero un «ritorno al futuro» tutto in una stanza. Così pare affermare Zemeckis, prendendo le mosse dall'omonima graphic novel di Richard McGuire. Il 72enne regista che in una delle trilogie più famose degli anni Ottanta ci faceva viaggiare su una macchina del tempo, oggi continua a farlo... restando in salotto.

giovedì 9 gennaio 2025
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

Un'idea semplice, ma straordinaria, l'antica unità di spazio usata come una sporta di diorama per attraversare il tempo. Una casa come finestra, è l'immagine-tempo cara a Gilles Deleuze che prende forma e sostanza, nei secoli: è "Here", il nuovo film di Robert Zemeckis, che, arrivato alla soglia dei 70 anni, guarda allo scorrere dell'esistenza in modo forse un po' nostalgico, ma sempre appassionato [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 gennaio 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Storia di un piccolo appezzamento di terreno, di una casa e del suo salotto nei secoli, il «qui» del titolo. Dal regista dell'isola di Robinson e dei viaggi nel tempo ciò che gira intorno all'unità di luogo dovrebbe essere l'America di pionieri, inventori, famiglie di buoni commessi viaggiatori, figli, Natali, inventariando epoche, sentimenti, nostalgie.

giovedì 9 gennaio 2025
Roberto Nepoti
La Repubblica

Per un decennio sembrava che ogni film di Robert Zemeckis, col suo sapiente mix tra narrazione e progressi della tecnologia, fosse destinato al successo: dalla tecnica mista di Chi ha incastrato Roger Rabbit? al capolavoro Forrest Gump , alla motion capture di Polar Express . Dopo una serie di titoli meno riusciti, sulla carta Here prometteva il suo ritorno alla grande.

giovedì 9 gennaio 2025
Francesco Alò
Il Messaggero

Ritorno al passato per Robert Zemeckis. Il geniale regista di Forrest Gump (1994) e Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988), maestro di uno sguardo hollywoodiano fantasmagorico, dinamico e sempre futurista, sorprende tutti con il dramma familiare Here, dalla graphic novel firmata Richard McGuire. LA VISIONE Il suo ventiduesimo sforzo dietro la macchina da presa è quasi completamente composto da una [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 gennaio 2025
Alice Sforza
Il Giornale

Un diorama per raccontare, attraverso vari quadri, il salotto di una casa e le generazioni che l'hanno abitata, tra salti temporali e ringiovanimenti artificiali per Tom Hanks e Robin Wright. Zemeckis bada più alla forma che alla sostanza, con la voglia di stupire (e lo fa), trascurando una trama un po' fine a se stessa, senza darle profondità. Peccato, perché un simile film meritava dialoghi meno [...] Vai alla recensione »

mercoledì 8 gennaio 2025
Fabrizio Croce
Close-up

Trovare un proprio posto nel mondo, e il fatto che questa ricerca abbia a che fare sostanzialmente e formalmente con il posizionamento dello sguardo, è una delle questioni preminenti, un nucleo, un punto cardinale di Here, l'ultimo film di Robert Zemeckis, e un tassello emblematico della sua cifra autoriale in continua decostruzione e ricostruzione di un cinema classico hollywoodiano tra epicità e [...] Vai alla recensione »

martedì 7 gennaio 2025
Giampiero Frasca
Cineforum

Non è così infrequente, ma è sempre curioso che un film sia stroncato senza appello negli Stati Uniti e in qualche modo sia esaltato in Europa, in particolare in Francia. Ed è quello che, nonostante non sia più tempo di "giovani turchi", sta capitando a Here, in perfetta continuità e coerenza con la tendenza degli ultimi lavori di Robert Zemeckis, vessati, da The Walk in avanti, dalla critica americana, [...] Vai alla recensione »

martedì 7 gennaio 2025
Mariuccia Ciotta
Film TV

«Piango per l'America», così Richard Young commenta l'arruolamento volontario in marina del fratello. «Combatterà i comunisti». Zemeckis osserva il mondo da una grande finestra circolare, anzi da tante piccole finestre aperte nell'inquadratura fissa come un ipertesto movimentato. La scacchiera si anima e non sai dove guardare: Benjamin Franklin, il rivoluzionario, autore della Dichiarazione d'indipendenza, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 25 dicembre 2024
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi

Come spesso accade con Robert Zemeckis, un suo film pone una questione filosofica già a partire dal titolo dell'opera: here, qui. Si chiama così anche la splendida graphic novel di Richard McGuire alla base dell'operazione, ma il "qui" disegnato su carta assume (almeno) una coordinata in più quando viene trasposto al cinema, che è il tempo, il movimento, il divenire, l' "adesso".

giovedì 19 dicembre 2024
Valerio Sammarco
La Rivista del Cinematografo

"Il tempo è volato". Un luogo comune, un unico luogo. Portare sul grande schermo la straordinaria graphic novel di Richard McGuire - opera innovativa e seminale - era un compito che probabilmente poteva spettare solamente a chi, come Robert Zemeckis, sul concetto di tempo ha saputo costruire una delle saghe cinematografiche più iconiche di tutti i tempi.

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mercoledì 11 dicembre 2024
 

Regia di Robert Zemeckis. Un film con Tom Hanks, Robin Wright, Kelly Reilly, Michelle Dockery, Paul Bettany. Da giovedì 9 gennaio al cinema. Guarda il trailer »

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martedì 15 ottobre 2024
 

Regia di Robert Zemeckis. Un film con Tom Hanks, Robin Wright, Kelly Reilly, Michelle Dockery, Paul Bettany. Prossimamente al cinema. Guarda il trailer »

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mercoledì 26 giugno 2024
 

Regia di Robert Zemeckis. Un film con Tom Hanks, Robin Wright, Kelly Reilly, Michelle Dockery, Paul Bettany. Guarda il trailer »

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