Un road-movie che si svolge 2 anni dopo gli eventi del primo film (Est - Dittatura Last Minute), nel 1991, quando il muro di Berlino è ormai crollato: i tre amici di Cesena intraprenderanno un nuovo viaggio, questa volta in Bulgaria. Espandi ▽
Due anni dopo la caduta del Muro di Berlino. Ritroviamo Rice, Pago e Bibi. Bibi si è innamorato per corrispondenza di una ragazza bulgara e convince gli amici a intraprendere un viaggio verso Sofia per incontrare di persona la sua conquista, e i due lo seguono. Peccato che la loro zingarata li cacci in mezzo ad un mare di guai, perché la "ragazza" di Bibi ha a che fare con un traffico di ragazze bulgare costrette a prostituirsi in Italia dietro la falsa promessa di un lavoro come domestiche. E i tre dovranno cercare di uscirne vivi.
Antonio Pisu è una piccola anomalia nel panorama cinematografico italiano, un regista davvero indipendente che segue una sua ispirazione lontana dalle commedie mainstream e che funziona proprio nella sua ingenuità e nella semplicità di una messinscena essenziale.
Tornando a Est è una favola retrò (benché "liberamente ispirata ad una storia vera") con al centro tre eroi per caso, e sullo sfondo la malinconia per quel momento storico in cui "pensavamo che sarebbe cambiato tutto", quando invece non è cambiato quasi niente. Recensione ❯
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Animazione a rotta di collo per tutte le età, con sorprendenti tocchi di surreale. Animazione, Commedia, Fantasy - USA2025. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'adattamento cinematografico del fenomeno letterario di Dav Pilkey, bestseller del New York Times, che combatte contro i crimini dei cani: Dog Man. Espandi ▽
Un agente di polizia fa coppia con il cane Greg ed è costantemente all'inseguimento del malvagio gatto Gino. Insieme sono la coppia perfetta. Dopo un incidente terribile, l'unica salvezza per i due è una fusione delle parti del corpo sopravvissute. Ne nasce Dog Man, il super-poliziotto implacabile. Ogni volta che Dog Man cattura Gino, però, questi riesce a scappare dalla prigione. E la faccenda si aggrava quando questi resuscita il malvagio Flippy, pesce dai poteri psicocinetici assetato di vendetta.
In linea con la tradizione Dreamworks, Dog Man ha il merito di respirare un'aria di libertà creativa e narrativa, in cui gli sceneggiatori non sembrano vivere nel terrore di scontentare qualche minoranza (come è ormai tipico in casa Disney) o di finire fuori target.
La compresenza di un lato mélo e uno più canonicamente poliziesco-supereroico è gestita con sapiente equilibrio, con sorprendenti tocchi di surreale. La morale edificante e educativa sulla paternità e sull'importanza dell'amicizia chiude su una nota di ottimismo un piacevole prodotto di intrattenimento, che non chiude gli occhi di fronte alle molte storture del mondo. Recensione ❯
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Un fine settimana tra amici si trasforma nel caos dopo la rivelazione che uno degli ospiti è un robot compagno. Espandi ▽
È difficile parlare del film senza svelarne i colpi di scena, il primo dei quali per altro è dichiarato già nel trailer, ma cercheremo di non farlo perché è chiaro che è stato costruito per svelarsi pezzo per pezzo solo durante la visione.
Prodotto da Zach Cregger, il regista di Barbarian, Companion è il primo lungometraggio di Drew Hancock, che si era già cimentato dietro la macchina da presa e alla sceneggiatura sul piccolo schermo. Ha infatti le caratteristiche strizzate d'occhio delle comedy televisive e un'architettura basata su sviluppi più o meno inattesi che cambiano le carte in tavole, e che funzionerebbero benissimo come cliffhanger di fine episodio in una miniserie. Tutto questo, condensato nel formato compatto di un film, fornisce un'esperienza più intensa, una piccola montagna russa di Sali e scendi e brutali sterzati o giri della morte Recensione ❯
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"Un giorno i tuoi genitori non ci saranno più e sarai pieno di rimorsi" è la frase che convince Angelo a prendersi cura dei suoi vecchi genitori ora che non sono più autosufficienti. Espandi ▽
Angelo Duro fa l'autista di notte raccattando gli adolescenti ubriachi fuori dalle discoteche. La sorella, che non sentiva da anni, una mattina lo chiama per responsabilizzarlo sulla gestione dei genitori anziani di cui lei si è sempre e sola preoccupata. È estate, ha una vacanza programmata e gli implora di darle il cambio. Prima riluttante, Angelo Duro accetterà l'incarico nell'ottica di vendicarsi con loro di tutto quello che gli hanno vietato o costretto di fare da piccolo.
Gennaro Nunziante, il regista dei primi film con Checco Zalone e con Pio e Amedeo, costruisce una cornice da commedia irriverente e paradossale sul personaggio comico, popolare in tv e al teatro, di Angelo Duro. Recensione ❯
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Il film, girato tra Palermo e altri luoghi siciliani, è ambientato nel 1860 e si svolge durante l'epopea dei Mille in Sicilia. Espandi ▽
5 maggio 1860. Giuseppe Garibaldi si prepara a compiere l'impresa dei Mille e affida al colonnello Vincenzo Giordano Orsini l'incarico di reclutare i volontari. Vanno bene un po' tutti, anche i giovanissimi e gli sprovveduti. Fra questi ultimi ci sono Domenico, un siciliano claudicante specializzato in fuochi d'artificio, e Rosario, un palermitano emigrato al Nord che millanta un titolo nobiliare e un passato all'accademia militare: poco importa che sia un imbroglione e un giocatore d'azzardo con la tendenza a barare perché, data la pericolosità dell'impresa, "anche gli impostori possono esserci utili".
Il manipolo di uomini provenienti da tutta Italia vuole liberare la Sicilia dai Borbone e unire il Paese, ma alla prima battaglia a Marsala Domenico e Rosario disertano e si imbarcano in un viaggio attraverso la Sicilia, il primo per ritrovare la donna che ha promesso di sposare, il secondo cercando riparo da chi al Nord ha scoperto i suoi trucchi.
Nel film di Roberto Andò c'è un gusto sincero di raccontare una pagina fondamentale del passato italiano, distinguendo fra chi si è messo dalla parte giusta della Storia, pagandone tutte le conseguenze, e chi invece ha preferito mantenersi in campana. Al centro della storia (e della Storia) è anche il popolo siciliano "che si rivela nei silenzi e nelle parole che non dice", come ricorda Orsini. Recensione ❯
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Niente di nuovo sotto il sole, ma una formula rassicurante per il terzo capitolo della minisaga dedicata alla famiglia Rovelli. Commedia, Italia2025. Durata 98 Minuti.
Dopo il grande successo dei primi due film "Dieci giorni senza mamma" e "Dieci giorni con Babbo Natale" tornano le avventure della famiglia Rovelli. Espandi ▽
Carlo e Giulia Rovelli si preparano a partire verso il Salento dove la figlia maggiore Camilla, ora diciottenne, vuole trasferirsi per studiare all’università. Ma poiché il progetto di Camilla è anche quello di andare a vivere con il fidanzatino pugliese Antonio, Carlo è contrariato, e l’incontro con quelli che potrebbero diventare i futuri suoceri è a rischio. Anche Tito e Bianca, gli altri figli di Carlo e Giulia, viaggiano con la famiglia: il primo, adolescente imbottito di pregiudizi contro il Sud, combinerà una serie di guai, mentre la piccola di casa farà amicizia con Mario, il fratellino di Antonio. Ma a combinare più guai di tutti sarà Carlo, comportandosi come un elefante nella cristalleria in casa dei “suoi”. Si aggiunga che Giulia ha appena scoperto di essere di nuovo incinta: a 45 anni suonati, e proprio quando gli altri figli cominciano a diventare grandi, lei e il marito dovrebbero ricominciare tutto da capo, e non sono sicuri di essere pronti. 10 giorni con i suoi è il terzo film della minisaga scritta (sempre con Giovanni Bognetti) e diretta da Alessandro Genovese, dopo 10 giorni senza mamma e 10 giorni con Babbo Natale. L’impianto è sempre quello della commedia per famiglie con al centro le (dis)avventure della famiglia Rovelli e una sfilza di classici equivoci. Valentina Lodovini è sempre la più credibile ed efficace nei panni di Giulia, Fabio De Luigi sforna battute più o meno puerili, e i tre ragazzi, interpretati dagli stessi attori che abbiamo visto via via crescere (Angelica Elli, Matteo Castellucci e Bianca Usai), ricoprono bene il loro ruolo. Niente di nuovo sotto il sole, ma una formula rassicurante che questa volta pesca anche da due film d’oltreoceano, Ti presento i miei di Jay Roach e Moonrise Kingdom di Wes Anderson (per la scena finale). Recensione ❯
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Il film racconta la storia di una coppia alla disperata ricerca di un figlio che partirà per la Spagna per andare in una clinica specializzata nella fecondazione assistita. Espandi ▽
Angelo e Marta, lui maestro elementare, lei psicoterapeuta e figlia di un colonnello dei Carabinieri, sono sposati da anni, e da anni cercano di avere un figlio. Le hanno provate tutte, ma quando i dottori diagnosticano a Marta un'endometriosi che renderebbe quasi impossibile rimanere incinta i due decidono di seguire il consiglio di Andrea, un amico di Angelo che fa l'infermiere. Andrea suggerisce loro di recarsi a Barcellona dove un luminare pare sia stato in grado di risolvere i problemi di infertilità di innumerevoli coppie.
Ma il luminare conferma a Marta che il suo utero è inospitale, e propone loro una soluzione: una giovane donna catalana è disposta ad ospitare nel suo utero il seme di Angelo e l'ovaio di Marta, per poi portare avanti la gravidanza in Italia accanto alla coppia.
Il cast è di buon livello, a cominciare da Angelo Pintus che si ritaglia un ruolo da attore brillante. Anche i cammei di Tullio Solenghi e Imma Piro e quello di Antonio Catania funzionano, ma in virtù della loro capacità recitativa, non dei ruoli che sono chiamati a interpretare. Quel che è peggio è che per tutta la durata del film al massimo si sorride, mentre più spesso si prova quella sensazione di disagio e di imbarazzo che risultano letali per una commedia. Recensione ❯
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Dalla Blumhouse e dal visionario sceneggiatore e regista Leigh Whannell, creatori dell'agghiacciante racconto di mostri L'uomo invisibile, arriva un nuovo terrificante incubo. Espandi ▽
Blake, cresciuto in una casa tra i boschi dell'Oregon, ora è un padre senza lavoro che vive a San Francisco e accudisce la figlia. Quando riceve una lettera dove lo stato certifica la morte del genitore, da tempo scomparso, Blake convince la moglie Charlotte e la figlia Ginger a trasferirsi temporaneamente nella casa d'infanzia, dove spera di ritrovare la serenità coniugale in crisi. Ma i boschi da cui proviene non erano sicuri quando era un bambino e ancor meno lo sono adesso, così non appena cala la notte una bestiale creatura minaccia la famiglia e ferisce Blake, dando inizio alla sua trasformazione.
Il regista Leigh Whannell, ispirato dal lockdown del Covid-19, dirige la nuova versione di Wolf Man e trasforma la maledizione della licantropia in una malattia. Il film si propone inoltre come una riflessione sul mutamento dei ruoli maschili, da quelli tossici e patriarcali del padre a quelli "evoluti" del figlio, padre premuroso.
Più che quello che il film ha da dire, come spesso nel cinema di genere puro, conta come lo dice, innescando e mantenendo la tensione, calandoci in un incubo orribile soprattutto perché tragico - e di una tragicità che rievoca con efficacia una situazione recente fin troppo reale. Recensione ❯
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Claudia, una venticinquenne con gravi insicurezze, affitta il piano superiore di una casa isolata. Lì conosce Letizia, la proprietaria, un'affascinante donna dal passato oscuro. Espandi ▽
Claudia è una ragazza che, a causa di una madre piuttosto apprensiva e invadente, ha perso fiducia in sé stessa. Si fida solo di Lodovico il quale la invita a misurarsi con un corso di sopravvivenza. Per fare ciò affitta una stanza in una casa ai margini del bosco dove si terrà la prova. La proprietaria si dimostra tanto gentile quanto 'strana' invitandola a sperimentare la metafonia, cioè la comunicazione con i trapassati.
Davide Montecchi conferma la sua versatilità nei confronti dell'horror. Montecchi porta sullo schermo un horror leggibile sul versante psicanalitico attraverso queste due figure femminili, una desiderosa di liberarsi e l'altra prigioniera delle proprie ossessioni e al contempo castratrice subdola delle potenzialità altrui.
Resta l'esito di un'opera seconda realizzata con mano sicura, competenza e visionarietà. Recensione ❯
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Un film per i più piccoli che tratta il tema importante dell'accettazione delle diversità. Animazione, Italia2025. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una storia coinvolgente riguardante importanti tematiche quali la salvaguardia dei mari e degli oceani. Espandi ▽
Ricardito, un pesce pappagallo, vive con mamma e papà e con molti fratelli e sorelle ma si sente a disagio perché ha una pinna dorsale simile a quella degli squali a cui sente di assomigliare. Gli altri però lo prendono in giro per questa sua pretesa. Sarà invece prendendo coscienza delle sue doti che riuscirà in un'impresa contro i 'camminanti' (cioè gli esseri umani) che inquinano il mare.
Alessia Camoirano realizza un film per i più piccoli che tratta temi importanti. Con una grafica di animazione semplice e quindi particolarmente adatta ai più piccoli, anche perché molto colorata, e con una storia che sa delineare bene i protagonisti invitando chi guarda ad andare al di là delle apparenze ed offrendo quindi occasioni di riflessione.
Non mancheranno le occasioni di riflessione sull'inquinamento provocato dai camminanti sia per quanto riguarda i fondali sia per quanto si verifica con gli sversamenti di petrolio. Recensione ❯
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Primo Fineschi è un capo ispettore dell'antidroga che opera con la sua squadra di 4 unità in borghese. Espandi ▽
Primo Fineschi è un capo ispettore dell'antidroga che opera con la sua squadra di 4 unità in
borghese. Quando è in pattuglia fa coppia con il collega Giulio; l'altra squadra è formata da
Corrado e Antonia. Di solito la squadra ottiene sempre ottimi risultati nelle operazioni, ma ad un
certo punto succede qualcosa che sembra ribaltare questa tendenza. Difatti, durante un tentativo
fallito di retata di un gruppo di narcotrafficanti, Primo viene avvertito che Helena, la sua fidanzata,
sembra sparita. È proprio l'ex marito di Helena, Damiano, ad avvertirlo. Praticamente nello stesso
momento, anche suo figlio Gabriele è invischiato in una faccenda di droga e sospettato di omicidio.
La spirale si è invertita nella vita dell'ispettore Primo Fineschi: tutto sembra così incredibilmente
incomprensibile. Le operazioni professionali non vanno benissimo e la sua vita privata è in
pericolo... ma questi due fattori saranno veramente scollegati? Recensione ❯
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La nostra mente è un posto molto affollato, siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente? Espandi ▽
Quanto conosciamo davvero di noi stessi quando prendiamo una decisione? E se dentro di noi esistessero più versioni del nostro IO, ognuna con qualcosa da dire?
FolleMente è una brillante commedia romantica che va oltre le apparenze, immergendosi nella mente dei due protagonisti, Piero e Lara, svelando i loro pensieri più nascosti e le battaglie interiori che tutti affrontiamo. Recensione ❯
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Una divertente commedia romantica tutta Made in Italy. Espandi ▽
Single e con neonato da mantenere, Vito vive insieme al fratello Antonello - combinaguai per professione - in un appartamento situato in un antico palazzo di Napoli, da cui tutti sembrano voler scappare. Perdite d'acqua, invasioni di scarafaggi e persino l'ipotesi di un elevato rischio di crollo hanno infatti spinto i condomini ad abbandonare l'edificio. Ma Vito resiste e rimane, anche perché la casa di proprietà sembra essere l'unico elemento su cui puntare per mantenere l'affidamento del figlio.
Con i servizi sociali alle calcagna e un lavoro in nero in un ristorante, il giovane padre si muove in un equilibrio precario che rischia di essere messo a repentaglio dall'ennesima malefatta di Antonello. Pare infatti che abbia accumulato un ingente debito, che potrebbe far perdere loro la casa di famiglia.
Umberto Riccioni Carteni dirige una commedia romantica leggera e divertente, che trova la sua forza nelle performance degli attori, nell'uso del dialetto e in una buona dose di ironia. Meno riuscita la storia d'amore tra i due protagonisti, indebolita da dialoghi retorici e ingessati, inseriti in una narrazione che procede per cliché. Recensione ❯
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Adattamento live action del film d'animazione Disney del 1937 Biancaneve e i sette nani. Espandi ▽
Gal Gadot interpreterà la regina cattiva nel nuovo live action di Biancaneve e i sette nani, una produzione Disney diretta da Marc Webb e con Rachel Zegler nei panni della protagonista Biancaneve. Il film, previsto inizialmente per il 2024, è slittato causa sciopero al 2025. Il live action di Biancaneve e i sette nani sarà una produzione Walt Disney Pictures e Marc Platt Productions. Recensione ❯
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Un film che si avvale delle tecnologie piu` innovative: riprese all'interno di un virtual set, utilizzo della SGI e dei VFX per poter raccontare l'incredibile viaggio di Orfeo negli inferi. Espandi ▽
Una piazza d’Italia, un chiosco all’angolo, un tassista parcheggiato lì davanti. Sulle scale lui attende lei. All’improvviso un colpo di pistola solca l’aria e squarcia la carne. E ora comincia il loro periplo: lei, Euridice, sprofonda sempre più nel profondo abisso dominato da Plutone, dimenticando il suo promesso; lui, Orfeo, si addentra ancora più nelle stanze dell’Hotel Hades, cercandola vanamente. Cantano, Orfeo e Euridice, e cantando ricordano l’amore che provano l’uno per l’altra… Il mito, l’opera, le stelle: a dare volto e voce Valentino Buzza, Mariam Battistelli, Vincet Cassel, Fanny Ardant, Caterina Murino. Perché si è voltato? Se lo sono chiesto i greci e i rinascimentali, nell’Ancien Régime e nella Repubblica di Weimar, a Madrid come a Vienna. E ogni generazione ha risposto a modo suo. È da qui che parte il lavoro di Davide Livermore e Paolo Gep Cucco, sceneggiatori e registi di questo The Opera! – Arie per un’eclissi, melò-musical, lirica-film in uscita speciale nelle sale, punto di arrivo di un duetto artistico e umano pluriennale innalzato sui palcoscenici di mezzo mondo. Livermore e Cucco tracciano una circonferenza che abbraccia “Carmen”, “Boheme” e “Traviata”, Rossini, Vivaldi e Bellini, melodramma, opéra-comique e farsa, puntellando la catabasi di Orfeo e Euridice con alcuni dei momenti fondamentali della storia della lirica. Recensione ❯
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