Pissarro - Il padre dell'Impressionismo

Film 2022 | Arte, 94 min.

Anno2022
GenereArte,
Durata94 minuti
Regia diDavid Bickerstaff
Uscitamartedì 19 novembre 2024
DistribuzioneNexo Studios
MYmonetro Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Regia di David Bickerstaff. Un film Genere Arte, 2022, durata 94 minuti. Uscita cinema martedì 19 novembre 2024 distribuito da Nexo Studios. Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

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Ultimo aggiornamento venerdì 15 novembre 2024

Viaggio alla scoperta di uno degli artisti più rivoluzionari e dirompenti dell'epoca moderna. In Italia al Box Office Pissarro - Il padre dell'Impressionismo ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 38 mila euro e 37,2 mila euro nel primo weekend.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un ricco documentario su un pittore che ha inseguito sempre la libertà.
Recensione di Rossella Farinotti
venerdì 15 novembre 2024
Recensione di Rossella Farinotti
venerdì 15 novembre 2024

Riprese di paesaggi e dettagli di colori ad olio e strumenti per dipingere posati in uno studio silenzioso; alberi e frutti, una sedia accanto a una finestra; il verde delle foglie e, di nuovo, l'ambiente chiuso e raccolto dove lavora un pittore. Il documentario parte con le immagini inedite del suo studio a Eragny. Inizia così il racconto su un personaggio noto della storia dell'arte del mondo, ma non abbastanza conosciuto per la sua sperimentazione, la sua costante ricerca e il suo essere stato il mentore di tanti maestri. Si tratta di Camille Pissarro (1830-1903), precursore e incessante ricercatore del giusto soggetto e della perfetta resa dell'impressionismo. La libertà, come sottolinea il documentario dedicato all'artista francese, era il leit motiv della sua essenza pittorica, per questo motivo la vita di Pissarro e il suo lavoro sono frammentati da alti e bassi, da gioie e da melanconie, da successi e da ripartenze... come accade spesso ai grandi artisti.

"Straniero in una terra non mia. Cosa posso dare?" Camille Pissarro da sempre si interroga sulle funzioni di un osservatore del mondo come lui.

Di un nomade che, nato in un luogo esotico dove la natura non poteva che essere una fonte d'ispirazione, ovvero Saint Thomas nelle Indie Occidentali Danesi, da giovane, mentre studia a Parigi, ha una distrazione importante, dalla famiglia considerata "pericolosa", quella dell'arte e del disegno. Viene mandato dal padre nella capitale francese all'età di dodici anni, e ne rimane sei. Qui Pissarro impara a disegnare. Ma, dalle testimonianze più tarde di amici artisti speciali come Cezanne, si evince che era, di fatto, la strada giusta. Cezanne stesso dichiara: "abbiamo imparato tutto da lui". Dopo Parigi torna a Saint Tomas dove di venta amico dell'artista Fritz Melbye con il quale inizia a teorizzare di pittura. Insieme, nel 1852, visitano il Venezuela. E poi di nuovo Parigi, dove incontra Sisley, Monet, Renoir e Degas. Gli impressionisti più giovani di lui, con cui stringe amicizia.

Il film narra le vicende di Pissarro attraverso i suoi racconti tratti dalle tante lettere scritte, nel finale soprattutto quelle al figlio Lucien, intervallate dagli interventi di professionisti e studiosi, tra cui Claire Durand Ruel, discendente dello storico mercante Paul Durand Ruel, che di aneddoti sugli impressionisti ne conosce parecchi. Tra racconti e immaginari paesaggistici tratti dai dipinti di Pissarro e da diversi contesti ripresi dal vivo, lo spettatore assiste all'allestimento accurato di una mostra a Oxford e di un'altra presso il Kunstmuseum di Basilea che dedica a Pissarro una personale dal titolo Das Kabinet des moderne.

Secondo il direttore del museo di Basilea, Josef Helfestein, infatti Camille è un personaggio moderno, contemporaneo, da raccontare nella sua vividezza nei nostri giorni. Anche Olga Osadtschy, curatrice del museo, racconta un Pissarro inedito, un "outsider" che dedica la sua minuziosa ricerca alla natura, al tema del lavoro - punto fondamentale per l'artista che declina dipingendo diversi soggetti intenti nelle proprie mansioni - alla raffigurazione della forza femminile, per poi passare a un interesse verso l'urbanizzazione, attraverso scenari parigini. Pissarro è un osservatore della vita d'ogni giorno. Il pittore non enfatizza, ma testimonia, racconta attraverso la pittura e la sua maniera di utilizzare il colore punto per punto, spezzandolo attraverso piccoli tocchi.

Arriva il momento di andare a dipingere "en plein air", e qui si evince l'influenza da alcuni artisti come quelli della scuola di Barbizon, come Millet e Sisley, e anche gli inglesi come William Turner. Pissarro viveva da un lato per lo studio della pittura: girando, viaggiando, frequentando le mostre e i suoi colleghi, ma anche dedicando tanto tempo per osservare la natura e i soggetti che gli interessavano. Aveva però una particolare attenzione verso gli artisti giovani, grazie anche al fatto che fece parte di tante giurie di Premi di pittura.

Per Pissarro l'artista deve essere libero di realizzare ciò che vuole, fuori dagli schemi della borghesia e dei mercanti d'arte che stavano cambiando il mercato. Questa visione fa di lui una figura non convenzionale che viene sottolineata in tutto il film dove il Pissarro umano e lavoratore si interscambiano in continuazione. Per questo i suoi interessi e le delusioni nel campo artistico si equilibrano con i racconti dei personaggi che lo hanno appoggiato durante la sua vita, come la moglie Julie Velay, soggetto ricorrente nei dipinti, che conobbe come donna a servizio come domestica dai genitori. Stanno insieme, con passione e litigi, fino alla morte di Camille nel 1903. E poi i colleghi artisti: con Monet condivideva la passione per i paesaggi londinesi, le campagne nebbiose e i musei. Claire Durand Ruel mostra un prezioso librone dei conti di suo nonno, dove sono segnati i primi dipinti acquistati a Pissarro, tra cui i paesaggi londinesi realizzati con Monet.

Con Degas, da cui, si racconta nel film, era quasi l'opposto per quanto riguardava l'educazione e il modo di fare, condivideva la passione per le incisioni. Nel 1870, Pissarro, venuto a scoprire che la sua casa dove abitava a Louveciennes è stata completamente distrutta, così come parte della sua produzione pittorica nello studio parigino, decide di stabilirsi a Pontoise nel 1872. Nel 1883 va a Rouen. Nel 1884 si trasferisce a Eragny-sur-Epte, dove rimane per più di dieci anni. Finalmente qui, grazie a un prestito da parte di Monet chiesto da Julye alle spalle del marito, troppo orgoglioso, e comprarono la casa. Aveva una bella amicizia anche con l'unica donna impressionista, Berthe Morisot. I soggetti iniziano a cambiare, Pissarro si interessa alle persone, a ciò che fanno. Tra la voce narrante che interpreta le lettere di Pissarro, i dettagli e close up sui dipinti del maestro, gli interventi di professionisti dell'arte, direttori di museo e curatrici che hanno studiato, assorbito e lavorato con le opere di Pissarro, le vedute dei luoghi in cui l'artista è stato, il film delinea la prima panoramica completa su questo artista complesso. Un ricercatore e incessante lavoratore, maestro di tanti altri grandi.

Rimangono impressi i suoi dipinti, da capolavori come Les Glaneuses, fino all'ultimo corpo di lavoro dedicato ai Giardini de Les Tuiileries (iniziato nel 1899), prima della sua morte, che avviene dopo otto giorni di sofferenza nel 1903. Pissarro aveva avuto un problema all'occhio, si ammala, ma non si è mai capito il motivo della sua morte. Oggi è sepolto a Père Lachaise. Al funerale c'erano amici, appassionati e sostenitori del suo lavoro e della sua persona. Di questo personaggio radicale, tenace, prolifico ed esemplare per tanti pittori che sono venuti dopo nel tempo. Migliaia e migliaia di pitture, disegni, acquerelli, incisioni raccontano ancora la realtà attraverso i suoi occhi.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
lunedì 18 novembre 2024
Davide Maria Zazzini
La Rivista del Cinematografo

Parola di Camille Pissarro (1830-1903), padre putativo del movimento impressionista (Cèzanne e storici d'arte dixerunt), precocissimo disegnatore, finissimo bozzettista, arista tanto squattrinato quanto magnanimo, liberale con gli amici colleghi, di origini ebree (poi rinnegate), di natali antillesi, di passaporto danese. Dodicenne fu già a Parigi, cosmopolita ed esploratore poi di mondi (il Venezuela, [...] Vai alla recensione »

martedì 12 novembre 2024
Sara Colombini
Film TV

Il film ripercorre la vita e l'opera del pittore francese Camille Pissarro (1830-1903) restituendone un ritratto a più voci. Definito «padre di tutti noi» da Cézanne, «vecchio maestro» da Signac e riconosciuto come motore dell'impressionismo da esperti e direttori museali, Pissarro si presenta anche da sé. Sui suoi disegni, tele e incisioni inframmezzati dai luoghi della sua vita, della sua arte e [...] Vai alla recensione »

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giovedì 10 ottobre 2024
 

Viaggio alla scoperta di uno degli artisti più rivoluzionari e dirompenti dell’epoca moderna: il 19 e 20 novembre nelle sale italiane. Guarda il trailer »

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