Titolo originale | Good Luck To You, Leo Grande |
Anno | 2022 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Sophie Hyde |
Attori | Emma Thompson, Daryl McCormack, Les Mabaleka, Lennie Beare, Carina Lopes Charlotte Ware, Isabella Laughland. |
Uscita | giovedì 10 novembre 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,37 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 5 dicembre 2022
Un'insegnante in pensione, vedova, si rivolge a un'agenzia di gigolò e sceglie di incontrare Leo Grande. Tra i due nascerà un rapporto di fiducia che porterà Nancy a riscoprire se stessa. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 4 candidature a BAFTA, 4 candidature a British Independent, In Italia al Box Office Il piacere è tutto mio ha incassato 1,1 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Tutto in una camera d'albergo: Nancy Stokes, insegnante in pensione, ha finalmente deciso. Dopo la morte del marito, che a letto non l'ha mai soddisfatta, è tempo di svelare i tanti misteri che il sesso ancora le riserva. Per questo ha fissato appuntamento per una sessione con Leo Grande, accompagnatore, intrattenitore e terapeuta del sesso che promette di darle ciò che non ha mai avuto. Quando la porta si apre, però, Nancy si rende conto che mettersi a nudo di fronte a uno sconosciuto non sarà poi così facile.
Commedia brillante a sfondo sessuale che non disdegna un livello più profondo di analisi psicologica attorno ai temi di identità e sviluppo di sé, Il piacere è tutto mio diverte e coinvolge grazie ai dialoghi vivaci e serrati, magistralmente condotti da una Emma Thompson in grande spolvero che si ritaglia un ruolo memorabile.
Le fa compagnia il giovane attore irlandese Daryl McCormack, in una di quelle prove che rischiano di far da battesimo a una star del futuro. Insieme duettano a colpi di gag, fraintendimenti, approcci falliti e - pian piano - una conoscenza più intima che tradisce i propositi iniziali di un rapporto professionale e di due identità fittizie.
Nella sceneggiatura della comica e autrice televisiva Katy Brand, l'ambientazione quasi totale della camera d'albergo (in una serie di incontri ripetuti) diventa il terreno levigato e artificiale di una battaglia per la definizione e il controllo delle proprie fantasie. Leo, professionista inappuntabile, le prova tutte per metterla proprio agio e farle scoprire le meraviglie dei sensi che la donna cerca da una vita. Nancy, dal canto suo, non riesce a conciliare mente e corpo né a concepire come il ragazzo possa vivere il suo mestiere così serenamente.
Spesso si parla di prove d'attore "coraggiose", e in particolare quella di Thompson non può non considerarsi tale, per quanto il termine sia trito. Nel mettersi letteralmente a nudo davanti a uno specchio, l'attrice si fa carico del peso di conversazioni scomode non solo sulla sessualità, ma sul corpo delle donne, in particolare di una certa età, e di come e quanto esso possa mostrarsi.
Poco male, perché Il piacere è tutto mio è esso stesso una dissezione del vero e del finto, e soprattutto riesce nella missione di parlare di temi scomodi con una dolcezza e tenerezza di fondo che non può che catturare l'animo dello spettatore.
IL PIACERE È TUTTO MIO disponibile in DVD o BluRay |
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Nancy Stokes è una madre che trova noioso il figlio e rompiscatole la figlia. Quand’era insegnante di religione, per qualche centimetro di gonna mancante bollava le sue alunne come donne perdute. E’ stata pure una buona moglie, simulando regolare divertimento in trent’anni di rapide missionarie. Adesso si ritrova vedova senza rimpianti; forse con sollievo.
Una camera d’albergo, Nancy Stokes, vedova, insegnante di religione in pensione, aspetta un escort, Leo Grande, da lei assunto per una sessione d’incontri di sesso. Leo si guadagna da vivere facendo l’accompagnatore di chi desidera passare qualche ora godendo del così detto sex positivity. Nancy è ben decisa a dare una svolta alla sua vita [...] Vai alla recensione »
una sceneggiatura con qualche imperfezione imperdonabile,altrimenti sarebbe stato perfetto,la realtà potrebbe assomigliare alla tematica,per quanto scoprirsi significa eliminare il gioco. addentrandosi nei grovigli interiori di ognuno di noi....quando chiunque si scopre e fa cadere la maschera dietro il proprio comportamento allora giocare diventa duro,ciò che però riguarda questa [...] Vai alla recensione »
toccante, buffo, autentico, inatteso, profondo. Molto di più di quello che ti aspetti.
Ho visto il film due giorni fa e ancora ci penso. Una storia che sonda la parte più intima di una donna e lo fa con estrema delicatezza e sensibilità, ma anche con coraggio e verità. Tralasciando da parte la bravura dei due attori, immensi per ciò che mi riguarda, voglio prendere in considerazione l'aspetto più interessante che un film possa offrire e cioè [...] Vai alla recensione »
Un' opera di teatro. Tutto si svolge in una camera d' albergo tra Emma Thompson alla ricerca della sua sessualità e un simpatico e giovane gigolò. Film di dialoghi che riesce a non annoiare mai e pone davanti agli occhi degli spettatori le problematiche dell'età e le gioie che qualsiasi momento della vita può ancora dare.
No! Il piacere è tutto nostro, di chi ha la fortuna di saperne godere inteligenza e profondità dove Emma Thomson tocca l'apice della sua bravura artistica. Un'apice che si raggiubge solo quando la sensibilità artistica si coniuga con maturità personale.
È un film che parla a tutti noi: agli uomini, per comprendere e valorizzare, e alle donne, per riconoscere e celebrare il proprio diritto al piacere. Emma Thompson è straordinaria, in una delle interpretazioni più intense e coinvolgenti della sua carriera. Un viaggio emozionante e coraggioso, da non perdere!
Una donna di 55 anni compie una scelta inusuale: regalarsi un’esperienza mai provata prima. Dopo tanti anni di matrimonio, ormai vedova e in pensione dopo una carriera da insegnante di religione, Nancy Stokes vuole darsi una chance: quella di provare una soddisfazione sessuale finora del tutto sconosciuta. La interpreta Emma Thompson in uno dei ruoli più riusciti della sua carriera. Con la sua lista in mano da brava insegnante, piena di indicazioni da dare al sex worker di turno, si scoprirà allieva, prima di tutto di vita. Imparerà l’ascolto, l’esposizione, la condivisione. Imparerà che spesso è il corpo a parlare più e meglio della mente e che il sesso ha un suo linguaggio che non è sporco, peccaminoso o volgare come immaginava.
Il film dell’australiana Sophie Hyde parla a più generazioni nel mettere in scena quello che è il superamento di un ostacolo, ovvero la difficoltà di percepirsi come meritevoli di felicità. Lo fa attraversando a testa alta il percorso accidentato di pregiudizi, cliché e stereotipi da rovesciare, riguardanti specialmente il desiderio femminile e l’appagamento di un corpo diversamente giovane. Sono tanti i film che raccontano il piacere delle donne attraverso una prospettiva squisitamente maschile: Hollywood ci ha abituato a donne oggetti del piacere e difficilmente soggetti attivi, quando lo sono finiscono per essere raccontate attraverso una lente di reciprocità come in É complicato con Meryl Streep, Alec Baldwin e Steve Martin, o drammatica come nel caso di Irina Palm.
Il piacere è tutto mio si spinge oltre e mette in scena una donna che pretende il piacere da un uomo molto più giovane di lei, pagato per l’occasione. Una storia piuttosto originale, che spicca nel grigiore di un cinema spesso maschilista, in cui anche la figura del gigolò è spesso ridicolizzata, oppure monodimensionale. Daryl McCormack interpreta invece un sex worker attento, sensibile e maturo, una sorta di terapeuta pratico del sesso che ama il suo lavoro tanto da viverlo come una missione. Non lo considera affatto come una sorta di compravendita del proprio corpo, bensì come un donare alle persone con cui accetta di condividere il suo tempo (e, certo, il suo corpo) ore di esplorazione, consapevolezza del proprio corpo e piacere.
Prima di essere un’opera sulla sex positivity è a tutti gli effetti un film sulla ricerca della felicità, questo di Sophie Hyde, che pare voler dire a chi guarda che tutto è possibile per chiunque e soprattutto che non è mai troppo tardi. Per provare, per osare, per godere. Una ricerca della felicità che passa attraverso una messa a nudo non solo fisica, ma ancor prima mentale e emotiva. Solo attraverso un dialogo costante e sincero i due protagonisti sconosciuti raggiungeranno la vera intimità, che non riguarda soltanto la sfera sessuale: è intimo confidare le proprie paure all’altra persona, è intimo affidargli ansie e confidargli fantasie.
Nancy. la protagonista di Il piacere è tutto mio, è un'insegnante in pensione, rimasta vedova dopo una vita intera condotta all'insegna della serietà e della più sobria riservatezza, di un'indefessa fedeltà e della noia più assoluta. Suo marito non c'è più e lei ha deciso finalmente di scoprire le gioie della vita, e soprattutto del sesso, avvalendosi per qualche ora dei servigi di un bellissimo gigolò, [...] Vai alla recensione »
Scabroso, ma non pruriginoso. Teatrale, ma non claustrofobico. Gestito al millimetro, ma senza risultare artefatto. Profondo e rigoroso, ma anche brillante e spiritoso. "Il piacere è tutto mio" è un film di ragione e sentimento i cui dialoghi vividi e serrati sono condotti a filo di ripresa dalla straordinaria Thompson e dal non meno bravo partner McCormack: quattro appuntamenti in una camera d'albergo [...] Vai alla recensione »
Lei, un'attempata ex insegnante, è vedova e inappagata; lui, giovane e compìto, lavora come escort. Si incontrano più volte nella zona neutra di una stanza d'albergo: Nancy vorrebbe scoprire il sesso di cui ha solo sentito parlare, visto che col marito non ha mai avuto un vero orgasmo, ma è frenata dal pudore; Leo fa di tutto per metterla a suo agio, senza forzare il gioco.
Mrs. Robinson non va più a letto con il "laureato" Dustin Hoffman, ma tra lei e il giovane Leo Grande è comunque una questione di sesso. Si chiama maliziosamente come il personaggio interpretato da Anne Bancroft nel celebre film di Mike Nichols, e nella canzone di Simon & Garfunkel composta per l'occasione, la protagonista di «Il piacere è tutto mio», che tuttavia non è una ricca americana, ma un'ex [...] Vai alla recensione »
Dura poco meno di un'ora e quaranta Il piacere è tutto mio, con cui la cineasta australiana Sophie Hyde torna alla regia dopo il coming-of-age 52 Tuesdays (2014) e la commedia tinteggiata di dramma Animals (2019), ma in fin dei conti questa commedia a due da camera - da letto - trova la sua vera dimensione e forse persino il proprio reale senso solo nel finale, quando dopo aver finalmente raggiunto [...] Vai alla recensione »
Emma Thompson, tra le attrici della sua generazione, è senza dubbio tra le più versatili, intelligenti e acute nella scelta dei personaggi e nella varietà delle sue interpretazioni. A sessantatré anni arriva a un ruolo affatto scontato, in cui espone sé stessa in versione denudata senza falsi imbarazzi o pregiudiziali chiusure mentali, con coraggio, volontà politica (da sempre gli slogan femministi [...] Vai alla recensione »
Nancy, insegnante di religione in pensione, è stata a letto con un solo uomo, il defunto marito, e l'orgasmo non l'ha raggiunto mai. Perciò si rivolge a un gigolò. Comprensibile che al primo incontro sia del tutto bloccata, parla e parla e i vestiti non se li toglie, ma lui è gentile, disposto ad ascoltarla e a raccontarsi a sua volta. Dialoghi ce n'è di brillanti e di meno brillanti, qualche confidenza [...] Vai alla recensione »
Tesa, insicura, Nancy Stokes si guarda allo specchio. Qualcuno bussa alla porta. È un giovanotto dal sorriso tanto esibito da farci pensare che sia professionale. Nancy l'ha prenotato online per ritrovare se stessa, come gli dirà. Leo Grande - questo è il nome del giovanotto - si accompagna a donne mature dietro compenso. Inizia così Il piacere è tutto mio (Good Luck To You , Leo Grande, Gran Bretagna [...] Vai alla recensione »
Domanda (temo retorica): quale attrice italiana, a 63 anni, si spoglierebbe completamente davanti a uno specchio, per un nudo frontale anche insistito, mostrandosi per quello che è, imperfezioni e inestetismi inclusi? Nessuna, ma proprio nessuna. L'inglese Emma Thompson invece lo fa in "Il piacere è tutto mio". Non è stato facile vincere l'imbarazzo, come ha confessato, ma l'ha fatto, senza negarsi [...] Vai alla recensione »
Nei momenti più cringe - parecchi, anche se sentirete la lagna sulla riscoperta del corpo, sul diritto all'orgasmo, sul coraggio di Emma Thompson che si mostra nuda alla sua età - veniva da fare il confronto con "40 anni vergine". Il film di Judd Apatow con Steve Carrell centrato su una protratta inesperienza maschile, e ne faceva commedia. Emma Thompson non ha avuto un orgasmo in tanti anni di matrimonio, [...] Vai alla recensione »
Chi dice che le persone agée non possano sperimentare la sensazione di avere di nuovo sedici anni? L'ultimo film di Sophie Hyde «Il piacere è tutto mio» prova a sfatare il tabù del sesso in terza età (ma anche del sesso e basta) schierando un pezzo da quaranta, la superba Emma Thompson (che per l'occasione si spoglia del suo caratteristico aplomb) accompagnata (e il verbo non è casuale) da Daryl McCormack [...] Vai alla recensione »
Sesso, confidenze, e tanto piacere, se possibile. Il tutto per riscoprisi vivi, non importa la differenza d'età. La nuova commedia firmata da Sophie Hyde celebra un tabù mai (quasi) del tutto affrontato in maniera così approfondita e divertente, quello legato all'universo femminile over 60, e a certe fantasie, che in questo caso diventano il punto di partenza della protagonista e della sua accurata [...] Vai alla recensione »
La stanza dell'albergo abbastanza anonimo che fa da sfondo alla commedia Il piacere è tutto mio è pulita e carina. Per niente equivoca o erotica. Ideale quindi per un film ambientato in un limbo tra fantasia e realtà. La stanza è stata prenotata da Nancy (Emma Thompson), una donna di una sessantina d'anni che sembra pronta per una riunione d'affari.
Nancy Stokes è in piedi davanti allo specchio. Osserva il suo corpo e i segni degli anni trascorsi con sguardo curioso, quasi adolescente. Il piacere è tutto mio di Sophie Hyde si racchiude in questa scena che è un livello profondo di analisi psicologica e accettazione attorno ai temi di identità e sex positivity. La giovane regista australiana cambia look rispetto al più inquieto e turbolento Animals [...] Vai alla recensione »
Prof vedova 60enne inibita e gigolò 20enne total service in hotel room. Quattro incontri: paure, rifiuti, sensi di colpa, quanto è dura scoprire il corpo. E per lui che fatica... Madre/figlio, insegnante/allieva, chi sono io chi sei tu, la parola domina le lenzuola, un po' seduta psicanalitica un po' sex-carnage dialettico. Thompson magistrale, smaschera l'idealismo delle "Calendar Girls" menopausa [...] Vai alla recensione »
Nancy Stokes è un'insegnate in pensione, vedova, con un vuoto da colmare nella vita: non sa cosa sia un orgasmo. Nel suo lungo matrimonio con figli ha sempre fatto sesso per dovere, senza piacere e senza esplorare le molte sfumature dell'intimità. Per questo ha preso una decisione: assoldare un professionista che la guidi in un territorio a lei sconosciuto.
È semplice ed essenziale, anche se non del tutto nuova, l'idea alla base di questo Il piacere è tutto mio, dramedy che segna la terza prova dietro la macchina da presa per la regista australiana Sophie Hyde: un incontro tra due personaggi diversissimi, consumato in quattro atti (scanditi temporalmente in capitoli) e ambientato quasi interamente nel chiuso di una camera d'albergo.
Una camera d'albergo: lei è Nancy, ex-prof di teologia, vedova e mamma di due figli; lui è Leo Gran- de, gigolò di statuaria bellezza assoldato per una seduta di sesso. Ma il sottile gioco di seduzione del giovane provoca nella rigida ultracinquantenne un senso di inadeguatezza: come le è venuto in mente di fare una cosa del genere? L'autrice di questo kammerspiel strutturato in quattro incontri erotici [...] Vai alla recensione »
Amara la fine di chi non si e mai divertito da giovane. Ne sa qualcosa Nancy, insegnante in pensione e soprattutto vedova di un marito super serio, di quelli - per intenderci - che si sono fatti mancare tutto. Perfino un «famolo strano» sotto le lenzuola. Perché, per quei pochi che non lo sapessero o lo avessero dimenticato, è vita anche quella. Anzi, soprattutto quella.
Una milf, vedova di mezza età, ex insegnante di religione che non ha mai ottenuto il piacere coniugale dell'orgasmo, decide di recuperare affittando un bel ragazzo esco/t e si chiude con lui nella stanza di un elegante hotel. Ciascuno ha le sue pruderie non certo nello spogliarsi (la 63enne Emma Thompson si offre in un coraggioso nudo frontale) ma nel rivelarsi delle mozioni interiori, il passato, [...] Vai alla recensione »
Un avventuroso, divertente e toccante viaggio emozionale alla scoperta della propria sessualità per una strepitosa Emma Thompson nel difficile ruolo di una donna di mezza età alla ricerca del piacere in un chamber piece diretto con tenerezza, ma senza inutili sentimentalismi, dalla giovane regista australiana Sophie Hyde. La due volte premio Oscar attrice britannica Emma Thompson potrebbe mettere [...] Vai alla recensione »
Superata ormai da un pezzo l'età in cui una donna può aspirare a sentirsi definire attraente e basta, senza la scivolosa puntualizzazione «per gli anni che hai», Nancy Stokes (Emma Thompson) è quella che Annie Ernaux, in un testo cruciale, chiama la donna gelata: un'insegnante, una moglie, una madre (e poi una vedova) cristallizzata dalla società in ruoli che hanno la pretesa di esaurirla, tanto «attenta [...] Vai alla recensione »