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Ultimo aggiornamento mercoledì 1 aprile 2020
Un vedovo, ex fuoriclasse di basket che ha perso la fondazione di famiglia per problemi di dipendenza, tenta di rimettersi in gioco diventando coach di una disperata squadra di basket del liceo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award,
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venerdì 31 gennaio 2025 ore 20,56 su CANALE20
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Operaio in un cantiere navale, alcolizzato e separato dalla moglie, Jack Cunningham trova un'occasione di riscatto quando gli viene offerto il posto da allenatore dei Bishop Hayes, la squadra di basket della scuola cattolica di cui da studente era il campione indiscusso. Da un gruppo di giocatori bravi ma indisciplinati, Jack costruisce una squadra vera, solida e sicura di sé, aiutandola a risale la classifica e ad arrivare dopo anni ai playoff dei campionati scolastici nazionali. Nel passato di Jack, però, c'è un dolore troppo grande per essere dimenticato e ancora in grado di mettere a rischio la sua rinascita.
Il più classico dei film a tema sportivo: l'ex campione diventato un reietto che ottiene una seconda possibilità e combattendo contro i propri fantasmi trasforma una squadra di underdog in un gruppo invincibile.
Ben Affleck non è solamente l'interprete principale e il produttore di Tornare a vincere (ma l'originale The Way Back è più evocativo): ne è la sintesi perfetta, la figura che ne riassume il senso complessivo, per quanto scontato. Divo sempre in bilico fra successo e fallimento, segnato nella vita da problemi di salute visibili anche nel fisico affaticato, Affleck porta iscritte le ferite del suo personaggio. Inevitabilmente, il film è cucito su di lui: Jack Cunningham mostra le speranze tradite e le delusioni di una carriera gettata al vento, la scintilla del talento ancora capace di illuminare gli altri, l'orgoglio di non cedere a sé stessi ma di lasciare in eredità i propri insegnamenti. L'onesta regia di Gavin O'Connor (Pride and Glory - Il prezzo dell'onore, Warrior) non possiede né l'epica di analoghe operazioni anni '70 (volendo si potrebbe scomodare l'Aldrich di Quella sporca ultima meta), né l'energia del Friedkin di Basta vincere, altro film sul basket in cui un allenatore non integerrimo paga per i propri errori: eppure nei momenti più drammatici del racconto, compreso lo svelamento del tragico passato che lega Jack alla moglie, ha il pregio di non eccedere nella retorica della sconfitta.
Le sfide sul campo replicano quella della vita reale, e ripensando anche al recente Non ci resta che vincere, commedia spagnola su un allenatore di basket fallito che porta al trionfo una squadra di giocatori disabili, la parabola narrativa trova una via non convenzionale scegliendo di separare il percorso della squadra da quello del suo allenatore. Mentre la rinascita della squadra è accompagnata da toni trionfanti, il destino di Jack si incaglia nelle secche del rancore, nella rabbia costante che non lo abbandona. La redenzione finale arriva prevedibilmente, e per di più nei canonici ultimi secondi di partita: eppure è amara, solitaria. Ciascuno dei Bishop Hayes è il riflesso di ciò che Jack ha perduto nella vita, la redenzione del conflitto col padre (che vede ripetuto nell'esperienza del suo playmaker) e la salvezza dopo aver cancellato i sogni di giovinezza. Nulla, però, potrà mai essere come prima, e per Jack la solitudine resta l'unica soluzione, forse la sola consolazione. In Tornare a vincere lo sport non è, come nei film di Bennet Miller, il simbolo della razionalità imperante di una società votata al profitto e al calcolo (L'arte di vincere) e nemmeno la metafora di una storia di violenta di tradimenti (Foxcatcher: Una storia americana). Semplicemente, è un'illusione che acceca e al tempo stesso uno sforzo che appaga. Tutto si gioca nel tempo ridotto di una partita, che paradossalmente può essere lunga come una vita.
Già insieme nel 2016 per The Accountant, la coppia attore-regista formata da Ben Affleck e Gavin O'Connor si riunisce per Tornare a vincere, nuovo lungometraggio prodotto dalla Warner Bros. Si tratta di un film drammatico a sfondo sportivo ed è la terza volta che O'Connor si misura con una storia che mescola sport e un'umanità complessa: si racconta di Jack Cunningham, 40enne ex promessa liceale del basket americano, che ha deciso di abbandonare il parquet attorno ai diciott'anni e che vive un'esistenza problematica e irrisolta, sempre in bilico a causa dell'alcolismo. La sua vecchia scuola superiore rimane però senza coach per la squadra di pallacanestro e ai dirigenti scolastici viene in mente di richiamare Jack che, grazie a questo impiego, trova un motivo per iniziare un lento percorso di ripresa personale e una nuova energia grazie a cui ricomincia a confrontarsi coi suoi demoni.
Il film più noto e acclamato di O'Connor, Warrior, mescolava sapientemente una vicenda sportiva alla drammatica storia di due fratelli che, per motivi differenti, erano costretti a confrontarsi sul ring della MMA. Tornare a vincere fa parte dello stesso filone.
In Tornare a vincere, come in Warrior, dramma umano e sport si fondono in maniera indistinguibile, dando luogo al nuovo risultato prodotto dalla continua commistione, molto gradita a Hollywood, che cinema e vicende sportive vivono. La cultura americana, del resto, rappresenta il terreno di coltura ideale per storie di redenzione e formazione che passano anche attraverso lo sport, un po' perché si presta particolarmente bene alla creazione di metafore efficaci e un po' perché da sempre, negli USA, le carriere sportive sono perfettamente complementari al processo di istruzione e formazione delle persone.
Tolto Ben Affleck, unico nome di vero richiamo, il cast è composto principalmente da caratteristi e nomi meno conosciuti al grande pubblico italiano come quelli di Janina Gavankar (attrice prevalentemente televisiva), Al Madrigal, Michaela Watkins, Glynn Turman, Brandon Wilson, Hayes MacArthur e Rachael Carpani.
Un classico film da rinascita sportiva che aggiunge il dramma familiare in modo più intenso, concentrandosi meno sui ragazzi della squadra e più sul loro allenatore. Il titolo originale è The way back: un ritorno alla passione per lo sport, alla responsabilità e ad un tentativo di felicità. Ben Affleck, in una delle sue prove migliori, abbraccia un personaggio imperfetto [...] Vai alla recensione »
Consueta storia del campione decaduto chiamato a redimersi e ricostruirsi attraverso gli altri, in una seconda opportunità che l’insegnamento sembra offrirgli.Ma l’attenzione dello spettatore rimane concentrata più su come l’attore protagonista possa essere diventato così gonfio e dilatato, che sulla trama del film.
Di per sè il film non ha proprio nulla di nuovo, anzi, una storia che conosciamo bene e sul genere poi, ancor di più! Quello che fa la differenza qui, è Ben Affleck, che come il buon vino, migliora invecchiando. In questa nuova veste, piu' robusto, con folta barba e sconvolto nel suo profondo, ne esce limpido e puro come pochi.
Appassionante film sportivo ben diretto e adeguatamente performato su una stella del basket in caduta libera che ottiene la sua possibilità di redenzione quando diventa allenatore. Affleck è tornato sobrio nella recitazione come nella vita, ed è tornato a vincere.
... vedendo questo film, che Affleck nella realtà è stato due volte ospite di un centro di riabilitazione per alcolisti. Per dire che il personaggio del film, in questo caso, ha molto in comune con l'uomo Affleck. Onore al merito del regista, Gavin O'Connor, che ha saputo trattare una vicenda che avrebbe potuto sbracare in qualsiasi momento, affondando il pedale nel retorico o [...] Vai alla recensione »
che dire, si va ben oltre i 25 canetsri..., questo film sportiv da 4x4 macina al 60% fettine sportive e il divertimento è assoluto, vecchie e demodè... glorie vogliono insistere con quelle goffate dinosauriche appalancate, senza alcun risocontro, pensando in realtà di dare qualcosa come allora..., ecco che l'altra possibilità.
“The Way Back” (in italiano “Tornare a Vincere”) lo tradurrei piuttosto “Tornare a essere Ben Affleck”, grazie alla performance che gli mancava da anni, dopo brutti film e (soprattutto) un lungo periodo buio che in molti punti ricalca i tormenti del protagonista.Stavo per raccontare brevemente il contesto, ma poi ho pensato che se avessi presentato lo scheletro sarebbe rimasto poco da scoprire, dirò [...] Vai alla recensione »
Il quarantenne Jack Cunningham, operaio edile, divorziato ed ex stella del basket, viene contattato dal suo vecchio liceo per sostituire il coach della squadra di pallacanestro vittima di un improvviso attacco cardiaco. Jack dopo il liceo ha abbandonato il basket e per lui questa potrebbe essere un’occasione per un nuovo inizio. Ben Affleck, esattamente come Jack Cunningham, cerca di [...] Vai alla recensione »
Certi personaggi sono tappe obbligate per una star. L' uomo-che-aveva-tutto ma è sprofondato nell' alcolismo (o in una qualsiasi altra dipendenza) è una di queste figure archetipiche e ambivalenti, con i piedi saldamente piantati nel cliché e la testa sempre in cerca di nuovi orizzonti. La sfida ideale per un attore, soprattutto se la sua vita personale offre punti di contatto con il personaggio.
Il titolo del nuovo film di Ben Affleck, Tornare a vincere (dal 23 aprile in digitale su Apple Tv, YouTube, TimVision, Sky Primafila), non potrebbe essere più azzeccato per descrivere anche la vita dell'attore al di fuori dello schermo. Jack Cunningham, un tempo star della pallacanestro e oggi operaio di mezza età alcolizzato, con un passato turbolento e un matrimonio fallito alle spalle accetta di [...] Vai alla recensione »
Diciamo la verità: quanti film americani abbiamo visto su allenatori a riposo o incasinati che trovano un loro riscatto ricominciando da capo, dopo aver assaggiato l'inferno, pilotando una squadretta di giovani? Che sia baseball, football americano o basket, poco importa. Quasi sempre è il tema della redenzione morale che s'impone, intrecciato agli ingredienti tipici della "tragedia americana": famiglia [...] Vai alla recensione »
La formula è tradizionale e anche un po' prevedibile: un ex promessa di basket ai tempi del liceo, dopo aver rinunciato ad una carriera da professionista, trova lo slancio per rimettersi in gioco proprio facendo il coach di una squadra liceale tutt'altro che competitiva. Tornare a vincere è un film costruito addosso a Ben Affleck (che ne è anche produttore, oltre che attore protagonista) da un regista, [...] Vai alla recensione »
The Way Back in italiano Tornare a vincere era destinato ad uscire in sala in queste settimane. Ed avrebbe meritato anche una giusta visibilità. Se siete interessati a vedere l'interpretazione più matura della carriera di Ben Affleck è comunque facilmente e comodamente recuperabile sulle varie piattaforme on demand. Il film diretto da Gavin O'Connor su sceneggiatura dello stesso regista newyorkese [...] Vai alla recensione »
Jack Cunningham aveva un promettente futuro nel mondo del basket, ma nonostante una borsa di studio per l'Università decise di non proseguire la sua carriera sportiva. Diversi anni dopo, ormai adulto, fa i conti con la morte di un figlio e la fine del suo matrimonio, annegando rabbia e dolore nell'alcol. Un giorno gli viene offerta la possibilità di allenare la stessa squadra di pallacanestro dove [...] Vai alla recensione »
Jack, già promessa del basket, ha visto andare in pezzi il suo matrimonio ed è scivolato nell'alcolismo: mentre sembra essersi rassegnato a un'esistenza solitaria e malinconica, ha l'occasione per uscire dal tunnel. Dopo The Accountant (di cui si attende il sequel), Gavin O'Connor ritrova Ben Affleck: in quel film, dietro l'ossequio al thriller, si continuava a leggere in controluce uno dei motivi [...] Vai alla recensione »
(dal 23 aprile, acquisto e noleggio su Apple Tv, YouTube, Google Play, TimVision, Chili, Rakuten Tv, PlayStation Store, Microsoft Film & Tv. Come sopra. La lunga lista delle piattaforme che propongono il film in acquisto o a noleggio è segno che la chiusura delle sale spinge i distributori a organizzarsi diversamente. Anche per questo film che racconta una seconda chance: del protagonista, ma è sempre [...] Vai alla recensione »
Grosso, ferito, pieno: di rabbia, birra, vodka e possibilità estinte. Non è nemmeno un pugile suonato, è il sacco: le ha prese dalla vita, e continua a darsele. Ben Affleck è Jack Cunningham, e i titoli non lo assistono: non quello originale, The Way Back; non quello italiano, il mistificatorio Tornare a vincere. Meglio sarebbe stato il provvisorio The Has-Been o, se proprio dobbiamo onorare l' autarchia, [...] Vai alla recensione »
La storia potrebbe sembrare simile a molte altre già viste sui grandi schermi. Un uomo, con problemi personali, trova, attraverso lo sport, la possibilità di redimersi e di costruire qualcosa di importante, trasformando una squadra di schiappe in un gruppo vincente. Trama non propriamente nuova. Ciò che fa la differenza, in tali soggetti, è come il tutto venga sviscerato, evitando il rischio concreto [...] Vai alla recensione »
Visto che Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto. Ovvero con gli spettatori in lockdown e le sale chiuse chissà per quanto tempo ancora, alcuni film destinati ai cinema escono in digitale; e la Warner Bros dà il via alle danze lanciando su Apple Tv, Youtube, Chili, TimVision e svariate altre piattaforme Tornare a vincere: protagonista Ben Affleck nel ruolo, che si direbbe fatto su [...] Vai alla recensione »
Dopo il rivedibile The Accountant, Gavin O'Connor torna a dirigere Ben Affleck. Ripensando al miglior film finora realizzato dal regista di Long Island (Warrior, 2011), l'attore veste i panni di un guerriero che ormai da tempo ha gettato la spugna. È Jack Cunningham, di giorno operaio in un cantiere, di sera alcolista senza alcuna via di fuga. A poco o nulla servono i pranzi del Ringraziamento con [...] Vai alla recensione »
È come un giocatore che non ha i mezzi (o le palle) per tirare da 3 e allora cerca un canestro facile, o al massimo i liberi, ma finisce per commettere fallo in attacco. «Tornare a vincere», che sul parquet del campo da basket gioca i suoi minuti migliori, è un po' così. Gli manca la stoffa, ma un po' anche la sofferenza del campione: e non basta il trauma che anticipa la catarsi per liberarsi [...] Vai alla recensione »