Titolo originale | Finalement |
Anno | 2024 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 129 minuti |
Regia di | Claude Lelouch |
Attori | Kad Merad, Elsa Zylberstein, Michel Boujenah, Sandrine Bonnaire, Barbara Pravi Françoise Fabian, Victor Meutelet, Clémentine Célarié, Paul Belmondo, François Morel, Raphaël Mezrahi, Megan Chung, Gina Tietz, Laurent Couson. |
Uscita | giovedì 19 settembre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Europictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,66 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 17 settembre 2024
Lino, che ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle, si renderà conto che finalmente tutto quello che accade nella vita è un bene. Finalement - Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte è 50° in classifica al Box Office. mercoledì 29 gennaio ha incassato € 1.172,00 e registrato 58.015 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Lino è un uomo che sta girovagando nel Nord della Francia. A ogni persona che gli concede un passaggio racconta di sé e della propria vita una versione diversa. Scopriremo progressivamente quale sia il suo reale passato e cosa gli riservi il prossimo futuro.
Claude Lelouch (classe 1937) si è spesso immedesimato nei suoi personaggi trasferendo in loro le proprie vittorie e le proprie sconfitte sia nel campo professionale che in quello ancor più ampio dei sentimenti.
Ed è proprio della follia dei sentimenti di cui Lino (uno straordinario Kad Merad disponibile a qualsiasi variazione di tono, anche la più sottile) è portatore (in)sano in quanto desideroso di ritrovare in sé quelle vibrazioni e anche quelle profonde contraddizioni che ha rilevato, immedesimandosi, in coloro per i quali ha prestato la propria opera (che ci verrà rivelato quale sia). Lino è di fatto Claude che nella vita ha sempre dichiarato di prediligere il lavoro del cuore a quello del cervello. Volendo alzare ulteriormente il livello si potrebbe affermare con Julio Cabrera che il suo nume tutelare sia stato quasi da sempre Schopenhauer con la sua visione del mondo come Volontà e Rappresentazione. Il lato meno razionale contrapposto a quello logico oppure la rappresentazione del versante oscuro dell'umanità rispetto a quello più aperto verso gli altri. Lelouch si trova da questo secondo lato della barricata anche quando propone dei drammi. Se dovessimo pensare che da quando, nel 2019, abbiamo visto in Italia il suo I migliori anni della nostra vita sia rimasto inattivo ci sbaglieremmo. Nel frattempo ha girato altri due lungometraggi e un corto.
Come sempre (o quasi) con l'occhio attaccato dietro l'oculare della camera ("perché Van Gogh non cedeva il pennello ad altri") e con la partecipazione nei confronti degli attori a cui non fa leggere tutta la sceneggiatura ma che segue ovunque. Di lui Jean-Claude Brialy ha detto: "Come un amante appassionato segue in permanenza i suoi attori con la sua macchina da presa. È sempre con voi, vi sbagliate di porta, rientrate in un armadio a muro e la macchina da presa è già nell'armadio! E se questo imprevisto gli piace lo mette nel film." In questa occasione il titolo potrebbe far pensare ad un'opera intesa come ultima ma il senso che lui gli dà non è quello. È semmai quel senso di liberazione che la parola contiene, quel 'finalmente' potersi esprimere senza quei vincoli che la società impone o cerca di imporre. In prossimità della fine se ne trova l'esempio più provocatorio e sottile. C'è però indubbiamente il piacere del citarsi, del ricordare, magari inserendo in un dialogo un titolo di un suo film, che la follia dei sentimenti è un'affezione che ben conosce e di cui non si vuole affatto liberare. Così come vuole tenere vivo il ricordo non solo di un attore ma anche di un amico chiamando il suo protagonista Lino e omaggiando in più di un'occasione il Lino Ventura protagonista del memorabile L'avventura è l'avventura (a tal proposito lasciate anche scorrere tutti i titoli di coda). Ma, da uomo di cinema a 360° qual è, non cita solo sé stesso e le proprie opere. Ad un certo punto diventerà centrale un film di un altro autore. Sarà interessante e anche curioso scoprirne il perché.
FINALEMENT - STORIA DI UNA TROMBA CHE SI INNAMORA DI UN PIANOFORTE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€14,99 | – |
Esci dalla sala e pensi che vorresti tornare subito indietro per rivedere il film, per cogliere le sfumature e ciò che non hai capito subito, per risentire la colonna sonora, per comprendere meglio le parole che ti sono sfuggite delle canzoni in francese, per focalizzare le citazioni (due tra tutte: I ponti di Madison County e Lino Ventura) e gli ammiccamenti, perché ti pare che quel film sia un’opera [...] Vai alla recensione »
I francesi hanno il talento di realizzare delle commedie intelligenti mai volgari, mai pesanti, leggère il giusto ma sensibili. In questo film un avvocato di successo affetto da un'amnesia causata da una patologia neurologica abbandona la famiglia e il lavoro per girare senza una meta precisa, si perde in un viaggio che lo porterà tra la diffidenza degli uomini ma la curiosità [...] Vai alla recensione »
I francesi hanno il talento di realizzare delle commedie intelligenti mai volgari, mai pesanti, leggère il giusto ma sensibili. In questo film un avvocato di successo scoprendosi affetto da una patologia neurologica abbandona la famiglia e il lavoro per girare senza una meta precisa, si perde in un viaggio che lo porterà tra la diffidenza degli uomini ma la curiosità ed empatia [...] Vai alla recensione »
Fortuna per Claude Lelouch nel suo film Finalement di aver potuto avere come protagonista l’attore Kad Merad, che lo ha potuto salvare dal naufragio. Sì perché il film è pieno di contraddizioni non elaborate, che sebbene piacciano alla gente, sono un segno del declino della consapevolezza, l’evanescenza e la superficialità contemporanea, e il trionfo dell’agito [...] Vai alla recensione »
Finalmente il denaro non ha importanza, finalemnte il paradiso è l'infanzia. Un ritordno a vivere con il cuore e non razionalmente e nelle materialità. Compassione amore ed altruismo la ricetta per far stare bene, ed alla fine tutto ciò e anche compatinìbile con la nostra quotidianità, basta riconoscere ciò nella vita di tutti i giorni.
Bello interessante e intelligente.Cast di primo livello insomma il regista Claude nonostante l'età ci fa dono di uno dei suoi film più belli.Grazee
Un film della maturità, un cerchio Che si chiude. Profondo ma leggero E la musica è perfetta Voto 7.5
Bel film da vedere in un piccolo cinema d'essai. Sceneggiatura, attori e dialoghi superbi. Da vedere.
Ecco un maestro che sa padroneggiare una narrazione che più complessa non si può sapendola renmdere chiara, immediata, comprensibile in ogni suo dettaglio. Una sceneggiatura complessa, articolata, piena di senso di significato, magistrale. . Una lettura sulla complessità della vita sostenuta da una leggerezza invidiabile che induce a riflessioni [...] Vai alla recensione »
Il film parte bene, i primi 20/30 minuti butta giù le premesse per un buon film (i capolavori solo altri e si vedono dalla prima inquadratura). Poi inizia a perdersi proprio come il protagonista, una serie di storie inutili e di un amore inventato e, ciliegina sulla torta, delle canzoni cantate ripetutamente noiosissime. Altro che storia di una tromba che incontró un pianoforte .
Lino è un uomo che sta girovagando nel Nord della Francia. A ogni persona che gli concede un passaggio racconta di sé e della propria vita una versione diversa. Scopriremo progressivamente quale sia il suo reale passato e cosa gli riservi il prossimo futuro.
Claude Lelouch (classe 1937) si è spesso immedesimato nei suoi personaggi trasferendo in loro le proprie vittorie e le proprie sconfitte sia nel campo professionale che in quello ancor più ampio dei sentimenti. Ed è proprio della follia dei sentimenti di cui Lino (uno straordinario Kad Merad) è portatore (in)sano in quanto desideroso di ritrovare in sé quelle vibrazioni e anche quelle profonde contraddizioni che ha rilevato, immedesimandosi, in coloro per i quali ha prestato la propria opera (che ci verrà rivelato quale sia). Il titolo potrebbe far pensare ad un’opera intesa come ultima ma il senso che lui gli dà non è quello.
È semmai quel senso di liberazione che la parola contiene, quel ‘finalmente’ potersi esprimere senza quei vincoli che la società impone o cerca di imporre. In prossimità della fine se ne trova l’esempio più provocatorio e sottile.
Alla fine - Finalement. Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte - Claude Lelouch a quasi 87 anni realizza un altro lungometraggio, dopo una cinquantina di film nell'arco di una carriera lunga di sessant'anni. Alcuni altri colleghi registi hanno continuato a esprimersi nella loro arte fino al compimento di una età molto avanzata - Woody Allen, Eric Rohmer, Ridley Scott, Manuel De Oliveira, [...] Vai alla recensione »
Una vita a parlare di sentimenti e di destino, di esistenze che seguono percorsi inattesi e di eventi che segnano gli individui, le generazioni, i popoli... Grande cantore della coralità, Claude Lelouch è un maestro del dilagare filmico, narrativo, esistenziale condotto con approccio bergsoniano, in cui il tempo è una dimensione intima, fluisce dalla percezione e si traduce in una visione della realtà. [...] Vai alla recensione »
A 86 anni, Lelouch ha fatto uno dei suoi film più belli e liberi, percorso da una vena di allegra follia di cui è portatore l'avvocato Lino Massara (Merad è perfetto per la parte). A causa di un degenerazione del lobo frontale, ha perso i freni inibitori e dice tutto ciò che gli salta in mente. Verità dolorose - alla moglie: «Non ti desidero più» - e balle pazzesche per godersi la reazione del tizio [...] Vai alla recensione »
Monsieur "cha-ba-da-ba-da" Lelouch ha fatto un altro film, la notizia è che per il 90 per cento almeno ha evitato i riferimenti espliciti a "Un uomo, una donna". Ormai il tema musicale appartiene alla categoria "l'ho sentito mille volte, ma da dove viene?". Il titolo originale di questo film - scritto con l'ultima moglie Valérie Perrin, sposata nel 2023 e in proprio scrittrice di bestseller come "Cambiare [...] Vai alla recensione »
Un uomo vaga a piedi per le vie di Francia. Si chiama Lino Massaro e se ricordate il vecchio film L'avventura è l'avventura , avete già capito tutto. Fa l'autostop, ogni tanto qualcuno lo carica e lui racconta storie assurde, diverse ma con lo stesso finale: è ricercato dalla polizia. In fondo è vero: Lino Massaro (l'attore franco-algerino Kad Merad) è scappato di casa, ma non è un delinquente.
Lettera d'amore per Claude Lelouch. Che ha firmato un numero impressionante di film. A cui il successo commerciale ha garantito la diffidenza della critica. Diffidenza che è durata fin troppo, e che non si è fermata a Un uomo, una donna, il suo più clamoroso trionfo al botteghino, il titolo più sbeffeggiato. Lelouch, il cui cinema sembra sempre troppo "facile": emozioni, sentimenti, girotondi, musica, [...] Vai alla recensione »
Avvocato di cause impossibili, Lino (Kad Merad) per una malattia ("la follia dei sentimenti") perde ogni filtro e dice sempre quello che pensa. Lasciata la famiglia, si mette alle spalle l'assurdità del mondo. Lelouch, con la leggerezza che gli conosciamo, fa muovere il suo film verso direzioni imprevedibili, dialoga col suo passato cinematografico (i personaggi riprendono, oggi, i percorsi di due [...] Vai alla recensione »
Maestro indiscusso del cinema sentimentale francese, l'ottuagenario Claude Lelouch (87 gli anni, a breve) con Finalement firma una "fiaba musicale" - come annunciano i titoli di testa - folle, romantica e sgangherata. Presentato Fuori concorso a Venezia 81, dove Lelouch è stato omaggiato con il Premio Cartier "Glory to the Filmaker", Finalement con le sue innumerevoli invenzioni narrative, è infatti [...] Vai alla recensione »
Infine Fuori Concorso è stato apprezzato il gioco a matrioska del grande vecchio Claude Lelouch, oggi 87enne. Precipitando di scena in scena, eludendo la tentazione di una trama narrativa coerente, affidandosi alla follia dilagante del suo personaggio, suonatore di tromba, con "Finalement" Lelouch ci porta in viaggio per la Francia, dal nord di Le Mont St.
È incredibile - se non esaltante e a tratti perfino commovente - come, a quasi 87 anni (li compie il 30 ottobre), Claude Lelouch continui a riporre una fiducia così radicata nei confronti del cinema. E come il cinema, in un'opera così prolifica e al contempo un po' sottovalutata, si configuri mezzo elettivo e fine ineluttabile per mettere ordine al mondo, giocare con la vita, fare a nascondino con [...] Vai alla recensione »
Finalement... alla fine che cosa resta? È quel che si chiede la canzone che fa da motivo portante di quest'ultimo film di Claude Lelouch. La necessità di un bilancio, dopo tanti amori, film, cose vissute, sentimenti ed esperienze. Del resto, già ne I migliori anni della nostra vita, avevamo fatto i conti con il passare degli anni, con quello sguardo nostalgico ai tempi d'oro di Un uomo, una donna e [...] Vai alla recensione »
Finalement è una "favola musicale" diretta da Claude Lelouch e presentata Fuori Concorso all'81^ edizione del Festival del Cinema di Venezia. Al centro della narrazione, piuttosto aggrovigliata, c'è Lino (Kad Merad), la cui vera identità e professione vengono, in un primo momento, nascoste. Lino infatti finge di essere qualcun altro, la sua vita privata, al lavoro e in famiglia gli va stretta.