Anno | 2013 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Riccardo Milani |
Attori | Beppe Fiorello, Remo Girone, Massimo Popolizio, Cesare Bocci, Omero Antonutti Michele Alhaique, Franco Ravera, Gianni Cavina, Piera Degli Esposti, Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Patrizio Rispo. |
Uscita | giovedì 21 marzo 2013 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,88 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 marzo 2014
In un piccolo paesino di montagna vive un uomo semplice ma dal nome impegnativo: Giuseppe Garibaldi. Un uomo che per errore diventa Presidente della Repubblica. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office Benvenuto Presidente! ha incassato 8,5 milioni di euro .
Passaggio in TV
il film è stato trasmesso giovedì 30 gennaio 2025 ore 22,50 su RAIMOVIE
Benvenuto Presidente! è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO SÌ
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Peppino è un bibliotecario col vizio delle storie e della pesca alla trota. Onesto e genuino, vive in un piccolo paese di montagna sognando un futuro migliore per il suo unico figlio, venditore rampante di un articolo sportivo. A Roma intanto destra, sinistra e centro discutono le sorti del paese e l'identità del nuovo presidente della Repubblica. A sorpresa e per provocazione viene eletto Giuseppe Garibaldi. Generale, patriota e condottiero italiano naturalmente defunto il cui nome e cognome è stato però ereditato da almeno cinque italiani. Peppino si fregia di quel nome e dell'età giusta per ricoprire la carica di presidente. Eletto suo malgrado, viene prelevato dalle sponde del fiume e condotto a Roma. Pescatore di trote e di sogni, viene risolutamente invitato a rinunciare al mandato. Ma al momento di pronunciare il discorso alla Camera, Peppino Garibaldi avverte l'opportunità di fare qualcosa e di cambiare finalmente il suo Paese. Rifiutate le dimissioni e con l'aiuto di un'avvenente vice segretario ricomincerà dagli italiani.
Da qualche tempo e qualche film in Italia il cinema ha perso quel riguardo per l'autorità che relegava il 'politico' in un genere impegnato, aprendolo all'evasione, mettendolo alla berlina, criticandolo duramente e consegnandolo alla libertà della fantasia. Se Paolo Sorrentino e Marco Bellocchio hanno trasfigurato la cronaca politica trasformandola in alta meditazione poetica, il cinema medio e popolare italiano cavalca l'onda antipolitica e sceglie l'uomo comune che si ritrova per caso alla presidenza. Esauriti bipolarismi(?), contrapposizioni nord/sud, risate, tarallucci e vino, in sala e in Parlamento scendono politici improvvisati mostrati nella loro umanità e celebrati come paladini del mondo. Pacifico e tenero progressista, Claudio Bisio diventa presidente per 'un giorno' della Repubblica italiana nella nuova commedia di Riccardo Milani, che smaschera cattivi e 'deviati' e propone al Paese un programma di rieducazione civica.
La sua inventata figura presidenziale è funzionale a fare satira e critica sociale, alludendo all'esistente o puntando chiaramente l'indice. Scritto da Fabio Bonifacci, Benvenuto Presidente, alla maniera di Viva la libertà, insedia un 'impostore' al potere producendo risate e gag, qualche volta efficaci.
Il segretario di partito di Roberto Andò e il presidente di Riccardo Milani però sono tutt'altro che figurine sprovvedute che gonfiano il petto e sorridono inetti nel loro abito istituzionale. Professore l'uno, pescatore l'altro, sembrano comprendere bene quello che gli accade attorno, sciogliendo il guinzaglio dei rispettivi consiglieri.
Nonostante alcune scene indiscutibilmente retoriche come il soccorso ai senzatetto e l'animazione in ospedale, la commedia di Milani funziona soprattutto per quella grossolana innocenza diffusa nel film e incarnata da Claudio Bisio, che nel monologo sanremese 'sugli elettori impresentabili' aveva anticipato la questione del degrado morale. Questione che riguarda tutti e che è stata causata da tutti. Parafrasando De Gregori: la storia (italiana) siamo (anche) noi, nessuno si senta escluso. Controcampo del campo, abitato dal presidente Peppino Garibaldi, è allora il popolo italiano (e sovrano), seduto attorno alla tavola apparecchiata e davanti alla televisione accesa, che ripete come un mantra l'idea di una classe politica marcia.
Al Paese reale, che si sente assolto, ai nuovi 'comici', che vorrebbero distruggere tutto senza pensare a costruire un luogo altro dell'amministrazione e delle relazioni umane, Milani risponde richiamando(ci) alla responsabilità civile. Lo fa attraverso la metafora dell'uomo qualunque costretto a misurarsi con i gravosi compiti del ruolo. Metafora che non sembra essere né neutra, né ingenua, aprendo all'intervento (e alla coscienza) individuale.
BENVENUTO PRESIDENTE! disponibile in DVD o BluRay |
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Sapete cosa fa' un passero di quindici chili sul ramo di un albero? - CiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiP! E, sapete cosa fa' un Bisio al Quirinale? Ci fa' un Presidente della Repubblica. O meglio, Il Presidente della Repubblica. Si, si, proprio così. Non se l'è mica cercata questa carica, lui un tranquillo cittadino, di un tranquillo paesino di montagna, si ritrova, improvvisamente a dover [...] Vai alla recensione »
Ma se non si vive inseguendo i sogni, quali proprositi potranno mai spingerci a cambiare e migliorare? E' un film leggero, allegro, a tratti esilerante, a tratti emozionante, forse in fondo molto triste, perchè tutti vorremmo essere migliori per meritarci qualcosa di meglio. Un film che mostra il lato buono della gente di cui tutti oggi si vergognano, in una società dove i valori [...] Vai alla recensione »
Film politico, commedia che racconta l’ascesa al potere di un cittadino comune che diventa presidente della repubblica. Da lì comincia la scalata all’onestà del cittadino comune che decide di non dimettersi subito, come suggeritogli, ma di dare la scalata alle gerarchie e cominciare a fare piazza pulita. In tutto questo il regista ci presenta la figura del presidente, interpretato [...] Vai alla recensione »
Film politico, commedia che racconta l’ascesa al potere di un cittadino comune che diventa presidente della repubblica. Da lì comincia la scalata all’onestà del cittadino comune che decide di non dimettersi subito, come suggeritogli, ma di dare la scalata alle gerarchie e cominciare a fare piazza pulita. In tutto questo il regista ci presenta la figura del presidente, interpretato [...] Vai alla recensione »
Film carino e divertente, che affronta in parodia un tema tutt'altro che leggero. Con perfettto tempismo, quasi come i cinepanettoni l'8 dicembre, il film esce nelle sale in concomitanza con la rielezione di Napolitano a presidente, con il beneplacito ed il sospirone della vecchia casta politica. Bisio interpreta Giuseppe Garibaldi, un bibilotecario del nord con l'hobby della pesca, omonimo [...] Vai alla recensione »
Ormai il cinema italiano, dopo i fasti del neorealismo e successivamente di due generazioni di grandi registi, sembra avviato a perpetuare il filone dei cinepanettoni; siccome però questo non è uscito a natale, lo possiamo tranquillamente catalogare un cinetarallo a buon titolo. L'idea iniziale non è certo un faro di originalità, tuttavia presterebbe l'occasione [...] Vai alla recensione »
Il regista del Benvenuto Presidente é Riccardo Milani. Claudio Bisio é un molto buona protagonista. Questo comedia é un buon film sul governo in Italia e sulla nostra morale. Un buon film ti fa pensare. In questo film noi ridiamo e amiamo con il protagonista. Lui é un uomo con cui possiamo relazionarci. Lui diventa il presidente e pensiamo quanto sia fortunato.
BENVENUTO PRESIDENTE! (IT, 2013) diretto da RICCARDO MILANI. Interpretato da CLAUDIO BISIO, KASIA SMUTNIAK, BEPPE FIORELLO, OMERO ANTONUTTI, REMO GIRONE, CESARE BOCCI, MASSIMO POPOLIZIO, GIANNI CAVINA, MICHELE ALHAIQUE, PIERA DEGLI ESPOSTI, PATRIZIO RISPO, GIGIO MORRA, FEDERICO MARIA GALANTE, PUPI AVATI, LINA WERTMULLER Giuseppe Garibaldi è per tutti Peppino, un bibliotecario/pescatore di [...] Vai alla recensione »
Immaginatevi un'Italia diversa, dove la politica non viene più considerata un qualcosa di “torbido” e un affare esclusivo dei partiti che stanno in Parlamento, ma un bene comune che sta al centro della vita di tutti noi e non contempla termini come “intrighi”, “corruzione” o “sporchi affari”.
Dopo Antonio Albanese ecco un altro regista, Riccardo Milani, che ci racconta ridendo la male politica e il malcostume nel nostro Paese. Una lezione di educazione civica, uno schiaffo sonoro a politici e cittadini che incassano e glissando dicono: "senza infamia e senza lode", forse senza caprine il vero messaggio. Con grande stile vengono mostrate le facce sporche della politica italiana [...] Vai alla recensione »
Film dove si racconta di un umile bibliotecario di un paesino di montagna con la passione per la pesca ma dal nome "impegnativo" Giuseppe Garibaldi (interpretato da Claudio Bisio) che per errore viene eletto alla carica di Presidente dellaRepubblica Italiana. Da qui nasceranno una serie di eventi ed equivoci a non finire che porteranno a smascherare in maniera evidente la pessima classe [...] Vai alla recensione »
Film dove si racconta di un umile bibliotecario di un paesino di montagna con la passione per la pesca ma dal nome "impegnativo" Giuseppe Garibaldi (interpretato da Claudio Bisio) che per errore viene eletto alla carica di Presidente della Repubblica Italiana. Da qui nasceranno una serie di eventi ed equivoci a non finire che porteranno a smascherare in maniera evidente la pessima [...] Vai alla recensione »
Da Bisio ci si aspetta molto: a parte qualche svarione ("Benvenuti al Nord" e "bar Sport" tanto per citarne uno), ha sempre accettato copioni che hanno una dignità pur se di basso profilo ("par par condicio: "Si può Fare" e il best seller "Benvenuti al Sud". Nel film è bella l'idea di partenza (chi non vorrebbe essere "IL PRESIDENTE"), ma l'inverosimiglianza con cui è trattata la narrazione rende [...] Vai alla recensione »
un film banalotto e senza un'anima. Bisio cosi cosi ... il resto del cast recita male.
Erano anni che non andavo via prima della fine del film....Un film ridicolo con battute da bambini
Bisio è sicuramente un attore sottovalutato sia in relazione alla sua esperienza teatrale che alla sua capacità di adattamento ai personaggi sorretta da una mimica facciale che, in quanto a bravura, ricorda quella dei grandi (Totó e Bramieri per fare due nomi). Purtroppo peró è sottovalutato, ed ecco che gli si propongono copioni come questo di Benvenuto Presidente.
ridicolizzato un film che come idea poteva essere interessante
dopo un anno di terapia per curare i miei incubi notturni dovuti a bar sport ( il peggior film mai visto) ritorno a vedere con cauta fiducia un film con bisio che mi piace e mi diverte .Il film parte bene, alcuni episodi simpatici ,ma poi come immaginabile dato il tema paradossale ,il film scade un po' troppo nel banale , nel patetico con punti e messaggi buonisti populistici e puerili .
Il cane che si morde la coda: i politici corrotti che non ci rappresentano, il popolo che stanco si affida alle immorali promesse politiche, alimentando così la malapolitica. E' il circolo vizioso a cui purtroppo gli italiani si sono abituati. Ma un semplice escamotage interrompe questo ciclo, ovvero l'elezione di un comune (non così comune, data la quasi innaturale [...] Vai alla recensione »
OTTIMO CLAUDIO BISIO.il film fa vedere a tutti noi come sta andando avanti questa italia in base economica-politica bene claudio sulle caricature quindi per me è un 8-
A differenza della Gandolfi io ricordo la commedia all'italiana e la sua funzione SOCIALE e di conseguenza SO FARE I DISTINGUO che, soprattutto in questo caso, mi sembrano DOVEROSI perché LAMPANTI. Cosa mostra questo film? L'ingenuità di un pescatore di montagna? Sì. Una ingenuità grossolana quanto irrealistica? Sì. Ma cosa succede a questo sprovveduto pescatore? Una volta capito e soprattutto con [...] Vai alla recensione »
non c'è niente da salvare. non ho riso una sola volta, mi vergognavo di essere in sala
bisio simpaticissimo... per un film che centra il suo obbiettivo... far passare un'oretta spensierata... la smutniak diventa sempre piu' bella o e' una mia impressione?
un film davvero carinissimo, divertente ed originale, giustamente in tema con ciò che sta accadendo all'Italia mi ha anche fatto riflettere su alcuni problemi. recitazione un po' scadente da parte di alcuni attori ma nel contesto ben riuscito :)
Giuseppe Garibaldi, bibliotecario e pescatore piemontese diventa per caso presidente della repubblica. Nella sua inadeguatezza e comicità dimostra poi determinazione e rispetto di etiche morali ormai dimenticate. Qualche risatina e tante sagge osservazioni per tutti.
Nonostante la bella idea di partenza, che però è abbondantemente ispirata a "Dave", film americano con Kevin Kline (un uomo comune, onesto e pieno di buona volontà, si trova ad essere presidente della repubblica), il film si sviluppa in un crescendo (?) di trovate decisamente banali o surreali, scivolando spesso e volentieri in scene stucchevoli o puerili.
Bravissimo tutto il cast. Film godibile, divertente, senza troppe pretese, è inutile fare un'analisi politica, tutte cose trite e ritrite. Un buon modo per passare un paio d'ore.
Salve a tutti i lettori, voglio dire solo qualche parola su questo film. Ritengo che nonostante venga presentato in modo leggero racchiuda all'interno un significato profondo che deve farci riflettere su cosa veramente vogliamo. Peppino ha tutto quel coraggio che basta a cambiare le cose, ma purtroppo, come sempre avviene lo appoggiano solo in pochi nella realizzazione del suo sogno, perchè [...] Vai alla recensione »
Vado al cinema a vedere Benvenuto Presidente il giorno dopo la rielezione di Napolitano a Presidente della Repubblica; per l’ennesima volta una parodia della politica diventa inferiore all’incredibile situazione di quella reale. Nel film i partiti non riescono a trovare l’accordo per eleggere il Presidente della Repubblica; ed allora ognuno all’insaputa dell’altro [...] Vai alla recensione »
anche attuale, se mettiamo grillo al posto di bisio
A noi è piaciuto molto. Abbiamo riso dall'inizio alla fine ed il messaggio che lascia trasparire è sicuramente spunto di riflessione per molti.
Un film terribile, la trama non regge, scene banali. La storia non è credibile in nessun momento. A parte le poche risatine strappate a inizio film si cade veramente nel ridicolo. Vuole presentarsi come un capolavoro, ma è la vittoria della mediocrità. Prima che finisse il film 2 coppie di persone se ne sono andate e sono uscite dalla sala durante la proiezione, credo [...] Vai alla recensione »
Eh si, accollandosi solo il costo del biglietto del cinema si ha la possibilità di ascoltare, in una sala buia e con la massima concentrazione, la ramanzina di Claudio Bisio rivolta al popolo italiano. La comicità è abbastanza spicciola, quasi da cinepanettone, salvando qualche scena. Il film non è terribile alla partenza e, per un po’, l’esasperazione della [...] Vai alla recensione »
leggendo le critiche precedenti mi viene da dire che, è si una commedia molto irreale (quando mai un presidente potrebbe venir eletto x sbaglio?! e se anche fosse chi mai non si approfitterebbe di quella situazione?!) ma che coglie l'occasione x far riflettere tutti noi su questioni molto calde della politica odierna italiana. un presidente onesto e di sani principi che va incontro agli [...] Vai alla recensione »
Alcune cose sono retoricamente stucchevoli e non funzionano , ma nel complesso il film si fa vedere e non mancano situazioni esilaranti . Bisio è bravo , ma forse dare più spazio ai tre politici non sarebbe stato male . Francamente G. Fiorello e non solo lui paiono sacrificati/sprecati . Della Smutniak che dire ? Come attrice continua a migliorare e poi è sempre bellissima [...] Vai alla recensione »
Della serie "quando il cinema italiano cerca ispirazioni altrove": era stato un successo con 'Benvenuti al Sud', oggi è una stecca con questo 'Benvenuto presidente'. Notare come il furbo marketing ormai abbini la faccia di Bisio alla parola BENVENUTO/I, mi raccomando non cascate nel tranello, questo è un film da EVITARE.
ma in realtà graffiante ed amaro, il finale appare sconsolante: è davvero impossibile cambiare gli italiani e, di conseguenza, l'Italia?
Anche se con una trama piuttosto improbabile,il film comunque è divertente senza essere banale.Claudio Bisio è l'attore giusto per interpretare questo personaggio,la sua mimica,il suo straniamento,la sua studiata goffagine lo rendono giusto per interpretare il ruolo del Presidente per sbaglio, in una commedia grottesca, ma abbastanza smaliziata e incisiva, nell'additare malcostume [...] Vai alla recensione »
Un'idea carina buttata per aria. Una pellicola orribile dove tutto è già stato visto, già stato sentito e gli attori che fanno le macchiette....basta...basta sul serio. Non ne possiamo più. Peggio di una fiction e ho detto tutto.
Io l'ho sempre creduto e detto, il nome nella vita è importante e se ci si chiama Giuseppe Garibaldi si può arrivare ovunque, persino al Quirinale! E al buon Peppino succede proprio questo, essere eletto neanche troppo per errore, Presidente della Repubblica Italiana, un Presidente bizzarro e atipico che non cadrà nei tranelli del potere e non si lascerà corrompere ma [...] Vai alla recensione »
Per via di un pasticciaccio politico, uno dei tanti compiuti in Italia, il signor Giuseppe Garibaldi, da poco disoccupato, viene eletto a sua insaputa Presidente della Repubblica; ma basta poco per rimediare a questa curiosa vicenda, ovvero leggere una lettera di dimissioni, ma Garibaldi non ci sta e diventa così il nuovo Presidente, alla faccia dei politici che con ansia attendevano le sue [...] Vai alla recensione »
Ottima commedia senza troppe pretese ma sempre divertente e sarcastica. Bravo Bisio.
Pomodoro pachino, mozzarella di bufala e origano di Taormina. o meglio, erba per canne. Per il resto le regole per la felicità sono poche e ferree: niente raccomandazioni, niente favoritismi o nepotismi, fedeltà coniugale e fiscale. Peccato che, come ci insegna il cinema italiano degli anni ’60, gli italiani siano ineguagliabili quando si tratta di fare patacche e “sole”, come quando Totò riuscì a [...] Vai alla recensione »
Quando "benvenuto presidente uscì al cinema ammetto di essere stato molto incuriosito da questo film, ma non ebbi mai la possibilità di vederlo. Mi capitò tra le mani durante un volo aereo, così decisi di vederlo;bene adesso posso senz'altro dire che "benvenuto presidente" è un film decisamente sopravvalutato e pieno di luoghi comuni, come credo [...] Vai alla recensione »
Non capisco chi scrive di aver trovato questa commedia divertente. Sembra un prodotto televisivo e neppure di qualità.
un film semplice semplice per persone semplici che non chiedono troppo alla storia. Tutta la forza del film è concentrata in Bisio, vero e proprio mattatore. Tutto il resto è noia.
IO HO TROVATO IL FILM,UN FESTIVAL DI BANALITA' E LUOGHI COMUNI.PER NON PARLARE DELL'ECCESSIVO,MELENSO,SEMPLICIOTTO BUONISMO DA QUATTRO SOLDI.IN QUANTO ALLA COMICITA',DOVREBBE ESSERE TRASMESSO IN UN POLLAIO,PERCHE' FA RIDERE LE GALLINE....MI DISPIACE PER BISIO,CHE E' BRAVISSIMO E ANCHE PER KASIA SMUTNIAK,CHE E' BRAVA E BELLISSIMA.
Benvenuto Presidente è una simpatica commedia, ma poteva essere molto più di una semplice commedia. La volontà di puntare solo sul grottesco e sulla comicità di Bisio nonostante l’importanza di un argomento come la grave crisi economica, politica e istituzionale che stiamo attraversando e la partecipazione di attori importanti come Omero Antonutti, Piera degli Esposti e Remo Girone ha limitato il film. [...] Vai alla recensione »
Peccato, l'idea è originale e divertente. Insolita nel tema e ha il merito di farci uscire dal loop delle commedie sentimentali ad unico tema: la Coppia. Gli attori anche bravi, insoliti e graditi i "camei" , però manca il film nel complesso manca di Verve e di dialoghi accattivanti.. le gags di bisio che sembra più un cretino che un uomo comune, fanno pensare che è mancato il coraggio di separarsi [...] Vai alla recensione »
Peppino Garibaldi, bibliotecario animatore, è per una fortunata coincidenza Presidente della Repubblica, rinunciatario non rinunciante il neo-presidente eserciterà i suoi poteri per risolvere i problemi del Paese in una saettante commedia all'italiana che tra intrighi e giochi di palazzo porteranno ad un inaspettato epilogo ed all'elezione del nuovo pontefice.
Gustosissima, spiritosa commedia, che piomba come il cacio sui maccheroni sull'Italietta gonfia di rabbia antipolitica. Un film cugino di secondo grado di Mister Smith va a Washington e di Oltre il giardino, che cavalca, quasi inconsapevolmente (il copione è di tre anni prima), il disgusto del popolo elettore. Un po' di demagogia nel finale non guasta quanto seminato nell'esemplare prima parte, davvero [...] Vai alla recensione »
Forse hanno ragione loro. Forse per tentare di risolvere i guai che attanagliano la politica italiana c'è proprio bisogno di Garibaldi. Solo che il Giuseppe Garibaldi di Benvenuto presidente! non è l'eroe dei due mondi, anzi, è un campagnolo della val di Susa, un bibliotecario che perde il lavoro per i tagli alla spesa pubblica, e si limita a pescare trote e a fare grigliate con gli amici.
Benvenuto Presidente! è la versione comica e anche un po' farsesca e favolistica di Viva la libertà di Roberto Andò che non manca di spunti ironici e di toni da commedia ma che non intende essere comico. Due film fantapolitici che entrano in sintonia con il clima del momento. E se già il primo ha trovato i suoi riscontri nel pubblico, questo diretto da Riccardo Milani (ma scritto da Fabio Bonifacci) [...] Vai alla recensione »
Tutta materia per aggiornare il dibattito: "Sono i politici così comici di loro che i comici hanno le armi spuntate?". Ora suona così: "Sono gli antipolitici così comici di loro che i comici hanno le armi spuntate?". La risposta naturalmente è "sì", e nonostante le lodevoli intenzioni "Benvenuto Presidente!" toglie ogni dubbio (se mai l'avevate). Barboni accolti per la notte nei corridoi del Quirinale, [...] Vai alla recensione »
Benvenuti al Quirinale. Dopo Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, non poteva mancare un'incursione comico-fiabesca nell'unico Palazzo (forse) ancora amato e rispettato dal Belpaese. Ed ecco Claudio Bisio, l'arciitaliano del cinema di questi anni, eletto addirittura Presidente della Repubblica per un caso assurdo. A Roma infatti tre parlamentari intrallazzoni per sabotare le elezioni presidenziali [...] Vai alla recensione »
Giuseppe "Peppino" Garibaldi (Bisio) vive in un borgo montano dell'Alta Italia. Gestisce la biblioteca locale alternandosi alla pesca, sua grande passione. Lontano da quel paradiso, nei palazzi romani della politica, si deve eleggere il Presidente della Repubblica. Per una boutade di una fazione parlamentare il designato diventa "Giuseppe Garibaldi", e l'unico eleggibile in Italia con quel nome è Peppino. [...] Vai alla recensione »
Non ci sono dubbi sul profetico tempismo del soggetto ideato tre anni fa dal produttore Nicola Giuliano, mentre ce ne sono molti sulla vena di Fabio Bonifacci che ne ha tratto la sceneggiatura. Oggi «Benvenuto Presidente!» sembra un ghiotto instant movie e il pubblico gradisce, grazie al protagonismo del simpatico Bisio e alla farsesca giocosità di qualche scena: peccato che la regia di Riccardo Milani [...] Vai alla recensione »
Ormai, nel cinema italiano c'è qualcosa di profetico. Dopo Habemus papam di Nanni Moretti e Viva la libertà di Roberto Andò, è arrivata nelle sale una nuova commedia, delirante quanto la realtà politica italiana in questo momento: Benvenuto presidente di Riccardo Milani, scritta da Fabio Bonifacci. Con tanti bravissimi attori. Sembra incredibile che questa commedia, sull'elezione alla presidenza della [...] Vai alla recensione »
Per caso, per coincidenza o per preciso calcolo, è un fatto che l'ultima stagione ha visto fiorire una serie di film che hanno come set i palazzi del potere (dalle Camere al Quirinale) e come personaggi i politici, in un'Italia che dondola dal rarefatto al kitsch: dal Bellocchio di Bella addormentata (con la sua straordinaria forza evocativa, realistica e trascesa allo stesso tempo) all'Albanese di [...] Vai alla recensione »