The Dead Don't Hurt - I morti non soffrono

Film 2023 | Drammatico, +13 129 min.

Titolo originaleThe Dead don't Hurt
Anno2023
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata129 minuti
Regia diViggo Mortensen
AttoriVicky Krieps, Viggo Mortensen, Solly McLeod, Garret Dillahunt, W. Earl Brown Danny Huston, Shane Graham, Alex Breaux, John Getz, Nadia Litz, Ray McKinnon, Colin Morgan, Henry Mortensen, Michael Weaver (II).
Uscitagiovedì 24 ottobre 2024
TagDa vedere 2023
DistribuzioneMovies Inspired
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,35 su 22 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Viggo Mortensen. Un film Da vedere 2023 con Vicky Krieps, Viggo Mortensen, Solly McLeod, Garret Dillahunt, W. Earl Brown. Cast completo Titolo originale: The Dead don't Hurt. Genere Drammatico, - USA, 2023, durata 129 minuti. Uscita cinema giovedì 24 ottobre 2024 distribuito da Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,35 su 22 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 23 ottobre 2024

Far West, anni '60 del 1800. Una coppia di immigrati tenta di costruirsi faticosamente una nuova vita in una San Francisco corrotta. In Italia al Box Office The Dead Don't Hurt - I morti non soffrono ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 51,8 mila euro e 37,5 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,35/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,12
PUBBLICO 3,94
CONSIGLIATO SÌ
Viggo Mortensen rivisita i codici del western declinandoli al femminile e arricchendoli di suggestioni originali.
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 18 ottobre 2024
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 18 ottobre 2024

Vivienne Le Coudy sta morendo ma la sua vita non è passata invano. Fedele a se stessa e pugnace come la Pulzella d'Orléans, di cui le raccontava la madre da bambina, è figlia orgogliosa di emigrati francesi in Canada, dove cresce indipendente. Traslocata in America, rifiuta fieramente un matrimonio borghese e vende gentilmente fiori ai passanti. Uno su tutti si presenta e la innamora con la sua dolcezza e la sua integrità morale. Holger Olsen, cowboy danese, ha combattuto dodici anni nel suo Paese e adesso sente l'obbligo di impegnarsi a servirne un altro. Volontario nordista, pianta il seme di una casa con Vivienne e poi parte per la sua battaglia. Indietro resta una donna e i predatori che popolano terre ancora selvagge. Abusata dal figlio fuori controllo del boss locale, protetto da un sindaco corrotto, resta in attesa di un figlio e del suo grande amore, che tornerà per vivere con lei l'ultimo bagliore di felicità.

La prima inquadratura di The Dead Don't Hurt - I morti non soffrono destabilizza. Un cavaliere medievale avanza nella foresta al ritmo di un respiro, pesante come un rantolo.

Ma è un attimo, il sogno di una donna che sta morendo. Poi il film diventa quello che promette, un western classico. Come Clint Eastwood in Gli spietati, il cowboy di Viggo Mortensen ha perso la moglie e le sta scavando la fossa sotto lo sguardo del figlio. Si tratta per l'attore, alla sua seconda regia, di inscrivere il suo film nella tradizione, a cui aggiunge un approccio contemporaneo.

Il punto di vista sulla conquista del West è femminile, una donna québécoise si stabilisce in Nevada nel 1860 e combatte la sua guerra mentre il suo uomo è al fronte a combattere quella assurda degli uomini. Dopo aver giocato il maschio alfa e tossico nei film di Cronenberg (A History of violence, La promessa dell'assassino), Viggo Mortensen si impegna in un processo di riflessione e di decostruzione del suo doppio fallocratico. Almeno nei film che sceglie di dirigere. Dopo aver interpretato un figlio gay e straordinariamente indulgente col padre tirannico sull'orlo della demenza senile (Falling - Storia di un padre), sceglie un'eroina alle prese con la vigliaccheria maschile in tutte le sue espressioni, che si tratti del marito assente o dei predatori che si aggirano come avvoltoi intorno alla vergine vestale.

La resilienza di Vivienne è in definitiva l'unico soggetto di questo western dichiaratamente femminista e volontariamente anacronistico, che ficca le considerazioni sociali più contemporanee nel genere più tradizionale del cinema americano. Interpretata con vigore e grazia da Vicky Krieps, ancora una volta nel 'costume' di una donna anticonformista, la protagonista fa quello che le donne sanno fare meglio quando gli uomini vanno in guerra: lavorare duro, stringere i denti, restare degna e morire come una santa, lasciando la vendetta al vedovo di turno e di ritorno dal fronte.

Krieps, Penelope ai tempi dei pionieri, è una silhouette irradiante al centro di un film desueto, che vorrebbe riattivare una certa idea di grande cinema hollywoodiano, all'incrocio tra impegno e romanticismo, tra il neoclassicismo di Eastwood (Gli spietati) e il mountain man di Sydney Pollack (Corvo rosso non avrai il mio scalpo!). Viggo Mortensen fa meglio della prima volta scegliendo per sé il ruolo del prode cavaliere, un cowboy straight e lontano dalle variazioni western-sperimentali del compare Lisandro Alonso (Jauja, Eureka).

Carpentiere erudito, si innamora di una donna emancipata e scommette sullo scoppio di risa di Vicky Krieps, una risata dirompente come una cascata, in cui trova la ragione d'essere del suo western. Anche per lei è deciso a combattere i farabutti che governano il fottuto West degli Stati Uniti.

Uomo orchestra - Mortensen è attore, sceneggiatore, regista e compositore -, l'attore rivisita i codici del genere, li declina al femminile e li arricchisce di suggestioni originali (i riferimenti ai cavalieri del romanzo arturiano, la cultura francese dell'eroina...), muovendosi tra passato e presente e interessandosi al destino di una donna che coltiva giardini, mette fiori nelle pistole e recide le ingiunzioni patriarcali, cattivi archetipali interpretati da apprezzabili veterani (Garret Dillahunt o Danny Huston).

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THE DEAD DON'T HURT - I MORTI NON SOFFRONO disponibile in DVD o BluRay

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FOCUS
FOCUS
mercoledì 23 ottobre 2024
Giovanni Bogani

Vivienne. Vien voglia di riassumerlo tutto in un nome, il senso di The Dead Don’t Hurt, opera seconda da regista di Viggo Mortensen, che del film – presentato alla Festa del cinema di Roma e in uscita il 24 ottobre con Movies Inspired – è anche sceneggiatore, coproduttore, protagonista e autore delle musiche. Protagonista, sì: ma accortamente capace di farsi da parte, di lasciare che la luce si posi sul viso spigoloso e magnifico di Vicky Krieps. È lei Vivienne, è lei – magnetica, bella senza averne l’aria – il cuore e l’anima del film.

Un western femminista, è stato detto e scritto. Ma sì, in fondo è vero: ma non in modo tedioso, programmatico, dettato dai tempi. Un western femminista, crepuscolare, intimo, che parla di persone ferite, devastate, che parla di rabbia e di disperazione. Un western che accoglie il femminile anche nei personaggi maschili.

Ed è, il film di Viggo – celebrato con il premio alla carriera alla Festa del cinema di Roma – un film che inizia come uno spaghetti western di Sergio Leone: una sparatoria fuori dal saloon, uomo contro uomo, uno dei due a terra, nella polvere, per sempre. Ma capiremo prestissimo che non siamo da quelle parti. Del West, della sua epopea cinematografica, ci sono gli spazi, i campi lunghi, i costumi, i saloon, i duelli. Ma sono soltanto il guscio, per raccontare una storia di violenza, e la storia della forza, del coraggio, della dignità e della vulnerabilità di un personaggio femminile.

È Vivienne, interpretata da Vicky Krieps – la avevamo vista, ed amata, ne Il filo nascosto (guarda la video recensione), e successivamente ne Il corsetto dell’imperatrice – che sceglie, che rischia, che porta la vita in un mondo raggelato, fatto solo di polvere, di denaro, di armi da fuoco, di morte. È lei, Vivienne, immigrata canadese, che a San Francisco nel 1860 circa preferisce, alle avances di un pretendente ricco e odioso, la flemma sorniona di un tipo che se ne sta in un angolo, cappellaccio e baffoni: è Viggo Mortensen, immigrato danese. Si scelgono, istintivamente, immediatamente. E quando lo porta, con cappellaccio e giacca impolverata, a un’esposizione di quadri a casa del pretendente, proprio per mostrarglielo sotto il naso, è bellissima l’impertinenza, adolescenziale, di lei. Che sceglie, poco dopo, di seguire Mortensen, dovunque stia andando.
 

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 15 novembre 2024
Raffaele Meale
Quinlan

"Come back from San Francisco | And kiss me, I've quit smoking | I miss doing the wild thing with you | Will you stay? I don't think so | But all I do is worry | Pack bags, call cabs, and hurry home to me". Così cantavano venticinque anni fa i Magnetic Fields di Stephin Merritt, e la canzone in qualche modo si riaggancia emotivamente a quel che prende corpo in scena durante la visione di The Dead don't [...] Vai alla recensione »

martedì 29 ottobre 2024
Grazia Paganelli
Duels.it

Com'è stata la tua guerra?" chiede Vivienne a Olsen, appena tornato dal fronte per combattere contro la schiavitù. "È stata lunga. E com'è stata la tua guerra", le risponde lui e noi già sappiamo che Vivienne ha combattuto una guerra quotidiana contro il patriarcato e il potere e, che invece di fuggire, è rimasta a servire whisky in un saloon o a coltivare fiori in mezzo ad un deserto di rocce e sabbia [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 ottobre 2024
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Facendo un sogno cavalleresco in punto di morte. Spira così, in una fattoria del Nevada, Vivienne Le Coudy (Vicky Krieps, perfetta in parte), francese cresciuta col mito di Giovanna d'Arco: la assiste il compagno Olsen, danese che ha combattuto in patria e poi anche («per dovere», spiega lui; «per stupidità», lamentava lei) la Guerra di Secessione americana, indossando la divisa dell'Unione.

sabato 26 ottobre 2024
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Prima "Horizon": regista Kevin Co-stner, lunghezza interminabile. Forse lo scarso successo ci libererà dall'ultima sezione in programma. Ora Viggo Mortensen, che una fanciulla la mette davvero al centro della storia - nella serie del rivale, Sienna Miller ha un fucile in mano ma non serve a granché. Vicky Krieps invece sa sparare - in questo film che Viggo Mortensen dedica alla madre Grace Gamble Atkinson. [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 ottobre 2024
Nicola Falcinella
La Provincia di Como

Nei giorni scorsi ha ricevuto il premio alla carriera alla 19a Festa del cinema di Roma e ora arriva in sala il secondo film da regista dell'attore americano Viggo Mortensen, il western "The Dead Don't Hurt - I morti non soffrono". Una bella sorpresa se non fosse che l'interprete si è sempre distinto per la cura con cui sceglie progetti non banali e già l'esordio "Falling - Storia di un padre" (2020) [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 ottobre 2024
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

C'è l'ombra di Clint in questo "The dead dont't hurt - I morti non soffrono", seconda regia di Viggo Mortensen (che qui fa un po' tutto, anche attore, sceneggiatore e compositore), ma lo scandaglio di un western che trova nel personaggio di Vivienne la sua ragione vera dell'esistere, sembra sempre staccarsi dal rumore della storia nel momento meno atteso.

venerdì 25 ottobre 2024
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Durante la guerra di secessione americana, Olsen (Viggo Mortensen), ex soldato e carpentiere di origini danesi, conosce Vivienne (Vicky Krieps), emigrata canadese che ha rifiutato una sorte borghese. Si innamorano e sognano una vita serena ai margini di una cittadina mineraria. Ma Olsen sente di doversi unire all'esercito nordista per la difesa di valori che considera irrinunciabili e, con la sua partenza, [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 ottobre 2024
Valerio Caprara
Il Mattino

Viggo Mortensen cerca consonanze con Clint Eastwood, ma "The Dead don't hurt I morti non soffrono" è un western sui generis che non ha una precisa identità perché non è assolutamente tradizionale, ma neppure sperimentale o revisionistico. Più che altro è un buon film scritto, diretto e interpretato dal noto e apprezzato attore di padre americano e madre danese che mette in bella calligrafia la love [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 ottobre 2024
Alessandra De Luca
Avvenire

Un western al femminile che elabora le regole del genere per raccontare una sfortunata storia d'amore, di rispetto e di perdono. In The Dead Doesn't Hurt - I morti non soffrono, il suo secondo film da regista, Viggo Mortensen ambienta nel Nevada di metà Ottocento l'incontro tra un cowboy danese, interpretato dallo stesso regista, anche sceneggiatore, produttore e autore delle musiche, e una donna forte [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 ottobre 2024
Maxwell Rabb
Chicago Reader

Con il suo secondo film da regista Viggo Mortensen ha creato qualcosa di speciale: una triste storia d'amore travestita da western classico. Nella seconda metà dell'ottocento, Olsen, un immigrato danese, di passaggio a San Francisco, s'innamora di Vivienne (Krieps). Ma fin dalla primissima scena sappiamo che la loro storia non durerà a lungo. Nel frattempo siamo testimoni di un massacro nel saloon [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 ottobre 2024
Roberto Nepoti
La Repubblica

Ormai fuori moda da decenni, il western conta ancora degli estimatori nel Gotha di Hollywood. A Clint Eastwood e Kevin Costner possiamo aggiungere ora Viggo Mortensen che, alla sua seconda prova da regista, ci riporta all'America rurale del XIX secolo. Holger Olsen, immigrato di origine danese, fa la conoscenza della fioraia Vivienne Le Coudy, donna dallo spirito indipendente che accetta di vivere [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 ottobre 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Tante cose, belle cose e riuscite, in questo western così lontano così vicino sia ai classici che alla "tradizione" moderna (tra I compari di Altman e Gli spietati di Eastwood), eppure solidamente emancipato nella storia d'amore tra un cowboy danese e una fioraia canadese, pionieri in un angolo di terra prossimo alla città del sopruso e della violenza.

martedì 22 ottobre 2024
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Viggo Mortensen ci ha preso gusto, con la regia. Dopo aver debuttato con Falling nel 2020, torna dietro la macchina da presa per The Dead Don't Hurt, ovvero I morti non feriscono, presentato al festival di Toronto nel 2023, distribuito negli Usa, altrove e per un pugno di dollari (un milione e 861mila euro...) e ora, via XIX Festa del Cinema di Roma, nelle nostre sale.

martedì 22 ottobre 2024
Mariuccia Ciotta
Film TV

Schermo dipinto con i foschi colori seicenteschi di Rembrandt per i ritratti, e col timbro cromatico di Corot per i paesaggi, epoca più vicina a quella della Guerra di secessione americana. Viggo Mortensen riprende a lume di candela i volti dorati che emergono dal buio, ed è il primo indizio di una sintonia con il West di Clint Eastwood. C'è qualcosa di biblico nell'estenuante affresco dell'Ovest del [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 ottobre 2024
Fabrizio Croce
Close-up

Nel 2008 Viggo Mortensen partecipò alla Festa del cinema di Roma come protagonista di Appaloosa, asciutta rivisitazione post classica del western (in quanto espressione di un modo di sentire e di vedere oltre che di un genere), diretta da un altro attore e regista, Ed Harris, che possiede più di un'affinità e un'analogia -per temperamento, ruvidezza e una certa solidità espressiva - con l'interprete [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 ottobre 2024
Emanuele Bigi
GQ

Viggo Mortensen è un'habitué della Festa del Cinema di Roma. Quest'anno ha ricevuto il Premio alla carriera e per l'occasione ha presentato The Dead Don't Hurt - I morti non soffrono (nelle sale dal 24 ottobre), la sua opera seconda dopo Falling. Il film è un western raffinato, sentimentale, delicato, che per certi versi potrebbe rimandare a Gli spietati.

domenica 20 ottobre 2024
Sara Gallaccio
Asbury Movies

È un western introspettivo e contemporaneo quello che ci propone Viggo Mortensen da regista: un film sofisticato, ma anche crudo e diretto, come solo un western sa essere. E si direbbe che Mortensen - bravissimo attore - abbia imparato dai migliori come regista: debitore a Quentin Tarantino nella struttura della narrazione, ci consegna una trasposizione veritiera del tema della violenza, che ci porta [...] Vai alla recensione »

domenica 20 ottobre 2024
Sara Gallaccio
Asbury Movies

È un western introspettivo e contemporaneo quello che ci propone Viggo Mortensen da regista: un film sofisticato, ma anche crudo e diretto, come solo un western sa essere. E si direbbe che Mortensen - bravissimo attore - abbia imparato dai migliori come regista: debitore a Quentin Tarantino nella struttura della narrazione, ci consegna una trasposizione veritiera del tema della violenza, che ci porta [...] Vai alla recensione »

sabato 19 ottobre 2024
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

C'è un lampo alla Walter Hill nell'iniziale sparatoria nel saloon e nella scena in cui il pianista viene brutalmente aggredito per aver suonato una canzone sbagliata. Mortensen, al suo secondo film da regista dopo Falling. Storia di un padre, si approccia al western come regista a 66 anni portandosi forse dietro soprattutto la sua esperienza come attore in Appaloosa di Ed Harris in cui ha interpretato [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 ottobre 2024
Eugenio Grenna
Cinematographe

"Perché sei andato a San Francisco?" domanda Vivienne (una splendida e magnetica Vicky Krieps) a Holsen (Viggo Mortensen sprofonda sé stesso nell'etica e nella morale di ferro, del cowboy selvaggio e in definitiva amorevole del vecchio West) e lui le risponde: "Per vedere dove finiva il mondo". È sufficiente questo scambio di battute per inquadrare fin da subito, lo spazio autoriale e creativo all'interno [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 ottobre 2024
Daniele De Angelis
Cineclandestino

Non è stato un western, l'esordio alla regia di Viggo Mortensen. Falling, infatti, trattava la storia di un complesso rapporto padre/figlio ambientata (con flashback) quasi nella contemporaneità. Poco male. Il Mortensen regista rimedia con l'opera seconda, The Dead Don't Hurt, questo sì, un western senza se o ma. E la mano sicura dietro la macchina da presa si avverte distintamente, dopo aver partecipato [...] Vai alla recensione »

NEWS
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venerdì 18 ottobre 2024
 

Far West, anni '60 del 1800. Una coppia di immigrati tenta di costruirsi faticosamente una nuova vita in una San Francisco corrotta. Il secondo film da regista di Viggo Mortensen. Vai all'articolo »

TRAILER
mercoledì 16 ottobre 2024
 

Seconda regia per Viggo Mortensen che è anche lo sceneggiatore. Un western femminista elegantemente realizzato e interpretato da Mortensen stesso e Vicky Krieps. Dal 24 ottobre al cinema. Guarda il trailer »

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