L'inaspettato, dolce e beffardo incontro tra una donna e un uomo entrambi soli. Espandi ▽
Vedova da una trentina d'anni, la settantenne Mahin non ha mai voluto risposarsi e da quando la figlia è partita per l'estero vive sola a Teheran nella sua grande casa con giardino. Stanca della solitudine, dopo un pranzo con le amiche che l'ha spinta a cercare la compagnia di un uomo, Mahin avvicina l'anziano tassista Faramarz, ex soldato anche lui destinato a restare solo, e con gentilezza lo invita da lei per passare una serata insieme. L'incontro inaspettato si trasformerà per entrambi in qualcosa d'indimenticabile.
A un certo punto, nella storia di Mahin e Faramarz, ogni cosa sembra pure avere un proprio posto nel mondo, una sua giustezza che dà senso alle cose. La sceneggiatura è del resto ricca di eco interne. Ed è proprio lì, nel gioco di contrasti e passaggi poi bruscamente interrotto, che si gioca il destino di Mahin.
Un destino beffardo, ingiusto, anche un po' gratuito se lo si pensa in termini meramente narrativi, ma che abbraccia in pieno la visione critica dei due registi: come a dire che in Iran, in questo Iran ottuso e forse decadente, non c'è redenzione per nessuno, nemmeno per chi prova a essere libero, felice e innamorato almeno per una sera. Recensione ❯
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Espinosa mette a nudo l'esistenza degli 'invisibili' e lo fa senza fare sconti a nessuno. Drammatico, Svezia2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Almaz in Libia era conosciuta come la spietata Madame Luna. Giunta in Italia potrà riscattare il proprio passato. Espandi ▽
Una giovane donna eritrea giunge in Calabria con un gruppo di migranti. Parla molte lingue ed è abile nel sottrarsi ai controlli più stretti. Si chiama Almaz ma una ragazzina, Eli, la conosce con un altro e ben più temibile nome: Madame Luna. Era colei che in Libia teneva sotto controllo le vite di coloro che cercavano di raggiungere l'Europa. Ora è in Italia a condividerne la sorte. Ma ha gli strumenti per emergere e tornare ad opprimere i propri simili. Fino a quando?
Uno sguardo esterno ci mostra ciò che la civile Italia finge di non conoscere. Ci voleva un regista svedese per raccontare lo sfruttamento dei migranti clandestini in Italia nei campi e nell'edilizia, proponendoci un personaggio femminile sfaccettato in un film che esce a pochi giorni di distanza dalla tragedia dell'orrore che ha visto un immigrato indiano morire privo di soccorsi.
Espinosa ne mette a nudo l'esistenza e lo fa senza fare sconti a nessuno. A partire da quelli che, prendendo a prestito il termine dal secondo conflitto mondiale, operano come collaborazionisti. Recensione ❯
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Le difficoltà di una giovane donna impegnata a difendere le proprie radici indigene. Tratto dal romanzo "Stolen" di Ann-Helén Laestadius. Espandi ▽
Le difficoltà di una giovane donna impegnata a difendere le proprie radici indigene in un mondo in cui la xenofobia è in aumento, i cambiamenti climatici minacciano l'allevamento delle renne e i giovani scelgono il suicidio in risposta alla disperazione collettiva. Recensione ❯
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Una commedia sentimentale che non rinuncia a giocare con i cliché del Belpaese. Espandi ▽
Gerda e Kristoffer vivono a Copenhagen, sono sposati da quarant’anni e hanno una bellissima figlia di nome Charlotte, di cui sono orgogliosi. È proprio Charlotte a regalare ai genitori un viaggio a Roma: quale luogo migliore della città dell’amore per festeggiare il loro quarantesimo anniversario? I due partono così in aereo, con disappunto di Gerda che avrebbe preferito viaggiare in treno, e raggiungono la città eterna. Per Kristoffer è la prima volta nella capitale italiana, mentre sua moglie vi ha trascorso gli anni dell’università, quando studiava storia dell’arte. Giunti a destinazione Kristoffer si addormenta in albergo, Gerda esce da sola per esplorare la città. Passeggiando per le vie di Roma, riemergono i ricordi del passato.
Diretto da Niclas Bendixen, When in Rome racconta con ironia e delicatezza la storia d’amore fra due sessantenni danesi giunti al loro quarantesimo anno di matrimonio. Fra dialoghi arguti e forsennati, il film costruisce un’atmosfera intrigante e misteriosa, perdendosi tuttavia nel finale, che tradisce la promessa di profondità dell’originale parte iniziale. Recensione ❯
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Un'agente carceraria vede arrivare nella sua prigione un ragazzo del suo passato. Espandi ▽
Nel suo lavoro di guardia carceraria Eva ha una scorza dura ma sembra capace di fare la differenza trattando i detenuti con cui lavora ogni giorno con una certa umanità. Dallo studio alla meditazione, la donna si spende come può nella sua missione. Un giorno però scorge una faccia nuova in cortile, quella di Mikkel, riconoscendo subito in lui il giovane uomo che qualche anno prima, durante una lite proprio in carcere, ha accoltellato e ucciso suo figlio, anche lui detenuto. Sopraffatta dall’odio verso chi le ha tolto il suo Simon, Eva inizia a oltrepassare dei confini prima professionali e poi morali per punire ulteriormente Mikkel, senza però riuscire a fermarsi.
Con il suo esordio del 2018, The guilty, il giovane cineasta danese Gustav Möller si era ritrovato tra le mani un piccolo caso - un thriller serrato e ben costruito con una premessa insolita, finito poi con il classico remake americano superfluo.
Vogter è il suo passo successivo, a qualche anno di distanza ma con alcune somiglianze che tracciano le forme del profilo artistico di Möller fino a questo punto. Il suo cinema è pressione e controllo, tensione e claustrofobia. Recensione ❯
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Un archeologo è in cerca di antichi tesori nell'Aspromonte. La sua ricerca però sprigiona creature misteriose. Espandi ▽
Tra la fitta nebbia e la natura selvaggia dell'Aspromonte, un archeologo e i suoi aiutanti cercano un antico
tesoro. Ma i loro scavi sprigionano creature misteriose e mitiche che cambieranno per sempre la vita degli
abitanti di un remoto villaggio di montagna. Recensione ❯
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Una donna ha deciso di andare a cercare la nipote scomparsa da tempo. Espandi ▽
Lia, un'insegnante in pensione, ha promesso di ritrovare la nipote Tekla, scomparsa da tempo. La sua ricerca la porta a Istanbul dove incontra Evrim, un avvocato che lotta per i diritti dei trans. Recensione ❯
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Un ritratto collettivo di chi è coinvolto nella guerra in Ucraina. Espandi ▽
Il film è un ritratto collettivo degli ucraini in fuga dalle mole della guerra e di coloro che sono rimasti e sono costretti ad adattarsi alla vita sotto continui bombardamenti. È possibile comprendere questa guerra e le sue conseguenze, che stanno trasformando così incessantemente la società e il mondo? Recensione ❯
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Una stella del tennis decide di non testimoniare contro il suo allenatore indagato. Espandi ▽
Julie è una giocatrice di tennis di talento, la più forte del suo club. Un giorno apprende della morte di una giocatrice e il suo allenatore finisce sotto indagine. Tutti le fanno domande e la incoraggiano a parlare, ma Julie decide di mantenere fino all'ultimo un silenzio assoluto sulla vicenda.
Un film introspettivo e fortemente attuale, che mostra come il silenzio possa diventare un'arma per scagliarsi contro gli abusi sessuali nel mondo dello sport.
Del film fuziona soprattutto il nobile intento di raccontare come non esista un tempo per denunciare, ognuno si prende il suo e fa quello che sente, specie le vittime di abuso costrette a fronteggiare una serie di traumi e di fantasmi. La denuncia allora, come sa bene Julie, rappresenta l'ultimo atto, quello estremo, quando si implode di silenzio e senso di ingiustizia, quando fare finta non basta, quando è troppo tardi per reagire ma si può ancora agire, provando a fare la cosa giusta. Per sé e per chi non ha avuto la forza di sopravvivere, come la compagna di squadra di Julie. Recensione ❯
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Miniserie drammatica dai risvolti satirici e ispirata ad eventi reali. Espandi ▽
Il sottomarino nucleare sovietico di classe Whisky il 28 ottobre del 1981 rimase intrappolato tra le rocce all'interno di un'area militare svedese nell'arcipelago di Blekinge. L'incidente accese un immediato confronto tra il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e il leader sovietico Leonid Brezhnev. A mediare tra i due con le super potenze pronte a scatenare una guerra devastante si trovò l'allora primo ministro svedese, un ex allevatore di pecore, Thorbjorn Falldin che riuscì a difendere la pace. Recensione ❯
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Ripescando il materiale dagli archivi della televisione svedese, il regista cerca di ricostruire la stora del conflitto tra Israele e Palestina. Espandi ▽
Guardando indietro alla storia, questo film cerca di comprendere uno dei peggiori conflitti del nostro tempo. Durante gli anni 1958 - 1989, in Svezia esisteva il monopolio del servizio pubblico e i reportage di SVT da Israele e Palestina erano unici. I reporter erano costantemente sul campo nella zona devastata dalla guerra, documentando di tutto, dalle storie quotidiane alle principali crisi internazionali. Questo ampio materiale costituisce la base per l'ultimo film dell'archivista Göran Hugo Olsson, in cui le immagini dell'ascesa dello stato israeliano sono intervallate dalla lotta per la libertà della Palestina. I rapporti con Yasser Arafat e le interviste con il ministro degli Esteri israeliano Abba Eban durante una visita in Svezia fanno parte di un materiale esclusivo che non è stato mostrato da quando è stato trasmesso. Insieme raccontano la storia di un panorama mediatico in evoluzione e ci danno gli strumenti per comprendere questo conflitto che ha influenzato così fortemente i nostri tempi. Recensione ❯
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Una panoramica all'interno dell'unica scuola di giochi di ruolo della Danimarca e i giochi di ruolo aiutano gli e le studenti a capire chi sono. Espandi ▽
Luca, Ask e Josefine erano degli outsider nelle loro vecchie scuole. Ma alla Østerskov Efterskole di Hobro c'è molto spazio per essere diversi. È l'unica scuola di giochi di ruolo della Danimarca e i giochi di ruolo aiutano gli e le studenti a capire chi sono. Combattono l'insicurezza e l'ansia indossando costumi e brandendo spade. È un viaggio dall'infanzia all'indipendenza, pieno di vulnerabilità, coraggio e asprezza della gioventù. Capirà Ask che non deve essere sempre bravo in tutto per essere bravo abbastanza? Oserà Josefine essere se stessa, anche quando non interpreta un ruolo? La ritrovata fiducia di Luca reggerà quando si trasferirà in un appartamento tutto suo? Recensione ❯
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Un dipendente di un'azienda comincia a manifestare comportamenti sociopatici mentre sogna di possedere un castello. Espandi ▽
Il libro di saggistica di Christian Salmon, Storytelling, delinea la follia del moderno modello di business neoliberista. Le stesse interiorizzate dai dipendenti protagonisti del film che manifestano comportamenti confusi, contraddittori e persino sociopatici. Soprattutto Johan, che teme ogni nuova mossa in azienda e trama di conseguenza. È motivato dal sogno di possedere un castello, ma la sua fantasia è eretta sulle sabbie mobili. Recensione ❯
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Un bambino trova una mappa del tesoro che lo conduce in pericolose caverne. Espandi ▽
Hakan Brakan vuole un animale domestico, ma deve dimostrare di essere davvero abbastanza responsabile. Primo: una settimana al campo scout senza causare scompiglio. Il ragazzo vorrebbe riuscire a non mettersi nei guai ma non è colpa sua se scopre che dei ladri si aggirano per il campo e se si imbatte in una mappa del tesoro che lo conduce in pericolose caverne. Può mai rinunciare ad una simile avventura? Recensione ❯
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