Maria

Film 2024 | Biografico, 123 min.

Regia di Pablo Larraín. Un film Da vedere 2024 con Angelina Jolie, Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Haluk Bilginer, Kodi Smit-McPhee. Cast completo Genere Biografico, - Germania, USA, Emirati Arabi Uniti, Italia, 2024, durata 123 minuti. Uscita cinema mercoledì 1 gennaio 2025 distribuito da 01 Distribution. Oggi tra i film al cinema in 30 sale cinematografiche - MYmonetro 3,42 su 29 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 10 dicembre 2024

Il racconto degli ultimi giorni di Maria Callas. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a CDG Awards, Maria è 16° in classifica al Box Office. mercoledì 29 gennaio ha incassato € 9.387,00 e registrato 438.602 presenze.

Consigliato sì!
3,42/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,29
PUBBLICO 3,47
CONSIGLIATO SÌ
Maria Callas scrive il suo gran finale e si aggiunge alla tribù di donne di Larraín a cui il mondo non smette di chiedere conto.
Recensione di Tommaso Tocci
giovedì 29 agosto 2024
Recensione di Tommaso Tocci
giovedì 29 agosto 2024

Il 16 settembre 1977 Maria Callas muore a 53 anni nel suo appartamento di Parigi, dove viveva sola con l'unica compagnia dei fidatissimi Ferruccio, autista e maggiordomo, e Bruna, la domestica. Nella settimana precedente alla morte, e a più di quattro anni dall'ultima performance, la straordinaria soprano greco-statunitense fa i conti con il peso della sua fama, con il ricordo ancora forte del compagno Aristotele Onassis e, forse, con un ultimo tentativo di tornare a calcare i palcoscenici dell'opera, pur indebolita e con una voce nella quale lei per prima non riconosce più il timbro de "la Callas" e delle sue indimenticabili interpretazioni.

Chissà se quella di Pablo Larraín ha sempre voluto essere una trilogia, o se i suoi ritratti di icone femminili del ventesimo secolo - colte sul precipizio della tragedia in una perenne lotta tra identità e aspettative esterne - si sono semplicemente affastellati uno sull'altro come dei bellissimi misteri insolubili.

Fatto sta che, dopo aver visitato Jacqueline Kennedy nei drammatici momenti successivi all'assassinio del presidente suo marito, e Diana Spencer prigioniera in una casa degli orrori reali, il regista cileno aggiunge un'artista al gruppo narrando con eleganza e riserbo degli ultimi giorni di una Maria Callas brillantemente interpretata da Angelina Jolie.

Proprio la diva americana sembra quasi risolvere - nei panni di un'icona globale come la più celebre delle cantanti liriche - il grande equivoco della sua carriera, lei stessa troppo icona per essere anche attrice, condannata da un magnetismo regale a trovarsi in perpetuo eccesso dei personaggi "normali".

Con una vita alle spalle e un successo già incastonato nella storia, Maria Callas è in quell'ultima settimana parigina un puro simbolo, che chiude gli occhi e vede il teatro, che va al ristorante per essere ammirata ma torna a casa per sentirsi amata dai suoi due protettori (Favino e Rohrwacher, di delizioso supporto). Jolie ne prende le redini con agio, canta in un'unione di voci e come tema principale sceglie la ricerca di controllo: della sua legacy come della sua privacy, delle sue emozioni e delle sue fragilità; soprattutto, del suo gran finale.

Più di ogni altra cosa il film è uno studio su come si scriva, e prima ancora si pensi, una conclusione; il senso di una fine, come in Frank Kermode, è un istinto che si applica bene tanto al terzo atto della Callas quanto a Larraín e alla sua tribù di donne a cui il mondo non smette di chiedere conto.

Con abile e suggestivo uso di materiali d'archivio uniti alla solita squisita fotografia (una composizione insieme classica e barocca, "graffiata" qua e là dalla camera a mano che gli è cara) il regista insegue la sua stella per l'appartamento e posiziona strategicamente quegli inserti lirici che lei non vuole mai (ri)sentire: la Norma, la Traviata, Tosca, che dai più grandi teatri del mondo si insinuano di ritorno in quella casa sull'Avenue George Mandel.

Alla scrittura c'è Steven Knight in una forma migliore rispetto agli ultimi anni, compreso proprio Spencer, a cui nuoceva la sovraesposizione mediatica di Diana e i rischi di un mimetismo interpretativo a cui Maria si sottrae. Suoi sono dei dialoghi brillanti e dei meta-incroci che mettono in corto circuito la stessa trilogia di Larraín, in un gioco di presenza-assenza tra Onassis, Kennedy e quella Jackie che li lega. Alla fine tocca a Maria trovarsi di fronte il presidente e a riconoscersi come parte di "quel ristretto gruppo di persone che possono andare ovunque nel mondo, ma che non possono mai scappare".

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 12 gennaio 2025
enzo70

Pablo Larrain propone una sua versione degli ultimi giorni della diva per eccellenza, Maria Callas, con un film intenso e struggente. La Callas ha perso la sua straordinaria voce e non riesce ad accettare la sua condizione attuale. Anche la sorte della storia di amore con Aristotele Onassis, sposato successivamente all’inizio della loro relazione con Jacqueline Kennedy, turba la condizione psichica [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 gennaio 2025
Gianni Quilici

Un film emozionante e realizzato con grande maestria.Per due ragioni. La prima: Pablo Larrain ha intelligentemente intrecciato il presente disperato della Callas con ci? che lei ha vissuto e che ora immagina, ricorda, sogna, compresa un?intervista mai avvenuta, che ha tuttavia il merito di ampliare la sua personalit? complessa e contraddittoria. E questo Pablo Larrain lo realizza con un montaggio dove [...] Vai alla recensione »

sabato 11 gennaio 2025
fabriziog

Una grandiosa Angelina Jolie interpreta il crepuscolo del soprano greco, la Divina Maria Callas (New York, 2 dicembre 1923 – Parigi, 16 settembre 1977), in “Maria” di Pablo Larraín. La fotografia di Edward Lachman -probabile vincitore di Premi al pari dell’Oscar – tratteggia immagini stupefacenti, con primi piani intensi e tragici carichi [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 gennaio 2025
francesca meneghetti

16 settembre 1977: in un lussuoso e centralissimo appartamento parigino della Rve gauche, viene trovata morta la Divina, all?et? di soli 53 anni. Arresto cardiaco, sar? la diagnosi. In realt? aleggia un certo mistero sulla fine di Maria Callas. Pu? essere che il cuore si sia arrestato spontaneamente, ma lei era drogata di farmaci, a combattere la depressione e quella malattia autoimmune, dal nome [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 gennaio 2025
stefano73

 “MARIA”. Maria Callas è alla sua ultima settimana di vita, nella sua casa di Parigi. Vive solo con il suoi governanti Ferruccio e Bruna. Il film è un insieme di sensazioni, richiami al passato, turbamenti, vecchie relazioni e complessità del più grande soprano della storia. Ottime interpretazioni e richiami ai grandi personaggi dell’epoca.

martedì 21 gennaio 2025
ANTONIO GARGANESE

 Un altro film musicale (“Maria”, ossia la Divina). Ma è poi una pellicola musicale? Ci spiega l’arte dei suoni, i misteri, le ascese al Cielo, le distorsioni della Musa sia pure attraverso una vita? Macché. E’ l’ennesimo prodotto in celluloide dei tempi nostri che ti imbarazza nel parlarne, perché non puoi dire che sia brutto, ma nemmeno [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 gennaio 2025
Valentina Simoncini

Angelina Jolie, a sorpresa, sembra nata per interpretare gli ultimi giorni di vita della Callas: la stessa malinconica alterigia, la stessa lontananza dalla quotidianità. Larrain si conferma capace di penetrare la complessità con pochi tratti 

venerdì 24 gennaio 2025
ralphscott

Sarà vero che è morta per tornare a cantare ? Certo,  i farmaci assunti erano molti. Trovo la diva vista dai (e con) i domestici la parte più interessante del film che, in certi frangenti, mi ha annoiato. Dramma eseguito con professionalità, poteva tuttavia esser più coinvolgente concedendo più spazio al melò.

mercoledì 22 gennaio 2025
vale72

un gran bel film, curato e coinvoogente. Peccato per i ruoli degli aatori italiani abbastanza insignificanti

martedì 21 gennaio 2025
ANTONIO GARGANESE

 Un altro film musicale (“Maria”, ossia la Divina). Ma è poi una pellicola musicale? Ci spiega l’arte dei suoni, i misteri, le ascese al Cielo, le distorsioni della Musa sia pure attraverso una vita? Macché. E’ l’ennesimo prodotto in celluloide dei tempi nostri che ti imbarazza nel parlarne, perché non puoi dire che sia brutto, ma nemmeno [...] Vai alla recensione »

domenica 5 gennaio 2025
Alberto58

Vai a vedere un film sulla Callas e ti aspetti tutta la gioia e la vita che l'opera ed il bel canto ti possono dare e che certo hanno dato a Maria Callas. Invece la nota predominante del film è la morte, la disperazione, l'angoscia, la demenza e la solitudine di questa donna che si imbottisce di psicofarmaci. Il buon tempo si vede dal mattino, la prima scena è [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 gennaio 2025
LuiRoss

Se non fosse che il personaggio di cui si parla è qualcosa di straordinario e affascinate il film di per se è penoso, sembra una fiction rai di bassa, ma dico bassa risma, Favino penoso e lo dico con tutto il bene che gli posso volere, ma accanto ad un Attrice che sa veramente recitare come la Jolie il confronto è imbarazzante, ma peggio la Golino in 3 minuti è riuscita [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 gennaio 2025
Simona Trombetta

Un film che sembra voler svilire la figura di una cantante lirica che ha segnato la storia con il suo talento, mettendo in evidenza le sue debolezze ed i suoi dolori, mettendo a nudo in modo anche superficiale, perchè senza approfondimenti, parti molto private della sua vita, dandone una visione squallida. Siamo usciti alla fine del primo tempo.

mercoledì 1 gennaio 2025
Barbara recca

Premesso che adoro la lirica ed in particolare la Callas, il docufilm in oggetto mi ? piaciuto molto, il regista si ? concentrato sulla parte finale della vita della cantante che rivive in memoria e a tratti, momenti significati del suo passato, che si intersecano al presente continuamente, dando ritmo al film. Credo che l?apprezzamento della visione sia molto soggettiva, chi ama l?opera lirica e chi [...] Vai alla recensione »

sabato 4 gennaio 2025
goldy

Quanti sono i personaggi che grazie alla loro attività  sono entrati nella leggenda?  Maria Callas è certamente una di quelli grazie alla voc  e alla sua straordinaria capacità interpretativa.   La sua vita è già stata raccomtata in altri due film non memorabili- Ora è entrata nel  mito e il regista questo fa.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 24 dicembre 2025
Daniele De Angelis
Cineclandestino

Per una volta si potrebbe partire dall'attrice protagonista, deputata ad interpretare Maria Callas nell'atipico biopic firmato da Pablo Larrain. Una scelta decisamente consapevole, la definiremmo; perché Angelina Jolie, in teoria, non potrebbe mai essere fisicamente la Callas ma lo diventa appieno con la forza dell'immaginazione cinematografica, simbolo di tempi sinistramente contemporanei dove il [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 gennaio 2025
Pietro Diomede
ItaliaOggi

Con «Maria», Pablo Larrain conclude la sua personale trilogia dedicata a tre donne che hanno segnato la storia del secolo scorso: Jackie Kennedy/Onassis, Lady Diana e la «Divina» Callas, raccontate all'interno di una prigione che loro stesse si sono costruite e che lentamente ha portato alla loro inevitabile fine. «Maria» è il film dei tre più costruito per il grande pubblico.

giovedì 9 gennaio 2025
Stefano Giani
Il Giornale

La vita di Maria Callas fra il trito e il ritrito. Dall'«amore» con Onassis alla solitudine e ai problemi alla voce. Fino al declino. Spaccato di un'epoca e della musa dei melomani. Come al solito, quando al cinema entra la musica esce un film furbetto. Un maxi concertone che soddisfa gli spettatori. Quasi sempre il merito però delle esecuzioni e non dei film.

lunedì 6 gennaio 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

L'ultima settimana di Maria Callas. I tentativi di rimettere insieme i pezzi della voce, la casa troppo grande troppo vuota, nessun amico intorno, soltanto i domestici Favino e Rohrwacher, il medico preoccupato per lo stato del cuore, le passeggiate per Parigi, una lunga intervista per la televisione, troppi sonniferi e cibo quasi niente, e il dolore e le pillole a tratti alterano la percezione, i [...] Vai alla recensione »

domenica 5 gennaio 2025
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Il melodramma è una trascendenza che rende esprimibili sentimenti ineffabili, inesprimibili. Così dice Pablo Larrain a proposito di Maria (Italia, Germania, Cile e Usa, 2024, 124'). E con lo sceneggiatore Steven Knight il regista cileno le esplora, le emozioni inesprimibili di Maria Callas, immergendosi nell'ultima settimana della sua vita, prima del 16 settembre 1976.

sabato 4 gennaio 2025
Tonino De Pace
Sentieri Selvaggi

Pablo Larraín continua ad arricchire il suo personale Olimpo glamour di figure femminili novecentesche, tutte legate da alcuni tratti comuni: l'instabilità dei rapporti amorosi e una testarda determinazione nel sottolineare la loro centralità dentro le storie, grandi e più piccole che hanno abitato. Il cinema del regista cileno dopo gli esordi legati ad una allegorica e poi sempre più realistica rappresenta [...] Vai alla recensione »

sabato 4 gennaio 2025
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

Si esibiva per la domestica, imbottendosi di psicofarmaci e costringendo il fedele maggiordomo a spostare continuamente un piano che nessuno suonava più. E sulle note struggenti della «Tosca», lei che davvero «visse d'arte, visse d'amore», inseguiva una voce irripetibile, smarrita negli anni, nelle ferite, nella fatica. Mentre la Callas stava svanendo e restava solo «Maria».

sabato 4 gennaio 2025
Paolo Zelati
La Voce di Mantova

Siamo nel 1977 a Parigi. La Divina Maria Callas vive in una sontuosa magione insieme ad un maggiordomo e a una domestica. Raccontare la vita di una delle icone del XX secolo mettendo in scena la sua morte. È questa l'affascinante chiave di lettura che Pablo Larraín ha scelto per il terzo capitolo di un'ideale trilogia dedicata alle figure femminili chiave della storia del Novecento: prima la "Jackie" [...] Vai alla recensione »

sabato 4 gennaio 2025
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Maria e basta. Senza più la voce che l'aveva fatta diventare una diva, assieme allo studio e all'ostinazione. Con la magrezza faticosamente conquistata per indossare gli abiti che le piacevano e ben figurare in società. Ormai se ne restava chiusa nell'appartamento di Parigi. Sola, dopo il primo matrimonio con il devoto Giovanni Battista Meneghini, e il fidanzamento con Aristotele Onassis, che la lasciò [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 gennaio 2025
Maria Lombardo
La Sicilia

II confronto è con "Callas forever" (2002) di Zeffirelli che raccontava la crisi artistica di Maria Callas quando la voce non consentiva più le prestazioni d'un tempo. "Maria" di Pablo Larrain (già in concorso alla Mostra di Venezia) ora in sala, porta sullo schermo con elegante taglio autoriale gli stessi ultimi anni del celebre soprano comprendendovi la morte a Parigi nel 1977 e viaggiando con flash-back [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 gennaio 2025
Valerio Caprara
Il Mattino

Dopo avere diretto due film su Jacqueline Kennedy ("Jackie") e la principessa Diana ("Spencer"), il regista cileno Pablo Larraìn chiude la trilogia con "Maria" cercando di illuminare i risvolti più oscuri del mito oversize della Callas con un approccio personale e immaginifico, ma inevitabilmente giocato quasi tutto sulla performance della protagonista.

venerdì 3 gennaio 2025
Alessandra De Luca
Avvenire

Maria e non la Callas, le pareti di casa e non quelle dei teatri più importanti del mondo, i due fedeli domestici e non i fan adoranti, la donna e non l'iconica regina dei teatri e del jet set. Dopo Jakie su Jacqueline Kennedy e Spencer su Lady D, il regista cileno Pablo Larrain affronta in Maria (presentato alla Mostra di Venezia) un'altra illustre biografia femminile, quella della cantante d'opera [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 gennaio 2025
Gian Luca Pisacane
Famiglia Cristiana

Un percorso al femminile, a cui si aggiunge un nuovo tassello con Maria. Il cinema di Pablo Larrain ama le donne e la Storia:Jackie (su Jacqueline Kennedy), Ema, Spencer (su Lady Diana) e ora Maria, che si concentra sulla Divina. Sarebbe sbagliato definirlo un biopic. E un film di fantasmi, che racconta gli ultimi giorni della Callas, interpretata da Angelina Jolie, lanciata verso l'Oscar.

giovedì 2 gennaio 2025
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

La galleria di donne celebri, ma sconfitte dalla vita, di Pablo Larraín, dopo "Jackie" e "Spencer" si completa con "Maria", che racconta la tumultuosa, tragica e bellissima storia della vita della più grande cantante lirica del mondo, rivisitata e reinterpretata durante i suoi ultimi giorni nella Parigi degli anni Settanta, pur tra qualche flash-back che ne ripercorre le umili origini e la crescita [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 gennaio 2025
Roberto Nepoti
La Repubblica

Con il biopic sugli ultimi giorni del soprano Maria Callas, il regista cileno Pablo Larraín chiude la sua trilogia sulle donne mitiche del XX secolo, dopo gli struggenti melodrammi dedicati a Jackie Kennedy e a Lady Diana Spencer. Il film è il migliore dei tre: una storia di fantasmi sulla deteriorabilità delle cose amate, che lascia commosso lo spettatore grazie a un'interpretazione insospettatamente [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 gennaio 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Non c'è vita lontano dal palcoscenico, l'esaltazione brucia tutto, dalle stalle (l'adolescenza ad Atene) alle stelle (nel mondo, per sempre), dal maligno Onassis al maligno impero del tempo sull'arte, Larraín tocca il mito Callas (Fellini lo sublimò, Zeffirelli l'ingannò) in trilogia dopo Jacqueline, che qui ritorna, e Diana, che qui echeggia nel finale di partita degli dei.

giovedì 2 gennaio 2025
Maurizio Porro
Il Corriere della Sera

In realtà la Callas, ultimo anello della trilogia di donne celebri e infelici, dopo Jackie e Lady D., è un fantasma, uno zombie, e Pablo Larraìn la rianima nell'ultima settimana di vita prima del fatale infarto il 16 settembre '77. Maria cammina ma i suoi passi non risuonano nell'elegante selciato di Parigi: "Io decido cosa è reale o no", dice al paziente maggiordomo Favino che con la cameriera Rohrwacher [...] Vai alla recensione »

martedì 31 dicembre 2024
Roberto Manassero
Film TV

Delle tre icone del Novecento raccontate da Pablo Larraín, Jackie Kennedy, Lady D e Maria Callas, la sola a essere chiamata "divina" è stata l'ultima, la cantante lirica più celebre del secolo, il soprano per eccellenza. La trilogia del regista cileno si chiude dunque con il racconto dell'ultima settimana di vita della Callas, morta a Parigi il 16 settembre 1977 a soli 53 anni, quando ormai non riusciva [...] Vai alla recensione »

martedì 31 dicembre 2024
Monia Manzo
Close-up

Maria di Pablo Larrai´n rappresenta la conclusione della trilogia di quelle donne della storia che la hanno segnata e in qualche modo cambiata, attraverso le loro drammatiche vite, a parere del regista cileno. Dopo Jackie (2017) e Spencer (2021), il film sull'ultima tragica parte dell'esistenza della divina Callas ci sembra comunque il più convincente.

martedì 3 settembre 2024
Giulio Sangiorgio
Film TV

«Cosa è reale e cosa no è affare mio». Lo dice la Callas (Jolie) al maggiordomo (Favino), che con la cuoca (Rohrwacher) si prende cura della casta diva gli ultimi giorni, a Parigi. Ma la sua casa è l'opera, e dunque il passato, quella voce perfetta che non riesce a riprodurre, quel canto che l'ha salvata dalla madre mentre ora il corpo fa fatica e i farmaci confondono dato e memoria, rinchiudendola [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2024
Andrea Martini
Quotidiano Nazionale

Giano bifronte del cinema contemporaneo, il cileno Larraìn alterna opere drammatiche legate alla storia e alla cultura del suo paese (ultima El Conde premiata qui appena un anno fa) con ritratti di celebri figure femminili rese icone pop da un destino diversamente crudele. Dopo Jackie (Kennedy) e Spencer (Diana) a inaugurare il Concorso arriva Maria (Callas).

venerdì 30 agosto 2024
Giacomo S. Pistolato
NonSoloCinema

Con pudore, nella prima inquadratura del biopic Maria Pablo Larraín nasconde il corpo esanime della "Divina". Lo spettatore non è ancora pronto a condividere questa confidenza, almeno non prima di ripercorre cinematograficamente l'ultima settimana della vita ricca e travagliata della cantante lirica più celebre di sempre. La storia inizia, o finisce, il 16 settembre 1977 a Parigi.

venerdì 30 agosto 2024
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

La galleria femminile di Pablo Larraín aggiunge un ulteriore quadro, non a caso intersecando vecchie conoscenze: Maria (Callas) parla a distanza, per ovvi motivi, con Jackie e c'è un momento in cui le due donne in quest'ultimo film si sfiorano al capezzale di Onassis. È uno dei momenti più toccanti di quest'ultimo lavoro del regista cileno, al pari di quello, ma nel caso più sferzante, con John Kennedy [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2024
Alberto Crespi
La Repubblica

In questi giorni girano in rete video - dichiaratamente falsi - in cui personaggi pubblici come Donald Trump, Kamala Harris ed Elon Musk compiono rapine a mano armata e vengono arrestati dalla polizia. Sono realizzati con il programma di intelligenza artificiale Grok, brevettato dallo stesso Musk. Sono rozzi, ma più che sufficienti a ingannare miliardi di gonzi in giro per il pianeta.

venerdì 30 agosto 2024
Francesco Alò
Il Messaggero

Scatta il concorso. Maria di Larraín candiderà come miglior attrice Angelina Jolie all'Oscar 2025. Ma senza acuti. L'attesa pellicola sulla Callas è un frullato di scenette tra passato paffuto in Grecia, La Scala di Milano, yacht del "basso e brutto" Onassis (errore: il protagonista del film sembra lui) e un presente malaticcio a Parigi 1977. In Francia l'attempata "Tigre dell'opera" incontra fantasmi [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 agosto 2024
Cristina Piccino
Il Manifesto

Maria. Prima della voce ci sono le labbra gonfissime di Angelina Jolie, sembra di vederle riflesse sul marmo accecante nel sole del cambiamento climatico mentre la ragazzina giapponese si scatta un selfie accanto alla fotografia dell'attrice. Maria è il nuovo «capitolo» che Pablo Larraín dedica alle «donne iconiche» del Novecento dopo Jackie Onassis (Jackie, 2016) e Lady Diana (Spencer, 2021), tutti [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 agosto 2024
Lorenzo Rossi
Cineforum

Maria è la chiusura di una trilogia. È l'ideale terzo atto di una riflessione che Larraín ha condotto sulla storia del secondo Novecento attraverso il racconto di tre personaggi, tre icone femminili, che hanno contribuito a definire in termini culturali, oltre che di costume, il concetto stesso di contemporaneità. Dopo Jacqueline Kennedy (Jackie, 2016) e Lady D.

giovedì 29 agosto 2024
Pietro Masciullo
Sentieri Selvaggi

"Questa autobiografia si sta scrivendo davanti ai miei occhi, attraverso le visioni, non so nemmeno se tu sei reale", dice Maria Callas (Angelina Jolie) a sua sorella Iakinthi (Valeria Golino) in una delle scene più belle di questo Maria. Ripartiamo da qui: lo spessore teorico dei film di Pablo Larraín si è sempre manifestato nella decostruzione delle figure pubbliche e/o dei dispositivi di potere [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 agosto 2024
Valerio Sammarco
La Rivista del Cinematografo

"Noi siamo fortunati, possiamo andare in qualsiasi parte del mondo senza problemi. Ma non possiamo mai scappare da nessuna parte". È un cortocircuito incredibile quello che si viene a stabilire quando tra i tanti momenti della vita ripensata di (e da) Maria Callas ci troviamo di fronte a questo tête-à-tête tra la Divina e il presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy: poco prima Marylin [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
martedì 26 novembre 2024
 

Regia di Pablo Larraín. Un film con Angelina Jolie, Valeria Golino, Kodi Smit-McPhee, Alba Rohrwacher, Pierfrancesco Favino. Da mercoledì 1° gennaio al cinema. Guarda il trailer »

TRAILER
lunedì 28 ottobre 2024
 

Regia di Pablo Larraín. Un film con Angelina Jolie, Valeria Golino, Kodi Smit-McPhee, Alba Rohrwacher, Pierfrancesco Favino. Da mercoledì 1° gennaio al cinema. Guarda il trailer »

TRAILER
martedì 1 ottobre 2024
 

Regia di Pablo Larraín. Un film con Angelina Jolie, Valeria Golino, Kodi Smit-McPhee, Alba Rohrwacher, Pierfrancesco Favino. Da mercoledì 1 gennaio al cinema. Guarda il trailer »

TRAILER
venerdì 27 settembre 2024
 

Regia di Pablo Larraín. Un film con Angelina Jolie, Valeria Golino, Kodi Smit-McPhee, Alba Rohrwacher, Pierfrancesco Favino. Da mercoledì 1° gennaio al cinema. Guarda il trailer »

GALLERY
venerdì 30 agosto 2024
 

Accolto molto positivamente il film Maria di Pablo Larrain. Al Lido anche Sergio Rubini per il suo Leopardi. Il poeta dell'infinitoVai alla Gallery »

MOSTRA DI VENEZIA
giovedì 29 agosto 2024
Tommaso Tocci

Uno struggente ritratto degli ultimi giorni di vita della Divina. Interpretazione brillante di Angelina Jolie. In concorso. Vai all'articolo »

NEWS
martedì 10 ottobre 2023
 

Pablo Larraín ha svelato le prime due foto di Angelina Jolie nel ruolo di Maria Callas, nel suo nuovo film sulla vita della leggendaria e discussa cantante lirica, considerata un’icona del suo tempo. Vai all'articolo »

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