eugen
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lunedì 16 dicembre 2024
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pelicula de toda manera importante
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"Nightmare Alley"(Guillermo del Toro, tambien autor del escenario con Kim Morgan de la novela de William LLndsey Grisham, 2021), pelicula noir, de suspense, casi de misterio, puede ser diferente de otras ovras del mismo autor, pero seguramente, tambien si es un poquito confundida en el plot(pero esto es"culpa"del libro de partencia...), importante como pelicula dramatica, como representacion de un"mundo"siempre escondido, "lateral"al mundo conocido, , "divergente", otra cosa del mundo de la representancia, donde naturalmente tambiene el crimen tiene su parte. La interpretacion de Bradley Cooper, Willem Dafoe, Cate Blanchett, Toni COllette y de los otros/las otra es de alto nivel, monstrando como el cine acual tienga posibilidades no seimpre muy concoidas.
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"Nightmare Alley"(Guillermo del Toro, tambien autor del escenario con Kim Morgan de la novela de William LLndsey Grisham, 2021), pelicula noir, de suspense, casi de misterio, puede ser diferente de otras ovras del mismo autor, pero seguramente, tambien si es un poquito confundida en el plot(pero esto es"culpa"del libro de partencia...), importante como pelicula dramatica, como representacion de un"mundo"siempre escondido, "lateral"al mundo conocido, , "divergente", otra cosa del mundo de la representancia, donde naturalmente tambiene el crimen tiene su parte. La interpretacion de Bradley Cooper, Willem Dafoe, Cate Blanchett, Toni COllette y de los otros/las otra es de alto nivel, monstrando como el cine acual tienga posibilidades no seimpre muy concoidas. Eugen,
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dandy
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mercoledì 20 novembre 2024
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illudere se stessi è la cosa peggiore.
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Stavolta alle prese con una storia non fantastica,il regista affronta il personaggio come specchio di una nazione illusoria ed illusa,manipolatrice tanto nel mondo dello spettacolo(con ovvio rimando al cinema attraverso le attrazioni circense)che negli ambienti del potere.E la cui ascesa e caduta(che prevede un beffardo contrappasso finale)diventa metafora della falsità(o illusione) dell '"american dream" nonchè un'acuta riflessione sugli effetti nefasti delle false speranze inculcate a chi vuole credere con tutto se stesso rendendosi involontariamente "complice" di chi inganna(il destino tragico che segue la truffa ai coniugi Kimball).Il regista,che adatta il romanzo omonimo di William Lindsay Gresham(già portato sullo schermo nel'47)e sceneggia con la moglie,mescola con abilità atmosfere noir e suggestioni pittoriche(Wyeth,Hopper,Wood)garantendo uno spettacolo intrigante nella prima parte attraverso la messa in scena "dietro le quinte" dei poteri da mentalista.
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Stavolta alle prese con una storia non fantastica,il regista affronta il personaggio come specchio di una nazione illusoria ed illusa,manipolatrice tanto nel mondo dello spettacolo(con ovvio rimando al cinema attraverso le attrazioni circense)che negli ambienti del potere.E la cui ascesa e caduta(che prevede un beffardo contrappasso finale)diventa metafora della falsità(o illusione) dell '"american dream" nonchè un'acuta riflessione sugli effetti nefasti delle false speranze inculcate a chi vuole credere con tutto se stesso rendendosi involontariamente "complice" di chi inganna(il destino tragico che segue la truffa ai coniugi Kimball).Il regista,che adatta il romanzo omonimo di William Lindsay Gresham(già portato sullo schermo nel'47)e sceneggia con la moglie,mescola con abilità atmosfere noir e suggestioni pittoriche(Wyeth,Hopper,Wood)garantendo uno spettacolo intrigante nella prima parte attraverso la messa in scena "dietro le quinte" dei poteri da mentalista.Ma certe metafore risultano scontate(la vita stessa come illusione per chi la costruisce illudendo chi lo circonda)e certi colpi di scena abbastanza intuibili(il mistero sul padre del protagonista).E l'ultima parte si fa più didascalica.Deve aver deluso parecchio le aspettative del pubblico(sia dei fan del regiusta che in generale)visto lo scarso riscontro ovunque.Ma agli Oscar ben 4 nomination(eccessiva quella per miglior film,mertitate quelle per fotografia,costumi e scenografie).
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figliounico
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sabato 17 febbraio 2024
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si guarda per il cast
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Tanto rumore per nulla si potrebbe dire. Un cast roboante strabordante di nomi famosi, un regista blasonato venerato dalla critica autore di fantasy di successo, tratto da un classico della letteratura americana del novecento, l’omonimo romanzo di Gresham, ed alla fine ne esce un fumettone drammatico con personaggi stereotipati remake che non aggiunge nulla alla prima trasposizione filmica del 1947 di Goulding con Tyron Power se non un finale cambiato. Si lascia guardare soprattutto per Dafoe, Blanchett, Mara, Collette, Perlman, Strathairn, e perché no anche per il protagonista Cooper, ma che perdita di tempo, e non soltanto per farlo ma anche soltanto vederlo.
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lu pichi
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giovedì 1 febbraio 2024
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bel film con un finale squisito.
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È un film che amo, ho visto anche quello del 1947 con Tyrone Power e Joan Blondell, il film rappresentò un coraggioso tentativo di Power di togliersi di dosso I ruoli di romantico avventuriero ai quali doveva la sua fama, la Blendell che ha il ruolo che nel 2021 è stato di Cate Blachett dopo aver vinto un concorso di bellezza fu scritturata dalla Warner Bross che ne fece un icona, in quarantanni di carriera ha girato oltre 100 film, bel film. il Remake di Guillermo del Toro è eccezionale, con quel finale rende omaggio persino al primo film che per imposizione della 20th Century Fox fu girato con un lieto fine, Bradley Cooper e Cate Blanchett superlativi, ma tutto il cast e stellare e ben diretto Toni Collette, William Defoe, Richard Jenkins, Rooney Mara (nella vita reale è la fidanzata di Joaquin Phoenix), Ron Perlam, l'unica nota negativa è che non è stato apprezzato dal pubblico e mi dispiace ma la mia opinione non cambia amo questo film e dopo aver visto il primo ancora di più lo apprezzo perché ho capito dove Del Toro l'ha corretto e migliorato e lo apprezzo in tutto, è un film bellissimo che consiglio a tutti, un vero thriller noir.
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È un film che amo, ho visto anche quello del 1947 con Tyrone Power e Joan Blondell, il film rappresentò un coraggioso tentativo di Power di togliersi di dosso I ruoli di romantico avventuriero ai quali doveva la sua fama, la Blendell che ha il ruolo che nel 2021 è stato di Cate Blachett dopo aver vinto un concorso di bellezza fu scritturata dalla Warner Bross che ne fece un icona, in quarantanni di carriera ha girato oltre 100 film, bel film. il Remake di Guillermo del Toro è eccezionale, con quel finale rende omaggio persino al primo film che per imposizione della 20th Century Fox fu girato con un lieto fine, Bradley Cooper e Cate Blanchett superlativi, ma tutto il cast e stellare e ben diretto Toni Collette, William Defoe, Richard Jenkins, Rooney Mara (nella vita reale è la fidanzata di Joaquin Phoenix), Ron Perlam, l'unica nota negativa è che non è stato apprezzato dal pubblico e mi dispiace ma la mia opinione non cambia amo questo film e dopo aver visto il primo ancora di più lo apprezzo perché ho capito dove Del Toro l'ha corretto e migliorato e lo apprezzo in tutto, è un film bellissimo che consiglio a tutti, un vero thriller noir. Stupendo. Lo adoro.
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annalisa
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venerdì 5 gennaio 2024
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tecniche di manipolazione
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Viaggio nell'animo umano più torbido. Delitti infami, azioni abiette, tra falsità e falsificazione, tra manipolazioni e trucchi, tra illusionismo e mentalismo. Il circo viene raffigurato come metafora del mondo. Unico personaggio positivo è Molly che abbandona il "circo".
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fraka94
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sabato 4 febbraio 2023
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riuscito a metà
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Estremamente affascinante il mondo delle fiere e dei freakshow messo in scena da Del Toro. Peccato che spesso il ritmo rallenti fino a languire e che la storia non riservi grandissime sorprese... Occasione in gran parte sprecata, anche se il film merita una visione.
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felicity
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mercoledì 25 maggio 2022
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noir classico con immagini potenti e pregnanti
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Con Nightmare Alley, Del Toro abbandona la dimensione fiabesca e dark che pervadeva quasi tutte le sue opere, e si immerge in un racconto nerissimo che, come sempre, lavora in modo straordinario sui codici e sulle immagini tramandate dal cinema americano ed europeo, autoriale e meravigliosamente di serie B, personalissimo e di genere. Questa volta però, di fronte al passato oscuro della Storia, agli ultimi non concede nessun riscatto, nessun amore "mostruoso", e neppure una fanciullesca fuga nei labirinti fantastici della propria mente. Se per l'appunto ne Il Labirinto del fauno l'orrore della realtà si proiettava nei sogni ad occhi aperti di Ofelia, qui Del Toro, filtrando la vicenda con gli occhi del noir e pensando il racconto come una parabola esistenziale, costruisce direttamente la realtà con la stessa materia di cui sono fatti gli incubi.
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Con Nightmare Alley, Del Toro abbandona la dimensione fiabesca e dark che pervadeva quasi tutte le sue opere, e si immerge in un racconto nerissimo che, come sempre, lavora in modo straordinario sui codici e sulle immagini tramandate dal cinema americano ed europeo, autoriale e meravigliosamente di serie B, personalissimo e di genere. Questa volta però, di fronte al passato oscuro della Storia, agli ultimi non concede nessun riscatto, nessun amore "mostruoso", e neppure una fanciullesca fuga nei labirinti fantastici della propria mente. Se per l'appunto ne Il Labirinto del fauno l'orrore della realtà si proiettava nei sogni ad occhi aperti di Ofelia, qui Del Toro, filtrando la vicenda con gli occhi del noir e pensando il racconto come una parabola esistenziale, costruisce direttamente la realtà con la stessa materia di cui sono fatti gli incubi. E cerca, trovandola meglio che altrove (Crimson Peak, La forma dell'acqua), un'universalità capace di sfuggire all'immediato presente, una grandeur d'altri tempi, uno sguardo più cupo che mai.
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luca scialo
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domenica 24 aprile 2022
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meglio la seconda parte
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America, inizio anni '40. Dopo aver bruciato il corpo di un uomo, Stan scappa e si unisce ad un circo iniziando come manovale. Qui però, oltre a conoscere la giovane Molly, che fa un numero con l'elettrostaticità, impara anche dei trucchi per ingannare il prossimo come veggente. I due lasciano la compagnia per mettersi in proprio, ma Stan conosce una affascinante psichiatra che lo spinge ben oltre: truffare gente facoltosa del posto utilizzando le informazioni raccolte dalle loro sedute. Quanto durerà l'imbroglio? Guillermo Del Toro traspone un romanzo di William Lindsay Gresham, già adattato per il grande schermo nel 1947. E lo fa a modo suo. Più che una fiera delle illusioni, siamo dinanzi ad una fiera delle occasioni sprecate.
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America, inizio anni '40. Dopo aver bruciato il corpo di un uomo, Stan scappa e si unisce ad un circo iniziando come manovale. Qui però, oltre a conoscere la giovane Molly, che fa un numero con l'elettrostaticità, impara anche dei trucchi per ingannare il prossimo come veggente. I due lasciano la compagnia per mettersi in proprio, ma Stan conosce una affascinante psichiatra che lo spinge ben oltre: truffare gente facoltosa del posto utilizzando le informazioni raccolte dalle loro sedute. Quanto durerà l'imbroglio? Guillermo Del Toro traspone un romanzo di William Lindsay Gresham, già adattato per il grande schermo nel 1947. E lo fa a modo suo. Più che una fiera delle illusioni, siamo dinanzi ad una fiera delle occasioni sprecate. Cast stellare e storia intrigante finiscono per essere uno dei soliti film del regista a cui manca sempre qualcosa. Ove più, ove meno. La pellicola ingrana nella seconda parte, quando Stan (Bradley Cooper) incontra la psichiatra affabulatrice Lilith Ritter (Cate Blanchett). Ma fino ad allora, a parte qualche trucco tipico del regista e le ambientazioni circensi che da sempre ammaliano Hollywood e non solo (da Freaks a Chaplin passando per Fellini fino a Freaks out), sembra girare a vuoto. La filmografia di Del Toro lo ascrive come un Tim Burton "di serie b" o "dei poveri". Con Il labirinto del fauno che resta forse ad oggi il suo lavoro più riuscito.
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kyotrix
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sabato 16 aprile 2022
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dimenticabile
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Pensavo di meglio. Non da buttare, ma abbastanza piatto. Il protagonista freddo calcolatore, poi verso la fine ricomincia a bere e a fare scelte sconsiderate, senza senso. Anche il finale che non mi è piaciuto.
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pavold boy
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giovedì 17 marzo 2022
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il cinema ai tempi dei tuttologi
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Leggo di recensioni iper critiche su questo splendido film, additato di cadere nei soliti twist Hollywoodiani e con un finale troppo telecomandato. Personalmente ho visto un film che segna il ritorno di un ispiratissimo Guillermo Del Toro dai tempi del Labirinto del Fauno, chirurgico alla regia accompagnato da una fotografia di rara bellezza. Bradley Cooper meritava quantomeno la nomination agli oscar, davvero splendido. Noir che sicuramente nella sua struttura non innova, ma si riutilizza egregiamente per raccontare un ottima storia dalla parabola discendente (forse mai ascendente anche quando sembra). Godetevi il cinema, smettiamola di trovare aghi nel pagliaio
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