Titolo originale | Les Olympiades |
Titolo internazionale | Paris 13th District |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Jacques Audiard |
Attori | Lucie Zhang, Makita Samba, Noémie Merlant, Jehnny Beth, Anaïde Rozam Pol White, Geneviève Doang, Stephen Manas, Lumina Wang, Line Phé. |
Uscita | giovedì 24 marzo 2022 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Europictures, Virtuose Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,48 su 30 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 22 marzo 2022
Parigi, 13° distretto. Oggi. Emilie incontra Camille, che è attratta da Nora, che incrocia il cammino di Amber. Tre ragazze e un ragazzo ridefiniscono l'amore moderno. Il film ha ottenuto 5 candidature a Cesar, 3 candidature a Lumiere Awards, In Italia al Box Office Parigi, 13Arr. ha incassato 104 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Nel 13° arrondissement di Parigi il desiderio è dappertutto. Émilie incontra Camille, prof di lettere che la innamora ma si innamora di Nora, provinciale e timida che videochiama Amber Sweet, cam girl che la 'riconnette' col mondo. Tre ragazze e un ragazzo in un mondo liquido. Amici, amanti e le due cose insieme, riempiono di colori un mondo in bianco e nero.
Non è la prima volta che Jacques Audiard, nutrito di letteratura francese e di cinema americano, pratica generi diversi (dal melodramma sociale al western) e interrompe la collezione di film 'neri' in cui eccelle (Sulle mie labbra, Il profeta, Un sapore di ruggine e ossa, Dheepan - Una nuova vita).
Dai suoi debutti non smette di filmare la maledizione della violenza, la relazione filiale, il disagio maschile, la forza delle donne e il declino della virilità. Tutti i suoi film, in cattività o in libertà, difendono l'alterità e l'immagine di una società ibrida, multiculturale e multirazziale. Les Olympiades non fa eccezione ma ha una morbidezza sconosciuta al regista. Forse perché la sceneggiatura è scritta a sei mani con Céline Sciamma (Ritratto della giovane in fiamme) e Léa Mysius (Ava), che lavorano ai fianchi il virilismo esacerbato di Audiard, lasciando respirare il female gaze.
Quello che concerne pienamente l'autore è invece l'abilità a esaltare i suoi giovani attori (sconosciuti) sullo schermo e nel décor di una Francia multiculturale. Questa volta è l'Olympiades con le "fortezze quadrangolari", come le descrive Michel Houellebecq, dimorandoci coi suoi personaggi.
Il 13° arrondissement, il più atipico della capitale francese, è uno spazio riconvertito e composto da edifici in pietra e in stile americano che offre diversi 'volti' agli acquirenti come al cinema di Audiard. È il centro nevralgico dei cuori e dei corpi di una giovinezza ebbra d'amore che naviga a vista in quell'enorme transatlantico di torri, ormeggiato sul molo dell'ex stazione di carbone della Gobelins. Sapporo, Messico, Helsinki, Tokyo... gli otto blocchi verticali dell'Olympiades prendono il nome delle città che hanno ospitato i Giochi Olimpici. E nei suoi edifici residenziali, vivono oggi nuovi 'campioni' olimpionici.
A immagine della riqualificazione del quartiere, la più grande dopo quella haussmanniana, Audiard assegna al suo cinema un nuovo obiettivo. Adattato da tre racconti grafici di Adrian Tomine, grande nome del fumetto americano indipendente, Les Olympiades abbraccia i destini, brillantemente incrociati, di tre filles e un garçon in sintonia col paesaggio parigino.
In un sontuoso bianco e nero, Audiard disegna la cronaca contemporanea, e sovente comica, di una giovinezza eteroclita alla ricerca di sé stessa e di qualcuno da amare, e da cui farsi amare.
Tra stazioni della metro e centri commerciali, giardini e spianate, ristoranti e commerci che si sognano prosperi, una fauna di tutte le origini (soprattutto cinese), si muove, si urta, si infiamma, si ferisce. Il poliamore regna sovrano fino a quando i sentimenti rimangono sigillati. Due donne hanno una relazione con lo stesso uomo mentre cercano l'amore vero sulla mappa della stagione post-romantica.
Le nuove tecnologie, onnipresenti nel film, servono gli incontri online, il porno virtuale, le molestie, il pubblico ludibrio, soffocando la voce umana che tuttavia si fa largo negli incontri vis-à-vis, nel confronto corpo a corpo e nella sessualità sfrenata.
Audiard gira un film che cancella le frontiere dell'orientamento sessuale come quelle del colore. Il bianco e nero sublima le etnie, che non definiscono mai i personaggi. È uno dei miracoli di questo racconto di destini in divenire che fanno vibrare un quartiere parigino senza bellezza.
Il piacere che offre Les Olympiades nasce soprattutto dai dialoghi e dai suoi personaggi, che palpitano di vita e di speranze fragili. Lucie Zhang, Makita Samba, Jehnny Beth e Noémie Merlant sono i volti di una nuova generazione di attori che rifiuta il pessimismo di ambiente e corregge la ruvidità del regista. Per Jacques Audiard non si tratta solamente di trovare nuovi corpi ma di restituire un sentimento, una sensazione sullo schermo. Il 'gusto di ruggine' o il sapore di 'baci rubati', ravvivando la fiamma olimpica dei maratoneti di domani.
La vera "Gioventù bruciata" non è quella di Nicholas Ray, ma di Jacques Audiard. Quella di Ray era cinema che si faceva vita, questa di Audiard è vita che si fa cinema: ha strappato le radici della nazionalità di appartenenza, si è staccata dal tronco della famiglia e ha iniziato a sopravvivere riempiendo il vuoto col vuoto.Rapporti affettivi che durano una settimana, attività lavorative che durano [...] Vai alla recensione »
Da apprezzare il tentativo di Audiard di mettersi in gioco con un nuovo genere (la rom-com) ma il film è tutto fuorché riuscito. Perché una commedia romantica sia di qualità bisogna partire dalla scrittura di grandi personaggi e qui proprio di personaggi interessanti nemmeno l'ombra. Si vorrebbe inserire l'erotico ma si sfocia nel retorico (che più retorico [...] Vai alla recensione »
Ottimo Film. Molto 'urban'. Il bianco e nero è azzeccatissimo. Gli squilibri giovanili in una epoca fluida. Ma poi tutto trova un senso. Ottimo Film.
Audiard ci regala un film ricco di incastri snodabili utilizzando il b/n e un realismo crudo per raccontare le storie interrazziali di trentenni parigini. Il sesso è il collante per conoscersi nell'attesa di prendere la direzione verso acque più tranquille..
La parte e il tutto. Il tredicesimo arrondissement (titolo italiano) è la vasta area al limite ovest della cintura urbana parigina che si estende dalla Senna fino a Porte d'Italie, l'ingresso storico alla città da Sud. Così recita la scheda Wiki: «Edifici classici si alternano a edifici moderni a molti piani nel XIII arrondissement multiculturale. La principale area Chinatown della città propone luminosi [...] Vai alla recensione »
L'amore al tempo della società liquida. Cioè la nostra, raccontata nella instabilità delle relazioni sentimentali, dell'identità sessuale e della confusione affettiva. Siamo nel tredicesimo arrondissement di Parigi a seguire l'inquieto e irrisolto vagare sia professionale che erotico di tre giovani che girano a vuoto: lui professore di lettere poi agente immobiliare, lei centralinista di call center [...] Vai alla recensione »
Tra le diverse opere francesi che ultimamente stanno affollato le nostre sale - per altro tutte di discreta o ottima fattura , da Parigi, tutto in una notte (https://close-up.info/7620-2/) a La promessa (https://close-up.info/7823-2/), da L'accusa (https://close-up.info/les-choses-humaines/) a Beautiful Mind (https://close-up.info/beautiful-minds-di-bernard-campan-e-alexandre-jollien/) o ancor altro [...] Vai alla recensione »
Una ragazza con un microfono in mano dimostra a un ragazzo come riesce a sedurre i clienti usando la sola voce. Abbiamo appena visto questa scena in "Licorice Pizza', ambientato nella California del 1973. Ne ritroviamo una molto simile in "Parigi 13Arr." (ovvero "Les Olympiades", dal nome del quartiere) che invece si svolge oggi malgrado lo smagliante bianco e nero.
Sentimenti inquieti, desiderio liquido, incrocio di destini nel cuore universitario di Parigi, con la firma di Jacques Audiard. Poliedrico per natura, sebbene vocato a noir dalle costruzioni complesse e dal fascino conturbante, il regista francese ha sperimentato felici incursioni nel western («I fratelli Sister», splendido) e nel melodramma sociale («Un sapore di ruggine e ossa»).
Una Parigi senza la Tour Eiffel. Finalmente un film contemporaneo, quasi tutto in interni e girato in bianco e nero, per velocità e praticità, durante il lockdown. Le riprese esterne, tra i grattacieli anni 70 del tredicesimo arrondissement (ribattezzato Les Olympiades, titolo originale del film) sono successive. Più bravo che mai, Jacques Audiard racconta quattro vite intrecciate in un girotondo. Vai alla recensione »
Nel tredicesimo arrondissement di Parigi, Camille, professore di lettere, incontra Émilie: ne diventa l'amante e l'inquilino ma lei si innamora e lui no. Trasferitosi in un altro appartamento, la vita di Camille si incrocia con quella di Nora, traumatizzata da un equivoco a sfondo sessuale che si rivela, alla fine, salvifico come se la cam girl Amber Sweet, per la quale è stata scambiata, la riconnettesse [...] Vai alla recensione »
Tra i tanti film francesi di buona fattura che stanno arrivando nelle nostre sale in queste settimane, e meriterebbero più considerazione e attenzione da parte del pubblico, emerge "Parigi, 13 Arr." di Jacques Audiard. Il quartiere che dà il titolo al film (in originale "Les Olympiades", complesso residenziale realizzato tra il 1969 e il 1974) è il protagonista di una storia sorprendente che ha un [...] Vai alla recensione »
Nel bianco e nero di Audiard (Il profeta), il 13° distretto di Parigi pare più un set che una cittadina. Con questo effetto insieme stiloso e straniante il prendersi, lasciarsi e tornare di una disoccupata, una studentessa, una professoressa di lettere e una cam-girl diventano una scacchiera di attrazioni e depistamenti del discorso amoroso contemporaneo.
Una Parigi in bianco e nero, una zona (le torri del 13o arrondissement) quasi mai filmata, volti nuovi che nascono sullo schermo: il film di Jacques Audiard, presentato in concorso a Cannes, riporta le storie di una generazione sull'orlo del disincanto. Émilie (Lucie Zhang), laureata in scienze politiche, si ritrova a vendere abbonamenti telefonici; Camille (Makita Samba), disilluso insegnante di francese, [...] Vai alla recensione »
Les Olympiades è un distretto del XIII arrondissement di Parigi, realizzato tra il '69 e il '77, al centro di uno dei piani urbanistici più grandi e ambiziosi della Francia: il progetto Italie XIII che puntava a una trasformazione radicale della zona intorno ad Avenue d'Italie, a ridosso della riva sinistra della Senna. Al suo centro, il quartiere concluso disegnato dagli architetti Michel Holley e [...] Vai alla recensione »
Èmilie (Lucie Zhang), protagonista del nuovo film di Jacques Audiard Parigi, 13Arr, è da tempo in rotta con la sua famiglia cinese: ma non guadagna abbastanza per essere indipendente, e così le tocca abitare nell'appartamento della nonna, molto malata e ricoverata in una residenza per anziani. Per far quadrare i conti decide di subaffittare una stanza a Camille (Makita Samba), professore di lettere [...] Vai alla recensione »
Houllebecq lo chiama la «fortezza quadrangolare» les Olympiades, il quartiere parigino nel 13 arrondissement nato negli anni settanta - tra il 1972 e il 1977 - i cui blocchi verticali sorti con un'operazione di intervento urbano tra le più imponenti che hanno riguardato la capitale francese dai tempi di Haussmann hanno il nome delle diverse città che hanno ospitato i giochi olimpici.
Basato su tre racconti grafici del nippo-americano Adrian Tomine, Paris 13th Arr. è un intrigante maurivadage in bianco e nero ambientato nel quartiere multietnico Les Olympiades, una dozzina di torri residenziali che delineano un quasi metafisico paesaggio urbano. La cinesina Emilia si innamora dell'africano Camille, prof. di storia che si invaghisce di Nora, trentenne universitaria bullizzata per [...] Vai alla recensione »
Il 13esimo arrondissement di Parigi è detto anche Les Olympiades, da cui il titolo originale del nuovo film di Jacques Audiard passato in concorso a Cannes 2021. Periferia dignitosa, mille etnie a contatto, molti studenti grazie alla vicinanza con l'università Diderot. In questo contesto, seguiamo le vite di tre ragazze (una di etnia cinese) che esplorano la pro- pria sessualità anche grazie all'in- [...] Vai alla recensione »
Mi chiedo con una punta di pessimismo: chi li vedrà tutti questi bei film francesi che sono appena usciti o stanno uscendo nei nostri cinema? Penso, tra i primi, a "L'accusa", "La promessa", "Parigi, tutto in una notte"; tra i secondi a "Full Time", "Un altro mondo", "Tra due mondi", solo per dirne alcuni; mentre al Nuovo Sacher di Nanni Moretti dal 30 marzo al 4 aprile si svolgerà la benemerita rassegna [...] Vai alla recensione »
Il 13° arrondissement di Parigi ha poche attrattive da offrire al turista e una delle cose più interessanti da quelle parti è Les Olympiades, è il titolo in originale, un complesso residenziale vagamente intimidatorio composto da otto enormi torri di cemento costruite tra la fine degli anni'60 e i primi '70, a ognuna il nome di una città olimpica. Su questo fondo, asciutto e poco seducente, Jacques [...] Vai alla recensione »
Ci sono alcuni brani della bella colonna sonora di Rone (cioè Erwan Castex) che sembrano appartenere a Michel Rubini o ai Tangerine Dream (periodo Miracle Mile). E alcuni, uno in particolare, intitolato proprio Paris 13TH, richiamano le sonorità del Vladimir Cosma di Diva. Tutto torna. Perché l'incipit notturno di Parigi, 13ARR. , dopo alcune panoramiche sugli edifici del quartiere parigino del titolo [...] Vai alla recensione »
Esistono autori cinematografici i quali assestano la loro filmografia su specifiche coordinate, derogando solo lo stretto indispensabile ad ogni nuova opera. Non appartiene certamente alla suddetta categoria Jacques Audiard, cineasta transalpino già da tempo entrato nel ristretto novero dei registi di culto. Un regista che ama rinnovarsi, sfidando ogni volta nuovi generi per ridisegnarne a proprio [...] Vai alla recensione »
Un uomo, due donne, 13° arrondissement di Parigi: si incontrano, si lasciano, si innamorano, tutti in cerca di qualcosa che possa assomigliare alla felicità. Les Olympiades (titolo originale del film) è un complesso residenziale, zona sud-est di Parigi. Sorto agli inizi degli anni Settanta, doveva essere il luogo scelto da una generazione di giovani professionisti proiettati in un futuro multiculturale. [...] Vai alla recensione »
Nel XIII arrondissement, dominato da grattacieli e culla della più ampia Chinatown parigina, il precariato emotivo e lavorativo intreccia le esistenze di tre giovani (due donne e un uomo), impegnati a ridefinire se stessi tra esplorazione sessuale e bagagli familiari in diversa misura ingombranti. Audiard adatta quattro storie del fumettista californiano Adrian Tomine, traslando dagli Usa all'Europa [...] Vai alla recensione »
Les Olympiades è un quartiere residenziale del XIII° arrondissement di Parigi. È stato costruito tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta ed è costituito da palazzi alti come torri, un pentagono non lontano dall'Università, dall'imponente biblioteca Mitterand, da Place d'Italie e dalla Senna. Un luogo pensato urbanisticamente come ideale per una popolazione giovane attratta dai [...] Vai alla recensione »
Nel 13° arrondissement parigino, giovani donne e uomini vivono dividendo amori, amicizie, desideri, precarietà. In uno scintillante bianco e nero gira una specie di versione allargata di "Malcom & Marie", senza egocentrismo o rivalse, ma scrutando la quotidianità di infelici esistenze, da una distanza corretta. Scritto con Céline Sciamma e Léa Mysius, è una mappa profonda dell'immagine multiculturale [...] Vai alla recensione »
Sempre in concorso colpisce inoltre «Les Olympiades» di Jacques Audiard, uno dei beniamini del Festival di Cannes.Premiato per la miglior sceneggiatura con «Un héros très discret», con il Grand Prix per «Il profeta» e con la Palma d'oro per «Dheepan», Audiard torna sulla Croisette con un film che punta ancora una volta al palmarès.Al centro ci sono le vicende sentimentali di tre personaggi sullo sfondo [...] Vai alla recensione »
Émilie si innamora di Camille, hanno rapporti sessuali ma lui non è davvero innamorato tanto che la lascia per una collega del liceo, prima di lasciare a sua volta l'insegnamento, lavorando nell'agenzia immobiliare di un amico dove conosce Norma, che è arrivata a Parigi da Lione per riprendere gli studi universitari che ha però mollato dopo essere stata vittima di un bullismo collettivo in facoltà [...] Vai alla recensione »
La parte per il tutto. Les Olympiades è solo uno dei quartieri del XIII arrondissement di Parigi, un'infilata di palazzoni coi nomi delle città che hanno ospitato i giochi olimpici e con dei padiglioni bassi dalla copertura a onde che ospitano negozi e servizi; un sistema di edifici concepito da Michel Holley, nella scia delle teorie urbanistiche di LeCorbusier, tra il 1969 e il 1977.
Les Olympiades, il titolo del film in concorso di Jacques Audiard, viene dal nome di un quartiere multiculturale (ma soprattutto asiatico) di Parigi nel 13 arrondissement restituito tra linee geometriche dei palazzi e luci notturni, nell' astrazione del bianco e nero, sin dalle prime inquadrature. Un film sorprendente nella filmografia del regista, Palma d' oro nel 2015 con Dheepan, che sembra qui [...] Vai alla recensione »
In Concorso a Cannes 74, Les Olympiades (Paris, 13th District) è il nuovo film di Jacques Audiard, già pluripremiato sulla Croisette: riconoscimento per la sceneggiatura di Un héros très discret (1996), Grand Prix per Il profeta (2009) e Palma d'Oro per Dheepan (2015). Tratto dai fumetti dell'americano Adrian Tomine, sceneggiato con due altre registe, Céline Sciamma e Léa Mysius, racconta le storie [...] Vai alla recensione »
La Palma d'oro quest'anno sarà francese? Manca all'appello il molto atteso Bruno Dumont di "Francia", ma Jacques Audiard, già incoronato da Cannes nel 2015 per la banlieue e l'immigrato di "Dheepan", già avrebbe le carte in regola. "Les Olympiades" è 'semplicemente' una commedia sentimentale perfetta : diventerà un classico. Ha la ferrea struttura consacrata dal Max Ophüls de "La Ronde", e l'uso del [...] Vai alla recensione »