the substance26
|
venerdì 24 gennaio 2025
|
capolavoro francese come sempre
|
|
|
|
NON VEDEVO UN HORROR COSI DA ANNI,è SARA' UN CASO è FRANCESE..CHI NON LìHA CAPITO è ABITUATO A DUMBO,ZALONE E DE SICA 4 PORCI INSOMMA
|
|
[+] lascia un commento a the substance26 »
[ - ] lascia un commento a the substance26 »
|
|
d'accordo? |
|
blackredblues
|
lunedì 20 gennaio 2025
|
molto sub senza stanca.
|
|
|
|
La prima (e per me più calzante) definizione di questo film è stata: "Mamma mia che boiata!". Fatto ciò mi sono reso conto di numerose e notevoli critiche entusiastiche e allora, dato che sono una persona umile, il secondo pensiero che mi ha attraversato il cervello è stato: "Caro Andrea, con buona probibilità non hai capito un cazzo!".
La mia unica speranza è che la verità possa stare nel mezzo (ma rimane lo spauracchio del pensiero sopra citato). Provo ad argomentare e ad esporre che cosa non ho amato (e che francamente non riesco bene a capire come possa piacere a molti di voi).
Trama (estremamente riassunta e semplificata tanto già la conoscete): una donna di successo non accetta che il proprio corpo invecchi (e con esso il proprio status) e per questo motivo decide di avvalersi di un liquido miracoloso che fa delle magie (bianche ma soprattutto nere) sul corpo e sulle sue cellule.
[+]
La prima (e per me più calzante) definizione di questo film è stata: "Mamma mia che boiata!". Fatto ciò mi sono reso conto di numerose e notevoli critiche entusiastiche e allora, dato che sono una persona umile, il secondo pensiero che mi ha attraversato il cervello è stato: "Caro Andrea, con buona probibilità non hai capito un cazzo!".
La mia unica speranza è che la verità possa stare nel mezzo (ma rimane lo spauracchio del pensiero sopra citato). Provo ad argomentare e ad esporre che cosa non ho amato (e che francamente non riesco bene a capire come possa piacere a molti di voi).
Trama (estremamente riassunta e semplificata tanto già la conoscete): una donna di successo non accetta che il proprio corpo invecchi (e con esso il proprio status) e per questo motivo decide di avvalersi di un liquido miracoloso che fa delle magie (bianche ma soprattutto nere) sul corpo e sulle sue cellule. Le conseguenze saranno abbastanza disastrose.
Ecco partiamo dalla trama: nulla di nuovo sotto il sole. Difficile accettarsi e difficile affrontare i cambiamenti. Alcuni di noi (e sottilineo alcuni) impazziscono su questo punto portando la cosa ad estreme conseguenze ed accettando compromessi che inevitabilmente non faranno che peggiorare ed esaltare il mostro che già alberga in ognuno di noi. Ok, va bene. Che cosa mi è piaciuto del film: la fotografia. Sì questo sì ma...sì c'è un ma. La fotografia piace perchè è ruffiana. Abuso della propetiva centrale (che ormai sembra il must di molti film attuali). In prospettiva centrale la composizione diventa simmetrica e più semplice da gestire. Gli butti dentro un po' di minimalismo (pochi oggetti e buone geometrie), dai una spruzzata con una palette di colori ben abbinati, aumenti il contrasto quanto basta ed il quadretto di simil pop-art degno del migliore grafico pubblicitario attualmente sulla breccia è servito. Ecco, già questo mi fa incazzare. Ma andiamo avanti. La storia (ripeto che per me è piuttosto banale) ha un vizio che ho trovato quasi insostenibile: indugia su elementi che dopo poco stufano diventando ridondanti e ripetitivi. Culi, gambe, bocche, lingue, tette ancora, e ancora e ancora, prendono spazio si dilatano e dopo un po' annoiano. Questo non per un mio pregiudizio morale ma perchè non aggiungono nulla di nuovo alla narrazione se non intasandola e rendendola faticosa e monotona. Un po' come quando venivo interrogato a scuola ed avevo poco da dire allora cercavo di riempire gli spazi ripetendo sempre più o meno la stessa cosa sforzandomi in tutti i modi di mascherarla affinchè sembrasse qualcosa di non ancora sentito.
Poi: tante tante incongruenze e piccoli/grandi aspetti di sceneggiatura non risolti come personaggi che sembrano possedere di default un laurea honoris causa in infermieristica, personaggi che non si pongono alcune fondamentali domande banali del tipo: se sta qui mi è uscita dalla schiena come faccio ad essere ancora viva?. Molti di voi mi tacceranno di avere poca fantasia e di non essere in grado di fare quell'operazione che si chiama sospensione...sospensione di qualcosa, ora non ricordo ma a me ste robe quando inizano ad inanellarsi in sequenza mi smarronano dandomi la persistente impressione di raffazzonato e di presa per il culo.
In comprenso il film accompagna lo spettatore nel dipanarsi tenendolo per mano e con in testa un caschetto per eventuali cadute come se fosse un minus habens utilizzando uno stile narrativo fastidosissimamente didascalico e ridondante sottolineante il concreto (?!) timore che lo spettatore possa non comprendere (mentre possiamo tranquillamente affermare che partendo dal modello di intelligenza "criceto" a salire non dovrebbero esserci problemi in tal senso).
Tra l'altro gente come (ne cito uno a caso) David Cronenberg ha già parlato (in modo molto meno banalizzanto, ruffiano e didascalico) del corpo e di come la carne possa mutare trasformarsi ed anche disgustare (ma noi però si grida al miracolo per the Substance, tiè!). Non lo so, probabilmente sono ormai vecchio e non capisco questo linguaggio e modo di portare sul grande schermo la finzione o forse, come dicevo nel mio incipit, non ci ho capito semplicemente un cazzo e basta!
Vado a ri-vedermi Crimes of The Future perchè lì sì che si dice qualcosa di molto interessante e non banale sul corpo, sull'arte e su una possibile visione futura (e quindi presente) di ciò che siamo e siamo diventati.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a blackredblues »
[ - ] lascia un commento a blackredblues »
|
|
d'accordo? |
|
petri
|
sabato 18 gennaio 2025
|
tanta roba
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a petri »
[ - ] lascia un commento a petri »
|
|
d'accordo? |
|
alee
|
venerdì 17 gennaio 2025
|
the substance
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a alee »
[ - ] lascia un commento a alee »
|
|
d'accordo? |
|
ste
|
mercoledì 15 gennaio 2025
|
the substance
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a ste »
[ - ] lascia un commento a ste »
|
|
d'accordo? |
|
viola
|
sabato 11 gennaio 2025
|
boh
|
|
|
|
Il film era stupendo dall' inizio alla seconda metá. Peccato per il finale splatter inutile, esagerato e totalmente senza senso. Senza gli ultimi 30 minuti sarebbe stato anche un 4 stelle, ma del tutto rovinato.
[+] guarda dumbo
(di the substance26)
[ - ] guarda dumbo
|
|
[+] lascia un commento a viola »
[ - ] lascia un commento a viola »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
venerdì 10 gennaio 2025
|
il corpo come teatro dei conflitti
|
|
|
|
The Substance dice di più dal punto di vista visivo di quanto non faccia da quello narrativo. La sua stessa premessa è frutto di un'impostazione un po' datata e binaria sulla riflessione sull'oggettivazione dei corpi femminili, che appiattisce un po' il discorso e lo rende sicuramente meno interessante di quanto avrebbe potuto essere.
Tuttavia, più che un film sul corpo, The Substance è un film sullo sguardo: Coralie Fargeat, che dimostra grande controllo formale sull'immagine, si serve del linguaggio del grottesco per mettere in atto una progressiva disgregazione dello sguardo maschile, utilizzando la macchina da presa per sezionare corpi, distorcere lo spazio, mostrificare i volti.
[+]
The Substance dice di più dal punto di vista visivo di quanto non faccia da quello narrativo. La sua stessa premessa è frutto di un'impostazione un po' datata e binaria sulla riflessione sull'oggettivazione dei corpi femminili, che appiattisce un po' il discorso e lo rende sicuramente meno interessante di quanto avrebbe potuto essere.
Tuttavia, più che un film sul corpo, The Substance è un film sullo sguardo: Coralie Fargeat, che dimostra grande controllo formale sull'immagine, si serve del linguaggio del grottesco per mettere in atto una progressiva disgregazione dello sguardo maschile, utilizzando la macchina da presa per sezionare corpi, distorcere lo spazio, mostrificare i volti.
Questa prospettiva non viene mai rovesciata, ma è esasperata fino a diventare parodia, attraverso l'eccesso estetico del b-movie. È proprio il percorso che Fargeat traccia con le immagini, nonostante qualche perplessità sul modo in cui sviluppa il proprio tema, a fare di The Substance un'opera forse non sovversiva come vorrebbe essere, ma sicuramente convincente.
Il risultato è un film realizzato con cura e capace di angosciare, disgustare e intrattenere proprio come fanno i body horror ben riusciti. La sorpresa è che riesca a farlo per un pubblico ampio andando "all in", senza edulcorare la componente orrorifica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
xerox
|
mercoledì 8 gennaio 2025
|
tre stelle per....
|
|
|
|
LA FOTOGRAFIA! Bellissime le macro-riprese all'inizio... Il film: niente di nuovo. Dorian Gray la storia, Kubrick la regia. Se avete paura degli aghi, passate a Pretty Woman. Il vero mostro del film è Dennis Quaid. E.... non abbiate paura di invecchiare. Come diceva mio nonno, chi campa vecchio si fa....
|
|
[+] lascia un commento a xerox »
[ - ] lascia un commento a xerox »
|
|
d'accordo? |
|
stefano
|
venerdì 3 gennaio 2025
|
the substance
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a stefano »
[ - ] lascia un commento a stefano »
|
|
d'accordo? |
|
luca percival
|
giovedì 26 dicembre 2024
|
l'insostenibile leggerezza dell'inesistenza
|
|
|
|
Armonicamente esagerato, tanto equilibrato e supino alla sua fonte, quanto brutale e gore nella sua conclusione. Dovessimo prendere il primo e l'ultimo quarto di film, porli a confronto e osservarli, non saremmo in grado di immaginare autonomamente la parte centrale e lo svolgimento.. Come ci siamo arrivati a cos? tanta truculenza?. Ebbene, Coralie Fargeat ? tutt'altro che neofita nella messa in scena violenta e senza filtri - "Revenge" ? stato anch'esso un film chiacchierato e improntato su tematiche impegnative, dove la capace Matilda Lutz nei panni della final girl di turno, non si risparmia per ottenere la sua vendetta. Allo stesso modo in "The Substance" la coppia Moore e Qualley interpretano vendetta, aspirazione e utilizzano le maniere forti per ottenere ci? che desiderano.
[+]
Armonicamente esagerato, tanto equilibrato e supino alla sua fonte, quanto brutale e gore nella sua conclusione. Dovessimo prendere il primo e l'ultimo quarto di film, porli a confronto e osservarli, non saremmo in grado di immaginare autonomamente la parte centrale e lo svolgimento.. Come ci siamo arrivati a cos? tanta truculenza?. Ebbene, Coralie Fargeat ? tutt'altro che neofita nella messa in scena violenta e senza filtri - "Revenge" ? stato anch'esso un film chiacchierato e improntato su tematiche impegnative, dove la capace Matilda Lutz nei panni della final girl di turno, non si risparmia per ottenere la sua vendetta. Allo stesso modo in "The Substance" la coppia Moore e Qualley interpretano vendetta, aspirazione e utilizzano le maniere forti per ottenere ci? che desiderano. C'? un filo conduttore interessante nelle opere della Fargeat alla quale senz'altro, va concesso molto pi? spazio. Tornando a noi e al film in questione: si rivela essere un meraviglioso dramma che sconfina nel body horror pi? grottesco, toccando varie punte di gore e evitando qualsiasi tipo di filtro. Nonostante ci?, nelle numerose scene scabrose all'interno del film, la pi? toccante e drammaticamente saliente, ? quella in cui Demi Moore torna costantemente allo specchio prima di un appuntamento con un uomo - insoddisfatta di s? stessa si disfa e ricompone il trucco innumerevoli volte e detestandosi infine, abiura in favore di una serata in casa nella totale depressione e solitudine. D'impatto, triste e madre di molte riflessioni. La sceneggiatura chiaramente si prende dei larghi notevoli, il che ci porta ad assistere a momenti totalmente surreali o poco credibili, ma qui e in pochi altri casi, non sono davvero le cose che contano. La "sostanza" in fin dei conti, altro non ? che l'amarsi, l'apprezzarsi per ci? che si ?, l'essere amati perch? appunto ci si ama in primis - niente palcoscenici o finti apprezzamenti, niente visi marmorei a sfida della perfezione, nossignore. La regista ? abile nell'improntare il messaggio con grande perizia e costruire un finale clamorosamente stonato e sopra le righe, come tutto sommato coerente con la narrazione e con la lenta discesa della/e protagonista/e, instancabilmente alla ricerca utopica dell'inesistenza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca percival »
[ - ] lascia un commento a luca percival »
|
|
d'accordo? |
|
|