Titolo originale | Conclave |
Anno | 2024 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 120 minuti |
Al cinema | 74 sale cinematografiche |
Regia di | Edward Berger |
Attori | Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow, Lucian Msamati, Brían F. O'Byrne Carlos Díez, Merab Ninidze, Thomas Loibl, Sergio Castellitto, Isabella Rossellini, Jacek Koman, Rony Kramer, Valerio Da Silva, Joseph Mydell, Vincenzo Failla, Garrick Hagon, Madhav Sharma, Loris Loddi, Roberto Citran, Balkissa Souley Maiga, Romuald Andrzej Klos, Willie Jonah. |
Uscita | giovedì 19 dicembre 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
MYmonetro | 3,22 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 10 dicembre 2024
Un thriller ambientato nel mondo della Chiesa e ispirato all'omonimo romanzo di Robert Harris. Il film ha ottenuto 8 candidature a Premi Oscar, 6 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 12 candidature a BAFTA, 1 candidatura agli European Film Awards, Il film è stato premiato a National Board, 11 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, 1 candidatura a Directors Guild, 1 candidatura a CDG Awards, a AFI Awards, 1 candidatura a NSFC Awards, Conclave è 9° in classifica al Box Office. mercoledì 29 gennaio ha incassato € 16.379,00 e registrato 750.246 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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"Sede vacante!", annuncia il cardinale statunitense Tremblay: il che significa che il pontefice è spirato, e che un conclave dovrà riunirsi a breve per decidere chi dovrà succedergli. A capo della votazione c'è il Decano britannico Thomas Lawrence, incaricato di verificare che tutto si svolga in piena correttezza, e di arginare le ambizioni rampanti dei cardinali candidati. Fra questi ci sono due italiani, il progressista Aldo Bellini e l'ultraconservatore Goffredo Tedesco, il cardinale africano Joshua Adeneya, ovviamente Joe Tremblay, e persino un cardinale latinoamericano, Vincent Benitez, ordinato in pectore dal Papa in persona mentre era di stanza a Kabul, dopo aver servito nelle zone di battaglia di Congo e Iraq. Per i corridoi del Vaticano si aggira infine suor Agnes, che conosce molti segreti ed è parecchio arrabbiata nei confronti di quell'universo maschile che emargina da sempre lei e le sue consorelle.
Conclave, basato sul romanzo omonimo di Robert Harris, entra nel mondo della Chiesa come in una società segreta ricca di misteri, rivalità e tensioni, e affida alla magnifica recitazione di Ralph Fiennes nei panni del cardinale Lawrence il compito di fare da timoniere fra le correnti infide delle elezioni papali.
Intorno a lui si muove un cast d'eccellenza che comprende Stanley Tucci e Sergio Castellitto nei ruoli rispettivamente di Bellini e Tedesco, John Litgow in quelli di Trembley e Isabella Rossellini nei panni di suor Agnes. La sceneggiatura di Peter Straughan, già autore di quel gioiello che è La talpa nella versione diretta da Tomas Alfredson (fra i produttori esecutivi di Conclave), tratteggia i personaggi attraverso confronti che mettono in luce visioni radicalmente diverse di ciò che la Chiesa dovrebbe rappresentare. I cardinali votano all'interno della Cappella Sistina sigillata dal mondo esterno, ma questo non basta a fermare infiltrazioni e invasioni di campo. Le inquadrature del regista tedesco Edward Berger, già premio Oscar per il Miglior film straniero (più altre tre statuette) con Niente di nuovo sul fronte occidentale, sembrano aver appreso le lezioni di Fellini e di Moretti nel rappresentare spazi metafisici attraversati da figure in tonaca che sembrano fluttuare a qualche centimetro dal terreno.
E gli scrutini papali si susseguono in un crescendo di tensione emotiva, rivelando tanto le debolezze personali quanto le finalità politiche del conclave. Al centro c'è la sopravvivenza della Chiesa in un'epoca in cui è messa in grande discussione e i fedeli sono sul punto di abbandonarla per sempre: la strategia è dunque rinnovarsi e aggiornarsi alla contemporaneità, appoggiando le istanze di donne, gay e immigrati, o arroccarsi al passato, difendendo le classi dominanti e i nuovi sovranismi? Oltre alla recitazione di Fiennes sono memorabili la fotografia di Stéphane Fontain, amato da Jacques Audiard come da Pablo Larrain e Paul Verhoeven - a riprova che esiste un gotha internazionale del cinema d'autore (e alla produzione esecutiva ci sono anche Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa). Le musiche evocative del compositore tedesco Volker Berterlmann sottolineano la tensione dei procedimenti elettorali e i dilemmi morali in gioco. Peccato per un finale (fedele al romanzo di Harris) che sembra cedere alla political correctness più che a una genuina ispirazione narrativa: ma come thriller filosofico Conclave lascerà soddisfatti i fan del best seller da cui è tratto. Un adattamento adulto ed elegante ancorato da interpretazioni solide e da una visione geometrica di come gli equilibri di potere si spostino lungo rette che modificano continuamente la figura iniziale.
Il papa è morto e la sede è vacante. Il camerlengo in crisi di fede deve gestire il conclave e i cardinali. Lussuria, superbia e simonia rovinano i piani dei tre principali candidati al soglio di Pietro. Tocca allora agli underdog. Il film è tratto da un best seller internazionale, pertanto non mi soffermerò sulla sceneggiatura: qualcuno ha già scritto che [...] Vai alla recensione »
Non prendetelo sul serio. Edward Berger voleva fare un film cattivello, non ci riesce, almeno con noi, abituati a ben altri detrattori perfidi e maligni. Made in USA, per molti versi. Se fior di laici presenziano cerimonie sacre, forse qualcuno medita di trasferire oltre oceano l'apparato direttivo della millenaria multinazionale d'oltretevere.
Fino a circa tre quarti è un thriller di qualità, girato con cura e attenzione per la forma, l’idea del giallo in Santa Sede è buona e sembrava mantenere le sue promesse senza momenti di vuoto. Verso la fine un personaggio inverosimile, forse più metaforico che reale, è il pretesto per dispiegare l’immancabile decalogo educativo: integrazione tra i popoli, [...] Vai alla recensione »
Deludente sotto molti punti di vista, il lavoro del regista austriaco è pieno zeppo di errori, inesattezze, semplicionerie, anche dal punto di vista dei costumi, dei titoli e dei dialoghi siamo davvero alla banalità più totale. Eppure, negli scorsi decenni, molti registi hanno portato sugli schermi, con tinte fantasiose più o meno insistenti il tema: penso ai biopic su Giovanni [...] Vai alla recensione »
Conclave è un ottimo film , con un cast eccezionale, ben interpretato e diretto, ha un buon ritmo nonostante il passo cadenzato e possiede la suspense necessaria per tenere alto l'interesse, del resto la fumata bianca è un evento ancora molto suggestivo nel il mondo cattolico, e non solo, e il frusciare delle stole cardinalizie lungo i corridoi del Vaticano, hanno indubbiamente [...] Vai alla recensione »
Partendo dal romanzo omonimo di Robert Harris, il regista premio Oscar Edward Berger (“Niente di nuovo sul fronte occidentale” del 2022), mette in scena un serrato thriller claustrofobico, tutto ambientato fra le mura vaticane di Roma, anche se racconta solo di un futuribile “Conclave”, che tutti ritengono, naturalmente votato, nell’immaginario [...] Vai alla recensione »
Che pugno nello stomaco o ancor meglio what a punch in the stomach! – dato che il regista Edward Berger e lo scrittore del libro da cui il film è tratto, Robert Harris, sono di lingua inglese – hanno dato ai “sacri” riti di un conclave per l'elezione del papa successore del precedente, passato a “miglior” (?) vita.
Ah, tutto quel velluto di raso ...! Bel thriller, ben congegnato, volutamente claustrofobico, come quegli esercizi di stile cinematografici dove tutta l'azione è ristretta in un unico ambiente. Ma qui, e scusa se è poco, l'ambiente è solo la Cappella Sistina, con gli affreschi di Michelangelo che incombono dall'alto come un monito sovrumano.
Film molto noioso e piatto, non c'? mai un colpo di scena o qualcosa di avvincente, un momento di suspance o di clamore. Scorre lento e monotono, non mi ? piaciuto per niente.
Le aspettative erano alte viste le critiche positive ed i premi gi? vinti. Ma il film ? stato deludente. Le trame, i sotterfugi, i segreti che il film racconta durante il conclave per l'elezione del nuovo pap? sono di una banalit? imbarazzante. La fotografia del film, osannata dalla critica non ? altro che una sequenza di immagini e inquadrature immerse nell'oscurit? che spesso nascondono le espressioni [...] Vai alla recensione »
Bel film BEI DIALOGHI alta Regia Grandi interpretazioni su tutti un Ralph Fiennes da Oscar bello il finale sorprendente.
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Cura dei dettagli, trama interessante. Costumi/colonna sonora/ambientazioni degne di un grande film. Ottimo per un pomeriggio in cui si ha tempo di apprezzare le sue sfumature. La trama poteva essere resa più "improbabile" invece nel complesso risulta molto attinente alla realtà e di fatto non improbabile
CONCLAVE di Edward Berger. Con somma sorpresa, proprio diretto dallo stesso regista di NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE, quindi ero pi? che tranquillo. Alla morte di Gregorio XVII viene organizzato il conclave per eleggere il nuovo papa. Sia prima, durante che dopo gli scrutini si susseguiranno molte vicende alla Game of Thrones (naturalmente senza i draghi, gli omicidi, le battaglie e le scopate) [...] Vai alla recensione »
I presupposti per essere un ottimo film non mancano: la scelta del cast è azzeccata e la vicenda raccontata è senz'altro avvincente. Tuttavia, il film nel suo complesso ha ben poco da offrire, con la narrazione estremamente lenta e la continua musica incalzante di sottofondo anche dove non è necessario. L'ambientazione è assai cupa e ripetitiva, gli spazi presentati [...] Vai alla recensione »
Film ben strutturato, con attori di calibro e una colonna sonora adeguata.Ul finale? Provocatorio ed imprevedibile. Un film da vedere
Sembra un giallo, di quelli in cui l'omicidio è commesso in uno spazio chiuso in cui il colpevole dev'essere obbligatoriamente uno dei presenti. La tensione c'è ed anche il ritmo e sono sostenuti da una buona recitazione, ma sono i colpi di scena che danno una svolta al racconto ad essere regolamente poco credibili e troppo sensazionali, soprattutto quello finale.
È un film originale e ben fatto, con buoni dialoghi e buona ambientazione. Gli attori sono tutti bravi. Ovviamente, dato che nel film si parla anche di chiesa in accordo con i tempi e si critica quella retrograda, la critica di destra troverà i peli nell' uovo per criticare il film. Vedremo.
Secondo me un buon film ma il finale non mi convince. La pellicola spiega molto bene le tensioni e gli interessi che esistono in un conclave, descrivendo i cardinali come semplici "uomini" in competizione fra di loro. Il finale ripeto molto discutibile e superficiale.
Visto in Germania prima esca in Italia (in Germania è già in programmazione). Finalmente un film ben scritto, molto psicologico e allo stesso tempo cinematico. Tutti gli attori bravissimi. Il finale è l'unica cosa che mi ha lasciato perplesso ma non voglio fare spoiler. Da vedere.
«Morto un Papa se ne fa un altro» recita un antico detto popolare per dire che nessuno è insostituibile, anche se reputato importante come il Sommo Pontefice. Ma è pure l'espressione che fa riferimento alla sua sostituzione in seguito alla dipartita, per la quale viene subito convocato un Conclave dei vescovi per l'elezione del prossimo rappresentante di Dio.
Lo stampo di Conclave di Edward Berger lo aveva già impresso Habemus Papam di Nanni Moretti con l'idea di entrare nel "corpo" di un'elezione segretissima, misteriosa, tanto spirituale quanto terrena: la nomina di un nuovo pontefice. Nella versione morettiana il punto centrale stava in una canzone della colonna sonora, Todo cambia di Mercedes Sosa, la cui sostanza, in fondo, è anche il fil rouge di [...] Vai alla recensione »
Il mistero è mistero, e laddove c'è mistero, dubbio e curiosità vagano con il lanternino in una mano e una mappa rovinata nell'altra. Il dubbio che a reggere il mistero non sia altro che un'impalcatura con dietro poco e nulla, la curiosità di capire come quell'impalcatura duri da 2000 anni e passa. Conclave di Edward Berger porta avanti curiosità e dubbio, spogliando una cerimonia sacra e rilevandone [...] Vai alla recensione »
Conclave, tratto dal romanzo di Robert Harris, ha quanto meno il pregio di segnare una cesura netta con il cinema di Natale che occupa gli schermi in questi periodi. Con un certo coraggio distributivo in pieno periodo natalizio esce questo film che quanto meno riesce a rimescolare alcuni elementi di un dibattito politico che diffusamente appartengono alla cronaca.
i film girati in Vaticano e sul Vaticano ne abbiamo visti parecchi: da "Angeli e demoni" di Ron Howard con Tom Hanks, a "Amen" di Costa Gavras con Mathieu Kassovitz, "L'esorcista del Papa" di Avery con Russel Crowe e "Habemus Papam" di Nanni Moretti con Michel Piccoli. Drammatici, politici, grotteschi, anche ironici. Proprio Moretti portò sullo schermo un conclave, come si chiama l'assemblea a porte [...] Vai alla recensione »
Film di papi, e si sente l'odore di naftalina e polvere da società segreta e coltellate ecclesiali (I due papi con Hopkins, la serie tv The young pope di Sorrentino e il migliore di tutti Habemus papam di Moretti). Anche per questa elezione al sommo trono, immaginaria e verissima, le virtù spirituali si cimentano con i vizi del potere nel bunker radioso della Sistina.
Un thriller apostolico, spettacolare pur senza effetti speciali, teso fino all'ultimo respiro. Lo è «Conclave» del tedesco Edward Berger (autore di «Niente di nuovo sul fronte occidentale», quattro Oscar nel 2023), ricavato - con minime variazioni - dal best seller di Robert Harris, uno degli autori contemporanei più «sfruttati» dal cinema. Un testo che, come quasi tutta la letteratura di finzione [...] Vai alla recensione »
I cardinali riuniti per eleggere il nuovo Papa hanno affascinato anche Nanni Moretti, che li ha impegnati in varie occupazioni, tra una fumata nera e l'altra. Una scappata fuori dal Vaticano per procurarsi un pasticcino, allenamento e partita di pallavolo (coach Nanni Moretti medesimo, quando girava film divertendosi, e intimava agli alti prelati "non mi scardinate lo schema di gioco"), seduta di psicoanali [...] Vai alla recensione »
Muore il Papa, tocca fame un altro. Si chiudono le porte della Sistina, lo Spirito Santo, è evidente, resta fuori, fra i cardinali è battaglia politica dura anzi lercia, progressisti vs tradizionalisti, complotti & ricatti, a ogni papabile il suo scheletro nell'armadio. Tutto squadernato e sottolineato, dal copione la finezza è esclusa. Peggio ancora, la meccanica disposizione dei colpi di scena: il [...] Vai alla recensione »
Dopo il notevole «Niente di nuovo sul fronte occidentale », Edward Berger torna a misurarsi con un altro campo di battaglia - il Vaticano della Sede Vacante sempre macchiato di rosso: dallo scarlatto del sangue al porpora delle mozzette cardinalizie infatti il passo è davvero breve. Morto il Papa, il decano Thomas Lawrence (Ralph Fiennes coniuga bene ieraticità ed inquietudine) è chiamato a far partire [...] Vai alla recensione »
La cosa veramente interessante, guardando "Conclave", è la percezione di uno sguardo completamente estraneo alla cultura vaticana e, soprattutto, ad una quotidianità intrisa di cattolicesimo. Trasformando un'elezione papale in una spy story d'altri tempi, il regista austriaco Edward Berger e compagni dimostrano come l'approccio hollywoodiano verso verità che ogni italiano conosce da una vita (e non [...] Vai alla recensione »
Ammettiamolo una buona volta: il Vaticano non è solo un posto da sogno per un thriller che amalgama umane bassezze e slanci ultraterreni. È anche il luogo ideale per concedere agli adulti qualche brivido para -fantasy. Difficile infatti, passata l'età, cedere alle seduzioni dei mondi paralleli, con relativi culti, creati da penne quasi sempre anglosassoni (vedi alla voce "Dune", ma sono molti i fanta-regni [...] Vai alla recensione »
In alternativa ai cinepanettoni un tempo dominanti, tocca al filmone a tutta suspense: inserito tra i riti pantagruelici "Conclave" costituisce un'occasione per non stravaccarsi ore intere nelle case. Infatti il fanta thriller tratto da un romanzo di Robert Harris e basato sulle macchinazioni che si scatenano mentre il conclave (dal latino "cum clave" ovvero letteralmente sottochiave) è riunito in [...] Vai alla recensione »
C'è un fascino narrativo all'interno della Chiesa e di tutti quei meccanismi, misteriosi, non detti, che la dominano. Vedi Dan Brown, o Nanni Moretti ne fece un ritratto sarcastico, ma profetico, in "Habemus Papam", con un Pontefice in crisi, non all'altezza del ruolo. Ora, Edward Berger, il regista austro-tedesco di "Niente di nuovo sul fronte occidentale", il film-rivelazione di guerra, uscito su [...] Vai alla recensione »
Tratto dall'omonimo romanzo di successo di Robert Harris, Conclave porta sul grande schermo un thriller sociologico e politico ambientato in Vaticano in uno dei momenti più delicati che ciclicamente la Chiesa si trova ad affrontare: la morte di un pontefice e l'elezione del suo successore. Ralph Fiennes è protagonista di un intrigo di potere, ben diretto da Edward Berger (Niente di nuovo sul fronte [...] Vai alla recensione »
Niente di nuovo sul fronte papale. Lo avranno già scritto in tanti, citando il precedente film del regista tedesco Edward Berger che nel 2022 aveva adattato per il grande schermo (con ottimi risultati e premi) il romanzo di Erich Maria Remarque "Niente di nuovo sul fronte occidentale". Con "Conclave" Berger, questa volta, sceglie un thriller di ambientazione vaticana, ispirato all'omonimo libro di [...] Vai alla recensione »
C'è una scena, all'inizio di Conclave, piuttosto significativa e che rende bene l'idea di quale sarà l'atmosfera che si respirerà durante tutta la durata del film. All'interno della stanza dove giace la salma del Papa (Bruno Novelli), raccolti attorno al decano Thomas Lawrence (Ralph Fiennes, prova maiuscola la sua) sono riuniti, attoniti, un ristretto circolo di alti prelati chiamati a sancirne la [...] Vai alla recensione »
Forse per via della sua precedente militanza di giornalista politico, tutti i thriller di Robert Harris ruotano in un modo o nell'altro sul tema del potere: i cui giochi e le cui corrotte derive seguono analoga parabola sia che si intreccino nella cornice della Germania nazista di Fatherland, della Roma antica di Imperium, o delle stanze del Vaticano, come in Conclave trasferito ora sullo schermo a [...] Vai alla recensione »
All'origine di Conclave c'è il romanzo omonimo best seller di Richard Harris di cui il film, con la sceneggiatura firmata da Peter Straugham appare una «trascrizione» senza troppe varianti. Del resto la materia è già sovraccarica in quel contesto che, come anticipa il titolo, riguarda l'elezione del nuova Papa a Roma fra intrighi, accordi, mediazioni, alleanze concluse per essere (forse) subito tradite, [...] Vai alla recensione »
Conclave è un film di guerra tanto quanto Niente di nuovo sul fronte occidentale. Le trincee fangose ed escrementizie che abitavano il fortunato adattamento del libro di Remarque sono sostituite dagli interni claustrofobici e dalle stanze sigillate del Vaticano. Il papa è morto e la sua eredità apre la strada ai sotterfugi, alle accuse, agli scontri verbali che diventano strumento strategico di persuasione [...] Vai alla recensione »
Morto un papa se ne fa un altro. Fosse facile. Il decano Lawrence piange lacrime sincere, era un papa di valore. A lui l'arduo compito di radunare e dirigere il conclave dei cardinali da tutto il mondo che dalla Cappella Sistina decideranno il futuro della Chiesa, e non solo. Fosse facile. Dimenticare Moretti e Sorrentino: i loro diversamente straordinari vecchi/nuovi pontefici tra cinema e tv nulla [...] Vai alla recensione »
Come il thriller di Robert Harris da cui è tratto, il film ci porta all'interno della cappella Sistina per origliare il processo sussurrato, claustrofobico e ricco di pugnalate alle spalle che porta all'elezione di un papa. In mezzo all'intrigo c'è un uomo che cerca di evitare che la chiesa, al termine del processo, non regredisca di decenni. Il cardinale Lawrence, incaricato di organizzare il conclave [...] Vai alla recensione »
Chissà se il regista Edward Berger ha visto L'uomo venuto dal Kremlino del 1968 di Michael Anderson. Anthony Quinn interpretava un vescovo dal passato burrascoso che, non proprio con entusiasmo, veniva eletto Papa. Ci sono delle assonanze tra l'esule di Quinn e il decano a cui presta il volto un superbo Ralph Fiennes in Conclave. Entrambi stanno attraversando un momento tumultuoso per la loro fede [...] Vai alla recensione »
Il drammaturgo e sceneggiatore Peter Straughan non è nuovo al thriller. E neanche all'ambientazione ecclesiastica (suo il copione di Il debito, The Debt, di John Madden, 2010). Qui, nell'adattare il romanzo di Robert Harris, viene chiamato a unire entrambi questi elementi. Il risultato è un thriller del tutto particolare, che smoglia quasi più ai film di spionaggio degli anni della Guerra Fredda (sempre [...] Vai alla recensione »
Presentato nella sezione Grand Public alla Festa del Cinema di Roma, il nuovo film di Edward Berger racconta ciò che succede a porte chiuse, tra le mura affrescate e antiche del Vaticano: alla morte del Papa, il Decano Joe Lawrence (Ralph Fiennes) deve supervisionare il conclave che decreterà l'elezione del nuovo pontefice. Il soggetto è tratto dall'omonimo romanzo di Robert Harris.
Chi frequenta il centro di Roma, si sarà certamente imbattuto con frequenza crescente in una nuova presenza nelle strade: i golf cart. Queste macchinine scoperte, silenziose fino a quando non incontrano la prima buca romana rischiando di disintegrarsi o ribaltarsi, sono ovviamente cariche di turisti, versioni mignon delle navi da crociera raccontate da David Forster Wallace in Una cosa divertente che [...] Vai alla recensione »